Introduzione

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Chiariamo da subito che questo è un blog, non un forum, un blog che si occupa del Mostro di Firenze.

I testi e le fotografie possono urtare la sensibilità delle persone quindi accedervi e leggere è una mera scelta personale. Se si ritiene di non poter accettare la lettura o visione di determinate situazioni si sconsiglia di accedere, viceversa chi accede è conscio di cosa fa e non può poi dirsi urtato nella propria sensibilità.

Le vicende del Mostro di Firenze (da ora MdF) possono essere studiate in molte maniere. Storicamente, partendo dagli omicidi ed espandendo le conoscenze, secondo una visione già studiata da altri, pensando ad un serial killer unico o ipotizzando più persone, valutando un aspetto esoterico o politico, in termini giuridici, seguendo le investigazioni, mediante il sentito dire classico del “mio cugggino sapeva che…”.

Si è scritto e si è detto cosi tanto che ad un certo punto è diventato difficile separare il reale dal fantascientifico e questo, per taluni, è molto utile. Si può ormai tacciare di fantascientifico anche ciò che potrebbe essere, o addirittura è, reale.

L’effetto fake news si applica molto bene alla vicenda del MdF. Fake news che sembrano create ad arte e che poi, generando filoni assurdi, inficiano anche notizie reali o logiche deduzioni. Anche ciò che è possibile può alla fin fine essere considerato troppo “strano” e quindi, da chi di dovere, venir spacciate per fake news.

Il nostri consigli per chi vuol affrontare questa vicenda sono due. Il primo è non fatelo. Evitate e vivrete più tranquilli. Il secondo è che se volete entrarci dovrete farlo scevri da ogni condizionamento ed affrontare ciò che incontrate indipendentemente da idee preconcette che si possono essere affermate nel corso del tempo. Scevro anche nell’entrare in un mondo che magari non conoscete e che non crediate possa esistere.

Ciò che leggerete di seguito è solo percorso cronologico degli eventi a cui si frammentano le nostre considerazioni. Le informazioni riportate sono acquisite leggendo il più possibile sull’argomento, una lettura aperta su ogni fronte e mai critica a prescindere. E’ certo però, che approfondendo, non è possibile non maturare un proprio convincimento ed è in quel momento che si deve restare onesti con se stessi e non chiudersi a riccio verso altre informazioni che potrebbero inficiare il proprio pensiero. Questo è l’errore di tanti che leggiamo saltuariamente sui social e nei blog, perseverare nella propria idea piegando gli eventi a questa, esattamente quello che non si dovrebbe fare, sono gli eventi che indicano le idee. Faremo di tutto per non cadere anche noi in questa trappola mentale.

Se una coltellata è data da sinistra verso destra significa che il coltello lo teneva in mano un mancino e se poi si trova una coltellata che va da destra a sinistra significa che il coltello lo teneva un destrimane. Se sei libero nel ragionamento pensi a due persone e non ti convinci che il tuo sospetto sia ambidestro, ma lo tieni comunque in considerazione. Nessun rifiuto di nessuna teoria, ma progressiva presa di coscienza della realtà.

Qualcuno ci ha anche detto (scritto) che a leggere troppo ci si confonde, come dire che se leggo cose contrarie alla mia teoria me la rovinano, meglio non leggere troppo. Esattamente il contrario di ciò che va fatto; eliminare ciò che non si adatta invece di adattare il pensiero a ciò che troviamo.

Allo stesso tempo anche la rigidità opposta limita la libertà di pensiero. Spesso si trovano persone che si rifanno solo ed esclusivamente agli atti ufficiali non arrivando a concepire che la verità giuridica ha senso nello Stato di Diritto, ma non è detto che corrisponda alla verità storica reale. Ci rendiamo conto che queste persone non potranno mai espandersi in evoluzioni che gli stessi atti non riportano. Se segui le investigazioni e gli atti, senza rielaborazione, rifacendoti solo ad essi e alle loro conclusioni, ti ritrovi dove tutto questo ha portato chi prima di te ha studiato il caso. Quindi in un loop costante da cui non si può uscire.

Se però sei qui a studiare nuovamente questo complesso caso significa che quelle risultanze non ti hanno convinto. Se da un lato scarti ciò che non ti piace sei ingenuo, se dall’altro prendi solo l’ufficialità sei ingenuo. Oppure, in un caso o nell’altro non sei ingenuo, ma fazioso. Vi accorgerete che la faziosità non mancherà mai.

Non si può considerare scagionato un sospetto perchè un processo ha come sentenza un’assoluzione per insufficienza di prove, va considerato innocente in termini giuridici e morali, ma il sospetto deve rimanere sino a che la vicenda non sarà chiarita. La mancanza di prove assolve giuridicamente, ma non storicamente. Non si può considerare innocente un sospetto perchè le lungaggini hanno fatto prescrivere il reato. Prescrizione non significa che il reato non c’è stato e che non sia imputabile al sospetto, dice solo che i magistrati hanno fallito o peggio hanno cospirato a favore dell’imputato.

Una serie di indizi non fanno una prova per un tribunale, ma sanciscono una pista per chi investiga e quando questi indizi diventano una moltitudine, in quantità tale da rendere impossibile la loro evasione, l’investigatore deve tenerne conto, anche se vanno contro la sua idea. Solo il fazioso in questi casi agisce contrariamente.

Difficile quindi districarsi nei due opposti, credere a tutto o credere solo alle carte bollate. Il MdF è un mondo fatto di uomini e come in tutti gli altri casi della vita gli uomini sbagliano, sono ricattabili, sono avidi, sono complici diretti o indiretti, sono testimoni attendibili o meno, sono corrotti, sono il Mostro di Firenze.

Abbiamo scelto in questo lavoro di dare un senso cronologico alla vicenda, inserendo il nostro pensiero, o quello di altri, in colore blu. Ciò che è riportato in colore nero è il fatto reale, recuperato da verbali, testimonianze, studi di altri. Ciò che è in colore rosso rappresenta un link di approfondimento.

Riportiamo quindi fatti e pensieri ma lasciamo al lettore la formazione del suo percorso logico, allo stesso tempo non ci priviamo dell’esposizione del nostro. Essendo un team la valutazione di uno stesso fatto potrebbe divergere anche fra noi, in questo caso evidenzieremo le deduzioni di ognuno, sempre lasciando al lettore la formazione del proprio pensiero.

Gli articoli sono soggetti a continua revisione, se vengono acquisite nuove informazioni anche gli articoli già pubblicati possono subire variazioni, lo spieghiamo in questo post qua.

Speriamo di raccogliere più materiale possibile, ma mentre scriviamo queste righe sappiamo già che non sarà possibile, perdonerete per quello che manca, sia che dipenda da noi che da atti segretati o che non possono essere recuperati. Perdonerete anche coloro che posseggono il materiale ma non lo condividono con gli altri, di solito per ragioni veniali, ma non si esclude per proteggere qualcuno. Chi invece vorrà fornirci del materiale sarà onorato, oltre che ringraziato, e citato come merita.

Perdonerete anche il fatto che molto dello scritto che leggerete è anche derivato dallo studio di altri appassionati di cui condividiamo il pensiero, anche se solo per una deduzione. Scritti e schemi, elaborati o meno, che altri hanno realizzato e che ritenendoli validi saranno usati per rendere più chiara la vicenda. In pratica il cosi detto lavoro intellettuale che deriva da questo dossier non è solo opera nostra, ma anche “rubato” ad altri che ne posseggono la proprietà intellettuale. Per esempio alcune ricostruzioni degli omicidi, o pensieri laterali letti nel tempo, o ancora materiale recuperato su blog, social o libri a tema o ancora verbali e ricostruzioni. Dove possiamo indicheremo l’autore, dove non è possibile l’autore se ne farà una ragione. Se un autore si identifica in ciò che è riportato e desidera che sia citato ci renda edotti e noi, volentieri, lo indicheremo come tale; per noi è un piacere il riconoscimento altrui.

Dobbiamo evidenziare che, per chi ha una cultura già approfondita sulla vicenda, risulterà più facile leggere i commenti dato che gli stessi possono contenere informazioni non ancora elencate cronologicamente. Dove è possibile inseriremo la data di riferimento dell’argomento. Per chi non sa nulla della vicenda consigliamo di leggere prima il testo in nero seguendo il filo logico e cronologico degli avvenimenti e poi, volendo, rileggere il tutto, includendo le nostre considerazioni. In questo modo non sarete forviati dal nostro pensiero e ne formerete uno vostro.

Un appello, la nostra redazione è disponibile ad ascoltare ed imparare e se qualcuno desidera collaborare portando la sua esperienza, idea, materiale è benvenuto. redazione@mostrodifirenze.com , contattateci.

Infine non scordiamo che alla base dei nostri pensieri, dei nostri studi, delle nostre ricerche, ci devono essere loro.

La Redazione

123 pensieri su “Homepage

  • 29 Marzo 2021 alle 12:48
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    ho solo capito che pacciani e compagni di merende non c’entravano nulla… nessuna delle prove che hanno fornito corrisponde a verità….una storia giudiziaria tutta da riscrivere….peccato non sapremo mai la verità…

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    • 29 Marzo 2021 alle 14:47
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      Beh, una visione un poco limitata considerando la vastità del caso. Forse un’esclusione troppo repentina che andrebbe approfondita diversamente.

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        • 14 Settembre 2022 alle 22:30
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          A parte il fatto che dovrebbe scrivere “è Vigilanti il mostro”, dato che Vigilanti è vivo, sarebbe interessante la ricostruzione logica per tale affermazione. Con questo non escludiamo una possibile conoscenza e partecipazione ai fatti.

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        • 30 Luglio 2023 alle 19:44
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          Non era abbastanza avveduto, dal 1984 c’erano pattuglie ovunque, l’avrebbero incastrato. Il mostro era un personaggio della procura, che aveva molti poteri tra cui quello di depistare le indagini di incastrare chi voleva lui. Dai fatti c’è anche delle possibilità che fossero in due ad agire.

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        • 13 Settembre 2023 alle 12:05
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          Parlando con gente di Mosciano loro asseriscono che il mostro fosse Natalino Mele e che la stesa sera fossero più di uno a vigilare sulla ritmo e che ci fosse anche Enzo Spalletti tra loro.

          Rispondi
          • 13 Settembre 2023 alle 12:58
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            Si, le teorie riferite dal “cugggino” sono tante.

          • 15 Settembre 2023 alle 14:36
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            Ma natalino era a militare in quel tempo…

        • 16 Settembre 2023 alle 23:58
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          Era p. L. v. con F. c. non era possibile che fosse uno solo. Poi ci sarà stato dentro anche Francesco narducci ma in maniera marginale. Il lavoro di segnalazione coppia/targa auto appostamenti etc era dei cdm, v. il loro supporto che fornivano in cambio di denaro.
          A pacciani fu trovato nel portafogli un numero di targa segnato su un foglietto fatalità lui era di ampinana lattò di vicchio e comunque tutta gente che girava per un motivo o per un altro per le piazzole varie dove sono accaduti i fatti

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      • 26 Aprile 2023 alle 21:57
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        Io vorrei sapere, se c’è ancora qualcuno vivo, a cui possiamo appellarci..
        Ovvero le figlie di pacciani.. seppur traumatizzate, qualcosa potrebbero dire.
        O la figlia di Calamandrei..
        Purtroppo siamo agli sgoccioli..
        Se non già troppo tardi..

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        • 17 Settembre 2023 alle 00:00
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          Giovanni spinoso marito di Marzia rontini nonché sorella di Pia nel 1989 ebbe un colloquio con Francesco vinci in Francia dove viveva su questo incontro mai si approfondito ciò che fu detto

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    • 27 Maggio 2022 alle 15:36
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      Il così detto mostro di firenze conosceva: “barbara locci – antonio lo bianco”…domanda……per quello che si può leggere e capire….le indagini non lo hanno mai sfiorato….

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      • 27 Maggio 2022 alle 17:11
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        Non si capisce cosa intende.

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    • 9 Settembre 2022 alle 04:20
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      Non è proprio così….su pacciani si sono raccolti indizi molto compromettenti,primo gratuiti il blocco da disegno di cui non ha saputo fornire una dichiarazione plausibile,il famoso trinchetto,compatibile con i tagli sulle vittime,anch’io ho creduto per molti anni all’innocenza del Pacciani ma mi sono anche ricreduto,fa parte comunque di questo caso così emblematico che ti ricredere su passaggi che che credevi certi.

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      • 21 Luglio 2024 alle 18:00
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        Indizi molto labili che l’hanno portato ad un’assoluzione piena. Non esiste una sola prova che colleghi il blocco da disegno alle vittime tedesche se non per il fatto che la casa produttrice è tedesca ma che esporta in Italia e Firenze è piena di negozi specializzati in articolo da disegno. Pacciani raccattava di tutto. Non è impensabile che lo abbia trovato o che il Vanni lo avesse trovato su una corriera, dimenticato da qualche studente o turista. Anche il trincetto è abbastanza comune. Non c’è una prova, una sola, che lo colleghi agli omicidi se non testimoni che dopo 12 anni dal delitto, vedendo Pacciani in TV, si sono ricordati che la sera dell’omicidio una macchina gli ha tagliato la strada e hanno visto il guidatore (in una frazione di secondo) che poi guarda caso è il Pacciani. Canessa all’inizio del primo processo ammise che non c’erano prove ma solo indizi. Il processo non si basò sulle prove (non esistevano) ma sulla figura del Pacciani che sicuramente non era un uomo mite. Addirittura la prima sentenza dice chiaramente che, visto il personaggio, non avrebbe potuto fare tutto da solo. Così si sono inventati i compagni di merende, prendendo un’intercettazione del Lotti che dichiarava ad una prostituta che lui c’era. Il Lotti, lo sappiamo, aveva chiari limiti mentali e messo sotto pressione ha incominciato a raccontare cose di domino pubblico. Ha infilato dentro il Vanni e il Pacciani. Peccato che al processo ai compagni di merende il Lotti entrò in contraddizione più volte e in alcuni casi con errori madornali come nel caso dei ragazzi tedeschi dicendo che erano seduti al posto di guida mentre erano dietro (con Canessa che gli faceva la stessa domanda e con il Lotti che ripeteva che invece erano davanti). Condannati i compagni di merende la stessa corte si è resa conto che mancava un elemento decisivo: il motivo degli omicidi. Così usci il Narducci, Calamandrei e il secondo livello. Peccato che finì in una bolla di sapone. Non si capisce perché la cosiddetta setta si fosse appoggiata a tre persone come i compagni di merende (come mai Lotti non ha ricevuto denaro? Lotti era indigente. Il Vanni aveva 90 milioni sul conto non centinaia). Perché nel 1974 non fanno le escissioni? Perché si fermano 7 anni? Perché sbagliano clamorosamente con i tedeschi? Perché iniziano a escindere il pube e anni dopo anche il seno? Perché dopo il primo delitto del 1982 qualcuno sente il bisogno di chiamare la moglie e il cognato di Spalletti per dire di stare tranquillo? Perché ha riconosciuto qualcuno? Chi? Pacciani? Vanni? Lotti? Ma Spalletti non parla perché probabilmente ha visto la scena ma non ha visto l’assassino o gli assassini (era buio ed era distante). Una setta potente avrebbe fatto uccidere Spalletti in carcere o quando usciva o meglio ancora eliminare Pacciani (gli altri due se ne sarebbero stati zitti). Perché Lotti ma soprattutto Vanni indicano i mandanti? Ci parlava solo Pacciani? E se si dove e quando? Perché Vanni, anziano e con un ergastolo, non dice che erano pagati – magari non sapeva da chi – ma non dice niente. Chi ha giocato con gli inquirenti e perché. Perché qualcuno avrebbe dovuto chiamare la notte dell’omicidio del 1984 (sicuro che sarebbe rimasto nello stesso brogliaccio dei CC dove erano già state annotate le telefonate di chi aveva trovato i corpi oltre che della madre della Rotini) dicendo di un falso incidente ma dando il cognome di un personaggio di un fumetto che raccontava la storia di un maniaco omicida di coppie. Perché sfidare sempre le autorità, tipo con il lembo del seno della turista francese inviato la stessa notte quindi con la busta già pronta. Perché, se così potenti, sentono il bisogno di chiamare e terrorizzare l’autista dell’ambulanza che trasportò il Mainardi, evidenziando così il fatto che ha creduto alla trappola della Magistrata Della Monaca. Quante macchine dovevano esserci la sera dei delitti? Almeno 2 se non 3 (Pacciani e Vanni, Lotti, i cospiratori), un po’ troppe. Una persona può non lasciare tracce ma 2, 3 o 4 è impossibile che non lascino tracce. Pacciani e compari sono i giusti capri espiatori da dare in pasto all’opinione pubblica. Violenti, guardoni, depravati, con precedenti penali gravi (Pacciani), rozzi, ignoranti, ecc. insomma Mostri. Visto che sono così bisogna costruire un livello intelligente, ricco, ma anche depravato perché fanno riti satanici o esoterici, ci sprizziamo un po’ di massoneria (che con il satanismo non c’entra un fico secco ma fa scalpore anche perché da secoli l’oscurantismo clericale indica i massoni come satanisti quando la realtà è diversa)e il gioco è fatto. Si prende un giovane e rampante medico perugino che forse è stato ammazzato e si costruisce un bel teorema. Narducci è il MdF? Nel 1968 aveva quasi 19 anni e quasi 24 nel 1974. Può essere ma il Narducci nell’ottobre del 1981 era negli USA. Leggo sul blog che mercoledì 21 ottobre nel pomeriggio avrebbe potuto prendere un aereo, volare in Italia dagli USA per essere giovedì notte a Calenzano ad uccidere due ragazzi per poi ripartire il giorno dopo. Possibile ma improbabile: 13 ore di volo -nel 2024 ci vogliono 13 ore, non so nel 1981 – più 6 ore di fuso orario quindi 19 ore, se fosse partito alle 14 ora americana sarebbe arrivato a Milano o Roma alle 6 del mattino, un ora per la burocrazia e il bagaglio, un paio di ore per raggiungere la casa fantasma nel Mugello sarebbe arrivato verso le 9~10 per poi riposarsi, uscire la sera e uccidere…). Il problema è che sono troppe cose che non stanno in piedi, sia che fosse il Narducci, sia che dietro al tutto ci fosse un complotto. Per cosa poi? Feticci da usare in riti satanici che , per quel poco che so, chi fa riti satanici vuole delle vergini e di solito finisce in grandi orgie e sevizie. Tutte teorie molto suggestive ma senza uno straccio di prova.

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    • 27 Aprile 2024 alle 12:58
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      Ne ha fatti di danni quel LP di Lucio Battisti dal quale il MDF ha preso spunto.La canzone Anna,lo stesso nome della Donna che lo tradi’ in auto una sera con un’ altro uomo,in una viuzza di campagna in provincia di Firenze.Anna la uso ‘ anche come sottofondo alla famosa videocassetta che spedi’ il 7 aprile 1987.stefANia, giovANNi,susANNA,ANtonella,lo schema è rigoroso,AN,ANN,ANNA,e poi da capo AN.Nel 1983 il suo progetto fu interrotto a Giogoli,delitto non suo,e quando riprese a Vicchio cominciò una nuova fase,senza simbolismi,con l’unico obbiettivo di arrivare a 10 coppie “10 ragazze per me,possono bastare (!) 10 ragazze per me,voglio dimenticare (?!).

      Rispondi
  • 25 Aprile 2021 alle 22:21
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    Le ombre sulla terribile vicenda non sono poche…per me Vampa e i cdm c’erano dentro fino al collo, la numerosità dei riscontri oggettivi trovati hanno evidenziato la credibilità della confessione e chiamate in correo del Lotti, osservando che:
    -Lotti inizialmente nega di essere passato per v.degli Scopeti quella sera; omette anche di aver posseduto una Fiat 128 coupé mentre snocciola correttamente agli inquirenti tutte le sue altre automobili
    -A confronto con l(ex)amico Pucci fa solo parziale ammissione, afferma di non aver riconosciuto i due a SalveRegina di Scopeti (“Non mi viene in mente”, eh già)
    -lo intercettano al telefono, dice all’ amica Gabriella che era lì la sera dell’8/9/85..per fare un po’ d’acqua (e non ha visto)
    Il trincetto con “punta a baionetta” sequestrato al Vampa, periziato, è risultato perfettamente compatibile con l’arma che ha ucciso il giovane francese

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    • 26 Aprile 2021 alle 07:23
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      E’ in linea con le sentenze; non si comprende, allora, il senso della frase: “Le ombre sulla terribile vicenda non sono poche…”. In redazione crediamo che sia più complesso il tutto.

      Rispondi
      • 26 Aprile 2021 alle 17:04
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        Senz’altro sono d’accordo Redazione, più che certezze questa lunghissima vicenda, è ombre che tetre si estendono forse oltre la Toscana
        I cdm… l’integrale dello storico interrogatorio a “torsolo” -peraltro in veste di testimone, non imputato- è un corollario quasi imbarazzante di menzogne, reticenza e mezze risposte -tralasciando pure la fantozziana prima risposta al Canessa.
        Invece è stato credibile il pur strano linguaggio del Lotti perché più che altro riscontrato…Il teste Alfa…e come poteva Katanga, es., conoscere la dinamica degli spari nel duplice delitto di Baccaiano…da ascoltare l’acutezza di Filastò nel controinterrogatorio….c era di più….

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    • 24 Ottobre 2021 alle 17:42
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      Concordo! I cdm erano dentro fino al collo, ma guidati da menti molto più fine. I cdm conoscono quei luoghi perché sono guardoni: allora approfittano della loro dimestichezza nel muoversi per le campagne. Dietro compenso economico. Ma qualcuno più perverso e fine di loro reggeva i fili del gioco

      Rispondi
      • 22 Aprile 2022 alle 11:31
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        I cdm erano coinvolti, sono sulla stessa tua lunghezza d’onda. La faccenda resta comunque controversa per moltissimi aspetti. A mio parere Francesco Narducci era anch’esso coinvolto.
        Ti invito, invito l’intero blog, ad ascoltare un podcast molto interessante su spotify: Nessuno, il mostro di Firenze.

        Rispondi
      • 30 Luglio 2023 alle 19:48
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        Esattamente neppure la Sam c’è riuscirà indagati molti ma poi alla find nessun personaggio è stato voluto far saltare fuori.
        Si capisce gli errori fatti dalla procura, non danno accesso ai fascicoli. La verità è li anni e anni di appannaggi loro sanno chi fosse.

        Rispondi
      • 16 Settembre 2023 alle 19:42
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        Con la costituzione della Sam c’era dentò si, e comparso anche nella lista dei sospettati, però ogni volta se la giocava bene. I cdm, la pista sarda era un modo per allungare i tempi. Dopo ha dovuto smettere perché non era più eludibile.

        Rispondi
    • 2 Ottobre 2023 alle 06:36
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      Coloro servivano solo da segnalatori pacciani fu trovato nel portafogli un biglietto con annotato modello e targa auto lui c’era dentro ma ad operare su i corpi era sempre solo e uno della procura ben protetto e innominabile anche nella lista degli indagati e dei sospettati perché qualcosa è/o qualcuno aveva visto soltanto che se facevi il suo nome finivi come tutte le morti collaterali del mdf

      Rispondi
  • 17 Maggio 2021 alle 20:44
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    Saluti da Londra e complimenti per il bellissimo e completissimo sito / blog.

    Sono da sempre stato un sostenitore del “secondo livello” – pur non avendo mai avuto alcuna convinzione precisa sulla sua matrice (occultista / satanista piuttosto che politica / stragista).

    Sara’ per questa mia visione che mi ha molto colpito il docufilm Netflix in quattro episodi Son(s) of Sam (attenzione al plurale !) disponibile qui in UK da un paio di settimane – mi chiedo se già visibile su Netflix in Italia.

    Non ho intenzione di rovinarvene la visione ma trovo che i paralleli con la vicenda del MdF siano numerosi.

    E trovo ancora più suggestiva l’ipotesi che vi sia stata, a partire dalla metà degli anni ‘70, una multinazionale del crimine di stampo anglosassone / Atlantico che portasse avanti in parallelo un’agenda “satanica” ed una di disinformazione / distrazione dell’opinione pubblica.

    Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensiate. grazie

    Rispondi
    • 17 Maggio 2021 alle 22:05
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      Salve
      Quel docufilm è stato trasmesso in versione tagliata su Sky e poi da La7 in una forma di collage dove sono state tagliate innumerevoli parti. In Italia non passerà mai per intero.

      Rispondi
      • 18 Maggio 2021 alle 13:03
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        La ringrazio molto per aver trovato il tempo di rispondermi.

        Credo che il docufilm di cui sto parlando io sia proprio appena uscito – 05.05.2021 secondo IMDB
        https://m.imdb.com/title/tt13156316/

        Da UK non riesco ad aprire Netflix Italia – tuttavia, se il sito JustWatch e’ affidabile, lo stesso docufilm e’ ora disponibile su Netflix doppiato in italiano sotto il titolo: I Figli di Sam : Verso le Tenbre.
        https://www.justwatch.com/it/serie-tv/i-figli-di-sam-verso-le-tenebre

        Se le capita di guardarlo mi piacerebbe molto avere una sua opinione / recensione.

        Cari saluti

        Rispondi
        • 18 Maggio 2021 alle 17:18
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          Ci siamo fraintesi allora, parlavamo di due cose diverse, comunque grazie per i link.

          Rispondi
    • 29 Maggio 2021 alle 15:17
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      Certamente la tua è una buona ipotesi (anch’io penso come te). Comunque hanno avuto (chi era implicato nel caso) anche un po’ di fortuna, hanno contato sulla problematica delle investigazioni (o idiozie nel farle) visto gli anni ’80. E poi, com’è che di colpo tutto finisce (con strascichi criminali), nn che io volevo continuasse all’infinito. Morti i compagni di merende, stop? Io penso che chi veramente era implicato o è ancora vivo o è morto di vecchiaia tranquillo e beato

      Rispondi
      • 29 Maggio 2021 alle 16:31
        Permalink

        Noi non abbiamo formulato una vera e propria teoria.

        Rispondi
      • 17 Settembre 2023 alle 00:03
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        E morto per ultimo facendo mano mano fuori tutti

        Rispondi
  • 24 Maggio 2021 alle 00:06
    Permalink

    Non trovo (o non so cercare) nel vostro pur eccellente blog, cenni alla testimonianza Malvetu…

    Rispondi
    • 24 Maggio 2021 alle 07:58
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      Perchè ancora non siamo arrivati agli anni della sua testimonianza. Il lavoro è progressivo, in questo momento siamo al 1987 e stiamo riverificano e modificando le vicende siano a questo momento (non che dopo non possa ancora avvenire). Arriveremo anche a lei.

      Rispondi
  • 19 Settembre 2021 alle 18:34
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    Sono ormai diversi anni che seguo con interesse la vicenda e mi documento.
    La mia opinione è che Pacciani sia implicato nei delitti,ma non solo lui,ci sono diversi punti ancora oscuri.

    Rispondi
  • 1 Ottobre 2021 alle 05:10
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    Salve,in quale anno la signora Fusaroli vi ha rilasciato la dichiarazione che si legge in calce? Grazie per eventuale risposta

    Rispondi
    • 1 Ottobre 2021 alle 09:14
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      Si tratta di un estratto di un’intervista rilasciata dalla signora Fusaroli al giornalista Umberto Cecchi, ma non ricordiamo l’anno.

      Rispondi
      • 19 Maggio 2023 alle 09:33
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        Io invece sono di quelli che ritengono che il cosiddetto “mostro” fosse un Serial Killer solitario come ce ne sono stati a centinaia, anche in Italia.
        Lo gridano le scene del crimine, gli intervalli lunghi e poi dal 1981 la serialità degli omicidi.
        Lo dice la logica e la criminologia. Lotti non escludo potesse essere l’assassino, da solo ovviamente che per furbizia trascinò gli altri due “grulli”.
        Però anche qui ho molti dubbi: ad esempio il delitto di Calenzano, all’indomani di uno sciopero. Segno che il mostro aveva un lavoro regolare, e che il giorno successivo non avrebbe potuto recarvisi per mancanza di mezzi propri oppure perché inutilizzabili.
        Ma se si analizzano le scene del crimine, la ritualità quasi geometrica (per dirla alla Spezi), e soprattutto il lungo periodo di “cooling off” (due se si considera anche quello del 1968..delitto che tendo ad escludere dalla serie)direi che siamo in presenza di un assassino seriale spinto da pulsioni maniacali. Punto.
        Nessuna setta, sia essa esoterica o politica si è mai comportata così. E non avrebbe scelto certo quella tipologia di vittime. Per non parlare della famosa “lettera”. Siamo seri. Nessuna “rosa rossa” o movimenti eversivi di qualunque tipo farebbero quel tipo di rivendicazione. Le sette per definizione agiscono nell’ombra,sono segrete.
        Poi però mi rendo conto di vivere ancora nel Paese che dopo 20 anni dalle vicende del “mostro” pensava che quattro disagiati e drogati dell’alta Lombardia fossero i vertici di un’ennesima setta chiamata “le bestie di Satana”, mi rendo conto che in questo Paese c’è proprio un’ignoranza di fondo.
        Saluti

        Rispondi
        • 19 Maggio 2023 alle 09:50
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          Ognuno è libero di avere la sua opinione, le suggerisco di approfondire, sul blog ci sono molti documenti da leggere e testimonianza da valutare.

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        • 17 Settembre 2023 alle 00:15
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          Negli anni dal 1981 si è acutizzato migliorando anche i modi è stato un crescendo nel 1974 fu un delitto d inizio il corpo fu deturpato con 96 coltellate molto esplorative sulla vittima dal 1981 ha maturato l’idea di poter agire più profondamente su i corpi fino allo strazio del 84/85. Dopodiché si interrompe perché colui che era l’autore era un inquirente della magistratura e quindi il suo nome era presente nella lista degli indagati se avesse continuato non avrebbe più potuto girare il suo nome su altri c’era troppo attenzione la colpa nel frattempo l’hanno tra sardi cdm e vari sfigati per permanere ancora all’interno dei delitti e giocare con sfide agli inquirenti lettere consigli che poi non erano antro che depistamenti
          Più che cdm il livello superiore erano i compagni delle gite notturne

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        • 29 Settembre 2023 alle 12:58
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          Mi permetto una domanda.

          Perchè il MdF che esso sia stato un gruppo o un singolo abbia operato solo in quella zona?

          Una setta, o un gruppo che commissionava trofei avrebbe avuto più convenienza a spaziare per tutto il bel paese. In questa via mi domando perchè abbandonare i corpi! Pensiamo ai Francesi ed ai Tedeschi, se fatti sparire non sarebbero mai stati collegati.

          Evidentemente avevano dei basisti in zona, che operavano li e li solo.

          Perchè poi far trovar i cadaveri, farli sparire avrebbe sviato le indagini, se gli otto duplici omicidi fossero successi nello stesso lasso temporale da Bolzano a Palermo… difficilmente sarebbero stati collegati?

          Allora perchè il MdF aveva la necessità di farli trovar li e li soltanto.

          Rispondi
          • 29 Settembre 2023 alle 18:05
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            Forse era necessario per creare il “personaggio”. Non è detto che terminato nel 1985 in area toscana non abbia ricominciato altrove con sistemi diversi.

        • 21 Luglio 2024 alle 14:59
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          Condivido con lei. All’inizio pensavo anch’io ad un secondo livello ma leggendo i documenti riportati su questo blog ho cambiato idea. Il killer è una persona sola, molto intelligente, molto precisa, non lascia nulla al caso, affina la sua tecnica con la pratica (mi scuso per le parole che non vogliono essere ingiuriose verso le vittime), ha un forte egocentrismo, si sente invincibile ma non è stupido, sfida più volte le Autorità e si prende scherno delle vittime e dei familiari. Ha una cultura molto conservatrice, probabilmente religiosa, sente che il mondo nel quale è cresciuto si sta sgretolando (deve essere nato a cavallo tra la metà degli anni ’40 e i primi anni ’50). Sono le date e le vittime che ci forniscono queste indicazioni. Il delitto del ’68 avviene nell’anno dei grandi cambiamenti sociali. Le vittime sono del Sud (molte lo saranno e non credo che sia un caso), lei è chiacchierata per la sua libertà sessuale benché sposata e l’uomo è anch’esso sposato. Maggio ’74 referendum sul divorzio, lui uccide a settembre. Le vittime sono giovanissime, lei è figlia dei suoi tempi e vuole essere libera (peraltro il padre è un noto comunista e antifascista locale), lui è un bel ragazzo del Sud che si fa notare. Gennaio 1981: Reagan si insedia alla Casa Bianca, è l’alfiere dell’uomo forte, deciso a rimettere in ordine l’America dopo i travagliati anni sessanta. Sempre a gennaio la polizia inglese arresta lo squartatore dello Yorkshare (ha ucciso 13 prostitute e anche lui sfida la Polizia). Maggio 1981 referendum aborto e attentato al Papa, a giugno il MdF uccide due ragazzi originari del sud. A ottobre è costretto ad uccidere perché un guardone è in carcere e non parla anche se si capisce che ha visto qualcosa. Il MdF uccide per necessità perché non vuole che il guardone parli ma soprattutto non vuole che sia indicato come il MdF perché lui rivendica il suo ruolo di giustiziere, di colui che non vuole più vedere coppie che fanno sesso in un luogo pubblico (come gli animali e lui infatti li macella). Non può permettere che uno stupido pervertito passi come il giustiziere purissimo che punisce la decadenza morale della società. Probabilmente conosce di vista una delle due vittime e questo gli rende il lavoro più rapido perché non ha tempo. Uccide di giovedì perché il giorno dopo c’è uno sciopero generale ( probabilmente odia anche questo) e sa che probabilmente i ragazzi aderiranno (siamo in Toscana dove la sinistra social-comunista era fortissima) e quindi usciranno la sera prima. Oramai si sente invincibile, legge giornali e guarda la TV. La sua originaria missione (giustiziere) perde peso anche se presente nella sua coscienza e subentra il suo egocentrismo, perché adesso è un personaggio molto tenuto. Il MdF porta al massimo il livello della sfida e nel 1982 commette un duplice omicidio in un luogo in prossimità di una strada che collega due paesi di cui uno, in quel giorno, si svolge una festa cittadina quindi c’è molta gente in giro. Correggo un rischio enorme ma la sfida lo esalta.Riesce ad uccidere ma gli va male perché non riesce a deturpare il corpo della ragazza, il ragazzo non muore subito e per poco non viene visto o addirittura catturato. È arrabbiato con sé stesso e ha paura perché è stato imprudente, capisce di aver agito in modo sconsiderato, non ha seguito le regole che si è dato e cerca di informarsi con l’autista dell’ambulanza se il ragazzo abbia parlato (uno dei motivi per il quale non credo al complotto di persone altolocate perche avrebbero saputo che era una trappola) e lo minaccia. Forse decide di fermarsi per un po’ ma nel 1983 è costretto ad intervenire perché c’è un altro in carcere accusato di essere il MdF e questa volta vuole uccidere in sicurezza. Uccide due uomini che ritiene due gay (non so se lo fossero) e per il suo schema va bene, anche loro vanno puniti come le coppie, i guardoni, le prostitute, le ragazze. Nel 1984 torna all’antico: coppia, posto isolato. Nel 1985 porta di nuovo al massimo la sfida, si organizza preparando la busta prima del delitto. Quasi gli sfugge il ragazzo. Cerca di rimandare la scoperta dei cadaveri per avere il tempo di spedire la busta. In generale colpisce nella stessa area (provincia) ma in zone diverse perché non può muoversi molto in quanto viaggia su un’anonima Vespa che passa innoservata (gli inquirenti cercano un uomo solo ma in automobile). Non ha bisogno di prendere l’autostrada perché gira per le strade provinciali. Probabilmente non abita nei Comuni intorno ma a Firenze perché in città le persone non osservano molto chi va e chi viene.Una Vespa ha degli scompartimenti molto utili per portare ciò di cui ha bisogno: pistola, coltello, pila, sacchetti per i feticci e un kiwei e copri pantaloni (quelli antipioggia che si tolgono in poco tempo). Una Vespa si può nascondere dietro ad alcuni cespugli, non è ingombrante. Non è per forza un ottimo tiratore perché spara da mezzo metro e a volte sbaglia mira. È forte, robusto e alto. Uccide con la luna tramontata perché con il buio è più facile arrivare senza essere visti. Probabilmente ha con sé una pila forse di quelle che si possono mettere in testa tipo quelle usate dagli elettricisti. Uccide nei fine settimana perché sono i giorni che le coppie escono di piu di casa. Si crea il personaggio arricchendo di atrocità un crimine già attrice come un duplice delitto. Nel ’68 (sempre che sia stato lui) non fa niente perché non sa cosa fare e perché c’è il Mele. Qualcuno dice che la Locci avesse una catenina con una madonna e che non sia stata trovata, forse l’ha strappata lui perché a suo vedere la donna è indegna di portarla (si capisce anche perché fruga nelle borsette, forse vuole vedere se hanno oggetti di natura sacra come un santino o una medaglietta). Dicono poi che le avesse tirato su le mutandine, forse non è stato lui ma il Mele o forse ha voluto significare che da quel momento non le avrebbe piu tirate giù come nel passato, insomma niente più sesso. Nel 1974 ha per la prima volta il corpo femminile tutto per sé e non sa che fare ma sa che vuole deturparlo e cosi si capiscono le 93 piccole puzzecchiature sul corpo ma non gli basta, non solo vuole rendere la vittima deturpata ma anche ridicola. Vuole punirla nel punto più erotico del corpo, dove la donna prova piacere e usa ciò che trova, un tralcio di vite. Avrà provato ilarità per ciò che ha fatto, torna a casa felice ma anche preoccupato di essere preso. Si gode i giornali e l’incapacità degli inquirenti che fanno delle teorie che sono il più lontano possibile dalla realtà e arrestano sospetti. Si raffredda con le coppie perché credo che uccida ancora ma delle prostitute.
          Dopo il 1974 evolve il suo modo di deturpare i corpi femminili probabilmente ispirandosi a film b-movie e giornaletti (anche stranieri) che raccontano la storia di un maniaco che uccide coppie in auto (li cita questo blog). Si ferma nel 1985 per due possibili motivi. Il primo che muore ma dopo il 1987 quando spedisce alla Magistrata Della Monica un video fatto di collage di frammenti di trasmissioni TV e fotografie. Il secondo motivo è che sa che il suo tempo è finito, troppa Polizia per strada, troppi inquirenti e proprio in quegli anni nascono come funghi le postazioni fisse degli autovelox oltre che si installano le prime telecamere lungo le vie cittadine; insomma è più difficile agire.Inoltre lui ha vinto perché ha creato il mito del killer imprevedibile e imprendibile. Si rassegna ad una società cambiata e per lui degradata. Non smette però di uccidere prostitute ma non usa la calibro 22 (nemmeno negli anni settanta -ottanta ha mai smesso e non ha mai usato la calibro 22 perché la riserva per le coppie, è un marchio che lascia). È una mente disturbata ma è perfettamente normale con gli estranei e in famiglia. I pensieri li tiene per sé. Si fa forza dell’impreparazione dei Carabinieri soprattutto di quelli locali, delle stazioni di paese, e di una Magistratura impreparata ad un soggetto simile oltre che divisa da lotte intestine. Inoltre non lascia tracce perché cura ogni particolare e sa dissimulare perché conosce le tecniche investigative (non per questo deve essere un appartamento alle FFOO o un magistrato, può essere ad esempio un avvocato) e cambia tecnica nelle escissioni, la prima volta molto accurata la seconda molto grossolana (entrano in ballo anche fattori come il tempo e l’eccitazione). Nel 1985 uccide i due francesi perché sa che in giro ci sono autocivetta della Polizia (lo immagina, non è stupido). Non credo alla setta perché non si capirebbe come mai non fa le escursioni nel 1968 e nel 1974. Non si capisce perché sta fermo 7 anni. Se i compagni di merende sono i segnalatori come mai nel 1983 sbagliano in modo così grossolano. Poi nel 1982 e nel 1983 non possono fare escissioni quindi per oltre 2 anni restano senza i loro feticci. Li vede lei tre persone come Pacciani, Vanni e Lotti che si muovono per uccidere e fare le escursioni senza lasciare tracce? E che motivo avrebbero avuto di uccidere quando qualcuno era in galera? Sa perché il guardone del 1981 non ha parlato? Perché ha visto il delitto ma non ha riconosciuto nessuno perché era buio e lui era distante dalla piazzola. Se avesse raccontato questo chi gli avrebbe creduto con il rischio che il vero mostro, temendo di essere stato riconosciuto, se la pigliasse con lui o con la moglie. Spalletti sta zitto perché sa che non ci sono prove contro di lui e prima o poi uscirà e gli conviene il silenzio.

          Rispondi
  • 26 Ottobre 2021 alle 06:32
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    Giusto le recensioni sulle serie netflix mancano in questo blog…

    Rispondi
    • 26 Ottobre 2021 alle 09:09
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      Un commento inappropriato direi. Esprime con sarcasmo una bugia dato che vorrebbe mettere in evidenza che ci sono scritte sciocchezze sul blog, ma alla fin fine è un elenco dei fatti accaduti. Comunque, per rispondere con ironia, ci stiamo attrezzando anche per le recensioni sulle serie netflix che pubblicano in maniera fantasiosa altrove.

      Rispondi
  • 1 Dicembre 2021 alle 20:56
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    Salve e complimenti per il lavoro qui presentato. La mia opinione sul caso è che sicuramente i compagni di merende ci sono dentro fino al collo, almeno per l’idea che mi sono fatto muovendomi nella selva di ipotesi, indizi, prove e teorie. La differenza infatti sta proprio nel significato delle parole appena espresse: chi è riuscito a portare delle prove e chi si muove in ricostruzioni che benché plausibili risultano poi aleatorie. Ci sono confessioni e testimonianze che collocano alcune persone in certi luoghi, oltre agli oggetti del Pacciani ed al bossolo. Che poi al u e cose sono oscure, ciò è evidente. Sui mandanti devo ammettere che non riesco a farmi una mia idea: alterno alcune letture ad altre, ma forse propendo alla fine per un quche coinvolgimento dei vari imputati, perché anche li sono tanti gli indizi che collocano certe persone a contatto con altre.
    Chissà se un giorno avremo una lettera quanto più possibile vicino alla verità per il dovuto rispetto che meritano le vite spezzate di così tanti giovani e per il dolore che hanno provato e ancora provano tante famiglie, ed anche chi pur totalmente estraneo è stato coinvolto nella vicenda.
    Un saluto

    Rispondi
  • 16 Gennaio 2022 alle 03:24
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    Salve, mi chiedo come mai nessuno sembra prendere per buone le teorie dell’avvocato Nino Filastò che a me sembrano molto logiche, credibili e veritiere? Il suo libro mi sembra chiudere totalmente la faccenda sul mostro di Firenze. Su YouTube si trovano parecchie interviste. La massoneria, i colletti bianchi e i compagni di merende non c’entrano assolutamente nulla. Magari un uomo dei Servizi o un poliziotto perché come dice l’avvocato l’assassino sapeva troppe cose e aveva accesso a numeri di telefono e indirizzi delle vittime, delle famiglie e dei magistrati che una persona comune non poteva assolutamente sapere. In più l’avvocato parla sempre di prove perché conosce bene tutte le carte del caso. Vi consiglio di leggere il suo libro e di guardare le sue interviste su YouTube. Vi lascio un link https://youtu.be/76B-A4lB5kA. Un saluto.

    Rispondi
    • 16 Gennaio 2022 alle 12:07
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      La teoria Filastò va in una determinata direzione per cercare di spiegare proprio come un singolo assassino poteva essere al corrente di determinate informazioni. Non tiene però conto di altre condizioni che si potrebbero essere verificate e cioè i depistaggi. un singolo non avrebbe potuto operare in ogni dove per ottenere questo, quindi la sua teoria dovrebbe evolversi verso una pluralità di personaggi a protezione del singolo o del gruppo.

      Rispondi
      • 9 Luglio 2022 alle 21:39
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        Quindi voi propendereste per la comitiva di mostri al soldo di inafferrabili mandanti? Mah, io mi sa che al povero katanga e al torsolo non avrei affidato il mio cane neanche per un secondo. Figurarsi commissionare 8 duplici omicidi. nel 50% (4 su 8) dei casi falliscono perché non prendono neppure il feticcio. Pare che la pallottola spuntata nell’orto del vampa fosse artefatta (perizia Minervini)e mai entrata in una calibro 22 (perizia ris roma). Prima di dire che la teoria dell’avvocato filasto’ dovrebbe evolversi verso una pluralità, ci penserei ancora un attimino.

        Rispondi
        • 9 Luglio 2022 alle 23:35
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          Non è quello che abbiamo scritto. Nella nostra affermazione ci sono plurime possibilità. Lei ha deciso che noi crediamo a quella da lei descritta, ma l’ha deciso lei non noi. Quindi sarebbe meglio dicesse in cosa crede lei invece di inventarsi in cosa crediamo noi.

          Rispondi
          • 10 Luglio 2022 alle 13:55
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            Mi scuso se vi ho fatto indispettire con le mie affermazioni. Non era nei miei intenti e mi scuso nuovamente. Il sito è ben fatto e quindi tanto di cappello per l’ottimo lavoro. In verità ho usato condizionale e punto di domanda, quindi io non ho deciso alcunché sulle vostre ipotesi. Dico solo che è un bel gancio sinistro al mento (personalmente adoravo quello del compianto Joe frazier “smoking Joe”)alla corrente merendaria la perizia di Paride Minervini e dei ris di roma. Francamente se io fossi uno dei terribili mandanti assetati di feticci e vedessi che la manovalanza al mio servizio ha uno score al primo gennaio 1984 di soli 2 feticci su 6 attacchi totali, valuterei qualche licenziamento o quanto meno un rimpasto. Un abbraccio a tutti voi.

          • 10 Luglio 2022 alle 14:00
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            Nessuno si è indispettito, quindi non occorrono scuse. Nel blog riportiamo i fatti in maniera più lineare possibile. Le nostre opinioni le scriviamo in blu e sono molto limitate. Le idee che abbiamo sviluppato nel corso del tempo e durante gli studi fatti, prima o poi, le metteremo scritte, sempre in blu. Tempo al tempo. Le consiglio di leggersi questo articolo che le può dare la visione generalizzata, di ciò che pensiamo.
            https://www.mostrodifirenze.com/2022/07/05/ad-ogni-epoca-i-suoi-depistatori/

        • 21 Luglio 2024 alle 20:52
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          Il rituale del feticcio non è su ordinazione per il semplice fatto che in due casi, 1968 e 1974, avrebbe o avrebbero avuto il tempo di eseguire le escissioni. Lasciando da parte il 1968 (c’era il bambino, c’era il Mele, il tempo era pochissimo), nel 1974 perde o perdono tempo a dare 93 punzecchiature e mettere un tralcio di vite dove sappiamo ma non le escissioni. Nel 1981 (2), fa/fanno le escissioni del pube, nel 1982 non ha/hanno tempo per la reazione del ragazzo (anche perché il o i MdF hanno scelto una piazzola vicinissima ad una strada un po’ trafficata), nel 1983 sbagliano bersaglio (va a monte l’idea dei Compagni di merende come segnalatori o esecutori), nel 1984 e 1985 i committenti diventano più esigenti e pretendono anche il seno. Poi la cosiddetta setta sta ferma per 6 anni (1968-1974) e per 7 anni (1974-1981). Anzi la setta entrerebbe in azione nel 1981.Quindi nel 1968 e nel 1974 il MdF agiva da solo? Un po’ difficile. Questo livello temporale e l’evoluzione dei dettagli macabri è in linea con l’evoluzione emotiva di un serial killer. Nel 1968 uccide, nel 1974 ha il corpo femminile tutto per sé ma preso dall’eccitazione non sa come agire o meglio non sa come mettere in pratica i suoi pensieri (vuole deturpare il corpo femminile) e da 93 mini pugnalate e non contento punisce il corpo con il tralcio di vite, un’azione dissacrante per eccellenza. Poi si “raffredda” e va in letargo. Riprende nel 1981 (qualcosa lo riattiva) e anche grazie a film b-movie e fumetti vari ha “l’ispirazione”: asportare il pube che è universalmente riconosciuto come la parte più erotica del corpo femminile. Sbaglia nel 1982 ma non nel 1983 (vuole uccidere due uomini perché omosessuali), riprende nel 1984 aggiungendo il seno e chiama i familiari e i carabinieri, in un’evoluzione di egocentrismo smisurato che termina nel 1985 con l’invio di un lembo di seno alla Magistrata. Questo è il profilo di un serial killer.

          Rispondi
    • 22 Aprile 2022 alle 12:12
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      Salve, il libro in questione è storia delle merendi infami o Pacciani innocente?

      Rispondi
    • 13 Gennaio 2023 alle 16:13
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      Quello che tu dici è vero però non regge la tesi del falso poliziotto visto che i colpi sono stati sparati tutti a finestrini chiusi, con un falso agente i finestrini sarebbero stati aperti (la prima cosa che si fa quando ci si avvicina un agente), poi sicuramente era uno che ne sapeva perché aveva accesso ad informazioni private non accessibili a tutti

      Rispondi
    • 17 Settembre 2023 alle 00:27
      Permalink

      Esattamente in procura si era a sapere tutto e quindi agire senza poter essere individuati ma nel tempo tra Sam avvistamenti vari i nostri compagni di gite notturne sono stati avvisati guardate bene i vari identikit quello di Calenzano 1981 e quello più azzeccato e v. alla perfezione

      Rispondi
  • 13 Marzo 2022 alle 16:35
    Permalink

    Buonasera,seguo da tanto tempo queste vicende e abito a montespertoli .vorrei poter vedere le foto delle vittime ,soprattutto Paolo grazie.

    Rispondi
    • 13 Marzo 2022 alle 16:56
      Permalink

      Salve, deve mandare una mail per richiedere le credenziali.

      Rispondi
      • 13 Marzo 2022 alle 18:04
        Permalink

        Mi scuso tanto ,la mail era arrivata,grazie.

        Rispondi
      • 22 Aprile 2022 alle 12:14
        Permalink

        Scusate, ma le foto non visibili sul sito (per ovvi motivi) sono quelle scattate al momento del ritrovamento dei corpi?
        Grazie per l’informazione

        Rispondi
        • 22 Aprile 2022 alle 18:41
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          Più o meno chiare in momenti vari.

          Rispondi
  • 18 Aprile 2022 alle 22:39
    Permalink

    Ciao, grazie alle informazioni trovate sul tuo sito ho costruito una info grafica che ho pubblicato su reddit. Io sono solo un curioso quindi ecco prendetela come una cosa un po’ approssimativa.
    Il link alla info grafica è il seguente:

    spero possa essere utile. In caso ci siano degli errori avvisate che correggo.

    Rispondi
  • 28 Maggio 2022 alle 09:37
    Permalink

    io forse ho aspettato troppo tempo a parlare e dire i miei sospetti,ho dovuto aspettare di rimanere da solo perchè non volevo dare un dispiacere ai miei familiari che erano molto attacati a mio padre,e poi non volevo rovinarmi la vita pensando a queste brutte cose,ma adesso posso provare a capire se ho ragione di sospettare mio padre,nell intervista sono stato più vago possibile,per non influenzare i giudizzi della gente,speravo che avrei stimolato qualcuno a farsi avanti e dire la verità,magari si ricordava mio padre,ma nessuno se lo ricorda,neanche il sarto che ha fatto il vestito della mia prima comunione si è ricordato di lui o di me,e pensare che mio padre andava da lui per i suoi ed i miei vestiti,in un delitto il mostro ha perso un bottone di cuoio,qualcuno di autorevole dovrebbe fargli qualche domanda perchè lui non può negare l evidenza,ma poi gli fecero un ritratto di profilo proprio nei tempi,dell identik dei testimoni di travalle,ma ha negato anche questo

    Rispondi
    • 28 Maggio 2022 alle 10:52
      Permalink

      Pubblichiamo il suo commento perchè per principio non neghiamo a nessuno la possibilità di esprimersi ed esporre le proprie idee, ma ci lasci essere estremamente dubbiosi sulla sua convinzione. Perdoni, esprimiamo la nostra opinione con rispetto, ma è dovuta. Abbiamo la netta sensazione che lei abbia poche conoscenze della vicenda.

      Rispondi
    • 23 Maggio 2023 alle 09:08
      Permalink

      Buongiorno Sig. Alessio, ho visto di recente la sua intervista su You tube.
      Con degli amici abbiamo rivisto più volte le sue affermazioni, e siamo rimasti colpiti dalla sua genuina volontà di capire, si offre persino per il DNA.
      Avrei piace di contattarla, se il sito me lo permette le lascio la mia email.

      nelson.frascarolo@hotmail.it

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  • 12 Luglio 2022 alle 09:54
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    Opinione personale dal momento che la teoria dei compagni di merende non mi ha mai convinto, penso che l’unico personaggio credibile come mostro solitario sia proprio Giancarlo Lotti… Le dichiarazioni e le pseudo testimonianze rese per accusare Pacciani e Vanni a mio avviso sono confessioni mascherate da testimonianze perché da complice degli omicidi avrebbe avuto particolari vantaggi anche economici, specialmente quando si tratta di accusare un individuo come Pacciani che dalla sentenza emessa dal primo processo era già stato giudicato colpevole di 14 omicidi…. Ovviamente sono solo supposizioni non suffragate da prove certe ma la descrizione fisica e psicologica del katanga sono per me perfettamente sovrapponibili a quelle dell’identikit dell’omicida. Da varie perizie psichiatriche emesse anche da Francesco Bruno Il mostro è un assassino solitario con tendenze Lotti era stato sorpreso In atteggiamenti intimi con un uomo e secondo il mio punto di vista conobbe la sessualità dopo il primo omicidio del 1974. A mio avviso l’omicidio del 68 fu commesso dai sardi, e se la memoria non mi inganna la Locci venne avvicinata da un uomo che probabilmente fu respinto… quest’uomo potrebbe tranquillamente essere Giancarlo Lotti che nel 1968 aveva poco meno di 30 anni…. Quasi un metro e ottanta di uomo con una fisicità e una corporatura di una certa robustezza e forza…. Non sono innamorato della teoria, ma e piuttosto plausibile…. Serial Killer solitario

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    • 12 Luglio 2022 alle 12:38
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      Contento lei delle sue deduzioni, contenti tutti. Noi, anche nella nostra home page, consigliamo di leggere tanto ed usare la propria testa, non quella degli altri, nemmeno della nostra. Fatto stà che ci sono fini oratori, per ogni teoria, che attraverso belle ricostruzioni e omissioni varie, se la cantano e se la suonano. Non è il nostro caso, qua presentiamo i fatti e di opinioni ne esprimiamo il giusto e sempre in blu per differenziarle dagli altri. Ci permettiamo una domanda, se il mostro era Lotti, che cosa ha impedito a Pacciani prima e a Vanni poi di accusarlo direttamente? Nel senso, se le sue parole per incastrare Pacciani e Vanni erano false per coprire se stesso, perchè i due accusati non hanno detto: “Se lotti mente evidentemente è perchè ha da nascondere qualcosa, forse era lui il mostro e adesso cerca di scaricare su di noi.” Parole mai pronunciate ne da uno ne dall’altro.

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      • 12 Luglio 2022 alle 13:07
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        Poi comunque rimane sempre l’enigma della pistola da spiegare. Che dal ’68 all’85 è sempre la stessa. La spiegazione più lineare e meno contorta secondo me è che la pistola è sempre la stessa perché l’assassino è sempre lo stesso dal ’68 all’85. Qualcuno per fare tornare i conti, ha provato a ipotizzare un improbabile passaggio di mano della calibro 22, senza riuscirci. Altri hanno provato a sfondare con la teoria della pluralità delle pistole, ma anche questo non è vero, la pistola purtroppo è sempre la stessa, lo dicono 5 perizie balistiche su cinque.

        Rispondi
        • 12 Luglio 2022 alle 13:22
          Permalink

          E’ proprio certo che la pistola del 1968 sia la stessa del 1974 e a seguire?

          Rispondi
          • 27 Agosto 2022 alle 13:55
            Permalink

            una pistola puo’ anche essere regolare , uno cambia solo la canna percussore estrattore e una pistola regolarmente denunciata firma i bossoli e le ogive del mostro.

          • 27 Agosto 2022 alle 15:45
            Permalink

            Possibile, della pistola si può dire di tutto non essendo stata trovata.

          • 29 Settembre 2023 alle 13:12
            Permalink

            gentile “Redazione” mi permetto una domanda.

            Negli anni 70/80 era abbastanza comune modificare pistole a salve in 22lr.
            I sequestri ai covi delle BR ne parlano diffusamente.
            Poi la regolamentazione cambiò e divenne via via più difficile fino a divenire quasi impossibile modificare le pistole a salve.

            I BR avevano una base di operai, gente che il tornio lo sapeva usare e che se ricevute le giuste indicazioni le modifiche le avrebbe sapute eseguire. Nella campagna toscana, tra bracconaggio, residuati bellici, la guerra era passata da quei luoghi, officine meccaniche di vario tipo c’era lo stesso ” ambiente”, direi di si.

            Ora si è mai ipotizzato che la pistola del mostro potesse esser un “self made”?

            Una pistola a salve si compra e si detiene senza licenza!
            Se acquistata lontano, magari a San Marino, i rivenditori locali non ne hanno traccia.
            Le pistole a salve le vendevano le armerie e i negozi di articoli sportivi, anche se di raro.

          • 29 Settembre 2023 alle 18:03
            Permalink

            Il discorso pistola è stato molto approfondito dagli inquirenti; la quantità di beretta 22 vendute prima di una regolamentazione più astringente e l’impossibilità di controllare tutte quelle regolarmente denunciate a causa dell’alluvione che distrusse molti documenti hanno permesso a tante pistole regolari di girare irregolarmente. La sua è un’ipotesi possibile, ma forse nemmeno necessaria.

    • 12 Luglio 2022 alle 21:51
      Permalink

      mmmm… io rileggerei bene le due perizie del 1968 e del 1974 entrambe firmate da Zuntini.

      Rispondi
      • 13 Luglio 2022 alle 07:22
        Permalink

        Sono state fatte molteplici perizie, anche recenti, tutte concordi nell’affermare che l’arma era la stessa dal ’68 all’85.

        Rispondi
        • 13 Luglio 2022 alle 08:43
          Permalink

          Se questo deduce dalla lettura delle perizie, va bene.

          Rispondi
    • 13 Luglio 2022 alle 15:48
      Permalink

      Prego, basta essere convinti. Lasciamo il dubbio ad altri.

      Rispondi
      • 13 Luglio 2022 alle 18:45
        Permalink

        Assolutamente si, la convinzione prima di tutto. Noi ci cibiamo solo di certezze.

        Rispondi
  • 27 Agosto 2022 alle 13:51
    Permalink

    un povero maniaco con tanto culo un handicappato mentale che non sono riusciti a prendere perche’ hanno cercato tra le persone intelligenti. questo handicappato ha trovato la pistola gettata dal mele e dopo anni ha voluto far rivivere il tutto. probabile uno delle forze dell’ordine addetto alle ricerche della pistola nel 68

    Rispondi
    • 27 Agosto 2022 alle 15:47
      Permalink

      Il culo, come dice lei, può essere aiutato. Pensare ad un unico serial killer è, oggi come oggi, molto improbabile.

      Rispondi
  • 27 Agosto 2022 alle 13:52
    Permalink

    vendetta e ripicca rabbia contro i suoi superiori.

    Rispondi
  • 7 Settembre 2022 alle 21:14
    Permalink

    Sto leggendo la trascrizione del processo di appello ai CDM.
    Leggo che il Sig.Spalletti non è mai stato chiamato a testimoniare nei vari processi (Pacciani e CDM). Secondo voi non è qualcosa che stona decisamente?

    Rispondi
    • 3 Ottobre 2022 alle 17:48
      Permalink

      È vero. SPALLETTI ha visto l’omicidio e sono sicuro che anche qualche guardone in altri omicidi avrà visto. Secondo me nessuno ha parlato perché come spalletti avrà avuto paura. Ma paura di che??? Erano forse persone in divisa?? Non ci meravigliamo se fosse così…

      Rispondi
      • 3 Ottobre 2022 alle 22:43
        Permalink

        O forse erano diversi e se anche ne ha riconosciuto uno temeva l’intervento degli altri.

        Rispondi
        • 4 Ottobre 2022 alle 16:14
          Permalink

          Io ho anche un altra teoria che c’entra poco con i guardoni. Nel senso che chi ha eseguito queste mostruosità ha a che fare con la pista sarda. Mi spiego meglio…
          Quando arrestarono francesco Vinci per l omicidio signa secondo me qualche amico ha creato il mostro per allontanare tutti dalla pista sarda, così è stato alla fine. Era gente pericolosa. Spero di essermi spiegato bene

          Rispondi
          • 4 Ottobre 2022 alle 21:12
            Permalink

            Anche troppo, io proverei a leggere qualcosa oltre la sentenza Rotella.

        • 16 Settembre 2023 alle 13:02
          Permalink

          Sinceramente l’ipotesi di un gruppo di persone afflitte dallo stesso mostruoso delirio (meno che mai i « traballanti » compagni di merende) non è suffragata da nessuna evidenza probatoria ne da qualsiasi studio comportamentale internazionale (ad esempio il profilo psicologico dell’FBI) sui serial killer.
          Il MdF é certamente un solitario, il suo è un delirio scatenato da traumi specifici che non può essere condiviso con nessuno perché quei traumi li ha vissuti così solo lui.
          E da solo si muoveva é agiva.
          E probabilmente non in auto ma su due ruote per essere ancora più invisibile.
          Lasciate perdere sette esoteriche, livelli superiori, uomini in divisa, massoneria, procura, lettere anonime, delatori vari e prove sgocciolanti.
          Partite dall’inizio.
          Domandatevi perché ha iniziato proprio a Signa e perché poi si sia fermato per 6 anni.
          Domandatevi quale fu l’anomalia di quel primo duplice omicidio e se la ricostruzione « ufficiale » sia attendibile o meno.
          Domandatevi perché proprio il 21 agosto.
          Domandatevi quale fu la sua firma oltre l’utilizzo della Beretta Long Rifle calibro 22.
          E domandatevi per quale bizzarra e astrusa teoria la pistola avrebbe dovuto cambiare mano colpendo però negli anni successivi sempre nello stesso modus operandi.
          E soprattutto domandatevi:
          di chi si voleva vendicare?
          Parte tutto da qui.

          Rispondi
          • 16 Settembre 2023 alle 16:42
            Permalink

            Domande già fatte e a cui abbiamo già risposto.

      • 21 Luglio 2024 alle 18:43
        Permalink

        È probabile che Spalletti abbia visto la scena ma non ha visto in viso l’assassino. Tenga presente che era notte e non c’era luna e lo Spalletti non era certo a pochi metri ma almeno a 10 metri (minimo). Immagini la scena. Lui è lì che osserva i due giovani, è eccitato e forse sta per registrare gli amplessi quando sbuca il MdF che si avvicina, spara e poi trascina fuori la ragazza, tutto durato 3 minuti al massimo 5 minuti.Probabilmente Spalletti non guarda tutto fino alla fine (lei ci rimarrebbe?) ma se ne va. Quello che ha visto è spaventoso e ha paura di essere il prossimo. Se ne va via. Ha visto l’omicidio ma non l’omicida.

        Rispondi
  • 20 Ottobre 2022 alle 21:52
    Permalink

    Sul mostro di firenze è stato critto tutto e di più. .in tutti questi anni non è saltato fuori nulla che non se ne fosse a conoscenza….si capisce che le indagini sono partite male fin dal lontano 1968. La cartuccia trovata nell’orto del Pacciani la scentifica dice: non è genuita ma artefatta….i DNA rilevati nelle tenda di scopeti non appartengono a nessuno delle persona indagate.Per arrivare a una verità bisogna riscrivere tutto…

    Rispondi
  • 9 Febbraio 2023 alle 18:01
    Permalink

    Buonasera,
    sapete indicarmi dove si può leggere il contenuto delle lettere del Cittadino Amico, o in seconda battuta almeno i verbali stilati in occasione delle loro ricezioni ?
    Grazie

    Rispondi
    • 9 Febbraio 2023 alle 20:58
      Permalink

      ahahahahahaha Una domanda davvero eccezionale.
      Lei ha vinto il primo premio per la domanda dell’anno!

      Rispondi
  • 10 Febbraio 2023 alle 16:02
    Permalink

    Non capisco cosa ci sia da ridere.
    Se non sono disponibili era sufficiente dirlo.
    Ma non parrebbe che sia così visto che vengono tirati in ballo come possibili comprovanti (in impistoria o depistatoria fede) dell’indicazione anonima di Signa come antecedente, o di quant’altro a seconda delle ipotesi che si cercano di sostenere.

    post scriptum:
    Il primo premio per la risposta più scortese e cafona dell’anno in compenso l’ha vinto lei.

    Rispondi
    • 10 Febbraio 2023 alle 16:10
      Permalink

      ehehehhe ha ragione, ma ci è venuto da ridere perchè sono anni che si discute sull’argomento e vedere qualcuno chiedere di vedere i documenti ci ha reso ilari. Concordo sulla vittoria per la risposta più cafona e scortese, ma la rifaremmo uguale uguale.

      Rispondi
    • 14 Marzo 2023 alle 20:38
      Permalink

      Io ricordo un intervista a Pacciani che affermava esattamente che: se il lotti ci accusa e si autoaccusa dicendo IO LI C’ERO, e lui che va a guardare quel che fanno gli altri…. Su YouTube si trova tranquillamente. In ogni caso ci terrei a precisare che io ho espresso un opinione e ho piu volte ribadito che si tratta di supposizioni e non di prove certe ovviamente.

      Rispondi
  • 11 Febbraio 2023 alle 10:16
    Permalink

    Allora rifaccio, meglio, la domanda: come si fa per anni a discutere di lettere che non sono disponibili nè è noto cosa conterrebbero ?
    Forse volevate dire che: si inventa di fantasia, tuttalpiù. Che si fanno pippe mentali, tuttalpiù. Che si mena a vuoto il torrone, tuttalpiù.
    Era proprio perchè le si sentono sempre citate e tirate in ballo, come se fossero un qualcosa di documentato, che avevo chiesto in prima istanza.
    Visto però che non ci sono a disposizione e che il contenuto può essere qualunque essendo perfettamente ignoto a tutti: almeno è un buon metro per giudicare come in malafede chi vi fa ricorso per spingere per questo o per quello. In fin dei conti a ben vedere a qualcosa quindi servono pure.

    Rispondi
    • 11 Febbraio 2023 alle 12:07
      Permalink

      Se chi indagasse, in qualsiasi campo, dalla fisica alle investigazioni, si basasse solo su ciò che vede e non sull’analisi in logica con lo scopo poi di dimostrare, si sarebbe fermi, in termini evolutivi, alla slitta. Non se ne discute per sport, ma per una serie di eventi che ne tracciano una logica accettabile, la si mantiene teoria perchè non dimostrabile, ma mai dire mai. Lei non domanda, lei cerca di dimostrare qualcosa, di avvalorare il suo pensiero e criticare quello di altri. Sia onesto intellettualmente. Concludiamo qua, questo non è un forum di discussione, ma un blog.

      Rispondi
    • 14 Settembre 2023 alle 10:42
      Permalink

      Magari tanti indizi fanno tante teorie

      Rispondi
      • 17 Settembre 2023 alle 05:55
        Permalink

        E su gli indizi si fa la prova

        Rispondi
  • 19 Dicembre 2023 alle 17:32
    Permalink

    Vi faccio i miei più sentiti complimenti per il lavoro che avete svolto e che continuato a svolgere.
    Io sono un neofita del Mdf, ma ho approfondito quanto più possibile il caso grazie anche al vostro blog che ho trovato una vera miniera d’oro per tante informazioni.
    Ho avuto mille teorie nel corso del tempo che ho dedicato allo studio, come credo tutti quelli che si avvicinano a questa storia terribile e affascinante, da Natalino Mele a Vigna, dal Killer solitario alla setta, dal poliziotto/carabiniere ai compagni di merende; ma la verità è che si tratta di un caso talmente complesso e talmente spalmato nel tempo che diventa veramente complesso (e forse anche presuntuoso) affermare di aver trovato la soluzione.
    Io mi sentirei solo di escludere il delitto del ’68 dalla serie omicidiaria, ma è solo una mia idea. Non mi torna il fatto che dopo Baccaiano (unico caso in cui il/i MdF “sbagliò” lasciando in vita il povero Paolo) vennero trovati rocambolescamente i bossoli del ’68, appuntati al faldone del caso di Castelletti di Signa, senza alcun documento ufficiale che parlasse dei suddetti bossoli come prelevati dal luogo del delitto, senza che questi reperti fossero tenuti nel deposito prove (anzi dovevano essere distrutti data la sentenza passata in giudicato) e con una perizia discussa e discutibile che li attribuisce alla stessa arma che avrebbe poi colpito negli anni a venire.
    Potrei scrivere ancora molto ma mi fermo.
    Rinnovo i complimenti per l’enorme lavoro svolto, e rinnovo ancora i ringraziamenti

    Rispondi
    • 19 Dicembre 2023 alle 23:30
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      Grazie per le sue parole. Se tutti coloro che sono appassionati al caso avessero fornito un poco di aiuto avremmo tutti più informazioni, ma qualcuno pensa di perdere il suo status se agevola gli altri.

      Rispondi
  • 29 Dicembre 2023 alle 01:37
    Permalink

    Salve
    Anche io volevo accodarmi ai complimenti ed ai ringraziamenti verso coloro che hanno creato questo splendido blog.
    Anche io credo sia un caso complesso,costellato inoltre da molti errori sia investigativi che giudiziari. Dopo aver letto il libro di FRANCESCO FERRI del 1996 devo dire che nel 2023 sentire parlare ancora di Pacciani Vanni e Lotti come possibili mostri mi fa capire quanto molte persone non abbiano approfondito la vicenda e parlino. Detto questo ho una domanda: nel rapporto del 21 9 1968 di Matassino si parla del fatto che tutti i bossoli presenti sul luogo del delitto locci lo bianco sono stati fotografati, è mai stato fatto un confronto tra quelle foto ed i bossoli ritrovati spillati anni dopo al fascicolo per vedere se sono gli stessi?
    Grazie per l attenzione e la possibilità di parlarne

    Rispondi
    • 29 Dicembre 2023 alle 11:58
      Permalink

      Un conto sono le fotografie fatte dalle forze dell’ordine sul posto, altra cosa le fotografie, che non si trovano più, che dovrebbe aver fatto il perito Innocenzo Zuntini. Queste dovrebbero essere poste in confronto.
      Grazie per i suoi complimenti.

      Rispondi
      • 29 Dicembre 2023 alle 12:25
        Permalink

        Grazie per la risposta, ho fatto la domanda proprio perché ricordo che quelle di zontini non si trovano più… mah

        Rispondi
  • 17 Maggio 2024 alle 13:20
    Permalink

    Progetto originario del mdf: colpire di Giugno e di Settembre,rigorosamente di Sabato. Il terzo dup.omic. doveva avvenire in un altro mese e in un’ altro giorno,questo accorgimento serviva per non fare capire lo schema Giugno- Settembre- Sabato. Vediamo se e’ vero. Io parto dal 1974 perché il primo della serie,quello del 1968, non risponde a nessuno schema futuro.Iniziamo.Ricorfo lo schema : Giugno ( o Settembre) Settembre ( o Giugno ) di Sabato,e per finire il semiciclo come poi vedremo, un terzo mese che non sia uno di quei due né di Sabato. Primo delitto: Settembre- Sabato, secondo delitto Giugno- Sabato,terzo delitto( fine del semiciclo) Ottobre- Giovedì.a questo punto il MDF reinizia il ciclo però partendo da zhiugno e non da Settembre,sempre per depistare,quindi: quarto delitto Giugno- Sabato, quinto delitto Settembre- Sabato,e per finire il ciclo completo ( 6 coppie),Luglio- Domenica. Infine reinizia il secondo ciclo con Settembre – Sabato come nel 1974,il che mi fa pensare che il MDF abbia iniziato nel 1974. Ho fatto di più,ho continuato il ciclo con dei calcoli e il risultato è 1987 13 Giugno Sabato e si conclude con 1988 Agosto,in questo caso non sono riuscito a determinare la data. I calcoli sono sotto gli occhi di tutti,sono fatti reali e consultabili.

    Rispondi
  • 18 Maggio 2024 alle 16:16
    Permalink

    Lo schema funziona se si tengono conto di due importanti fattori,i delitti del 1983 e del 1985 devono essere stati compiuti appena dopo la mezzanotte,quando si era già di Sabato,se così fosse le date esatte sarebbero:1983 10 Settembre Sabato e 1985 8 Settembre Sabato,e così lo schema funzionerebbe e si dimostrerebbe che non è più una cosa casuale.Vorrei fare i miei complimenti agli Amministratori del Blog.Piccolo bonus: chiedo a chi è super esperto della vicenda,come mai non è mai stato divulgato il fatto che sul cambio della Panda di Vicchio 1984) c’erano dei Capelli,dico questo perché la cosa pare non sia mai stata divulgata da nessuno,se è stata divulgata vuol dire che non si è scoperto niente di nuovo. Dico questo perché eventuali Capelli,soprattutto se appartenenti al MDF,potevano essere repertati e conservati,dopo due anni si sarebbe fatta la prova del DNA e il mdf aveva le ore contate.

    Rispondi
    • 19 Maggio 2024 alle 14:03
      Permalink

      Errata Corrige: ovviamente sopra è da intendersi Sabato 7 settembre e non 8 Settembre,7 Settembre scoccato da pochi minuti.

      Rispondi
  • 20 Maggio 2024 alle 09:32
    Permalink

    La soluzione dell’ intero caso sta nella telefonata della Signora Francese sposata con un italiano e che a quei tempi viveva in provincia di Firenze. Loro,chi aiutava il MDF ,sono ancora vivi,dovrebbero essere nati tra il 1950 fino al 1960,questo riguarda i delitti dal 1981 in poi. Erano ai suoi comandi,non so il loro nome ma sono ancora attivi,ci pensate che abbia bloccato la seconda edizione,quella del 2020, di P. Cochi? Chiedo se in questo Blog ci sono persone che sanno se nel 1981 esistevano già Telecamere statiche, cioè da piazzare,a visione notturna e controllabili a distanza,se no vale l’ ipotesi delle microspie p. È molto importante, può commentare tranquillamente sotto il mio commento. Ringrazio gli Amministratori per la loro pazienza.

    Rispondi
    • 20 Maggio 2024 alle 09:45
      Permalink

      Se il commento non offende nessuno è ben accetto.

      Rispondi
  • 22 Maggio 2024 alle 16:24
    Permalink

    Ok. Mi sono consultato con alcune persone,alcune hanno dei Canali YouTube dedicati al tema e appena gli ho esposto la mia teoria sono rimasti sorpresi,speriamo in senso positivo. La mia teoria è suffragata da molti indizi,attenzione indizinon prove processuali. Secondo me le coppie,almeno quelle dal 1981 al 1985 erano controllate e monitorate da microspie fissate sui luoghi,le microspie professionali esistono sin dal dopoguerra. Da remoto,su un’ auto posteggiata a meno di 100 metri,ben nascosta dal fogliame, di potevano sentire i discorsi delle coppie. Anche i guardoni usavano la stessa tecnica, però in modo più elementare,tramite registratori a musicassette che piazzavano anche in fase di preliminari delle coppie. Però i guardoni non avevano interesse a fare smettere le coppie appena finivano i preliminari e iniziavano il sesso vero e proprio,anzi,la loro ragione sociale era fare durare quanto più possibile le effusioni delle coppie. Qualcun’altro invece non voleva che andassero oltre i preliminari, perché proseguendo negli atti si sarebbe passato da semplici effusioni a Atti Osceni in Luogo Pubblico, perché la morale deviata di chi colpiva le coppie cercava una giustificazione per ciò che faceva,non importa,al mostro,se ciò significava uccidere,lui voleva fare rispettare la sua morale e la sua legge del tutto personale e soggettiva. Adesso capite perché colpiva nel momento preciso tra i preliminari e il sesso? Perché scattavano le accuse di Atti Osceni in Luogo Pubblico,e la sua morale poteva intervenire. Erano almeno in 3, uno colpiva,aiutato da un’ altro complice e un’ altro rimaneva in auto a controllare la situazione e che non passasse nessuno,il che prevede anche la presenza di trasmittenti,tipo walkie talkie,a bordo e un’ altra in possesso del complice. Se no qualcuno mi spieghi come facevano a sapere quando finivano i preliminari nel momento preciso,al buio completo. Nel Febbraio del 1981, nello stesso luogo ( stesso luogo) del futuro delitto del 6 giugno 1981, una ragazza,di notte passava esattamente in quello stesso luogo e vide due persone professione censurata) che armeggiavano lì vicino,gli intimarono di tornare indietro perché era stata appena uccisa una coppia di giovani con la pistola (?!) Dopo 3 mesi successe veramente.

    Rispondi
  • 1 Giugno 2024 alle 15:40
    Permalink

    Qualcuno sa qualcosa sull’ auto della Polizia vista pochi minuti del duplice omicidio a Baccaiano? Questa cosa la disse l’ Avv. Filasto’ una volta. Il 19 Giugno del 1982, nei pressi del luogo del delitto il testimone incrociò un’ auto di cui sopra,con la scritta nella fiancata ben visibile, l’ auto viaggiava a passo d’ uomo e il guidatore guardava sul suo lato sinistro,la parte di vegetazione alla sua sinistra. Poteva essere una semplice ispezione antimostro, però risultarono subito chiare due incongruenze 1) Il guidatore andava talmente piano che il testimone lo vide bene in viso,in questi pochi istanti il testimone si accorse che il guidatore era palesemente imbarazzato e fece come per abbassare lo sguardo in maniera nervosa,comportamento strano,visto che alle forze dell’ordine si chiede,per prassi, imperturbabilità e quasi asetticità agli eventi,proprio per non farsi prendere dall’ emozione anche in casi di forte stress. 2) In perlustrazione ci si va sempre in due,ne mancava uno.Questa cosa è da sottolineare perché in tal caso si sarebbe contravvenuto alle più elementari leggi e disposizioni in fatto di perlustrazioni ufficiali.

    Rispondi
  • 2 Luglio 2024 alle 20:29
    Permalink

    Credo fermamente che il Mdf fosse un gruppo di persone e che il gruppo fosse guidato da motivazioni esoteriche sataniche. Come si evince dal libro di Giuttari, le esportazioni del seno sinistro alle vittime femminili possono essere ricondotte a pratiche sataniche. Sono state effettuate anche dal gruppo omicida chiamato Chicago Rippers negli Stati Uniti nel 1981 e 1982. Si può leggere su Wikipedia. La somiglianza è spaventosa.

    Rispondi
  • 2 Agosto 2024 alle 15:34
    Permalink

    Per me la teoria più valida è quella di Spesi e Preston, quella che meno delle altre ha falle. Ha ragione Spezi quando dice che la chiave del mistero sta nel delitto del 68. La pistola utilizzata è la stessa e se nel 68 l’omicidio è stato commesso da qualcuno dei sardi, per forza anche quelli successivi sono stati commessi da qualcuno dei sardi e probabilmente non dalla stessa persona che ha sparato nel 68. Non c’è modo di mettere quella pistola in mano a Pacciani o a chiunque altro sia stato sospettato a meno che non avesse a che fare con il clan dei sardi.

    Rispondi
    • 27 Agosto 2024 alle 14:07
      Permalink

      Non è affatto dimostrato senza dubbio che la pistola fosse la stessa. Dalla celebre perizia Zuntini non c’è alcun elemento visuale capace di identificare con assoluta precisione i bossoli del 1968. I bossoli erano si dice allegati al fascicolo, ma avrebbero potuto essere stati messi ad arte – non è dimostrato che fossero stati sparati dalla pistola del 68.

      Rispondi
    • 29 Settembre 2024 alle 14:50
      Permalink

      La chiave di tutto è nella pistola. Nessuno ha mai spiegato come è passata di mano eppure è stabilito che la pistola è sempre stata la stessa. O l’omicida è sempre stato lo stesso come afferma Nino Filastò nel suo libro “Storia delle merendi infami” oppure la pistola è stata rubata come dice Mario Spezi in “Dolci colline di sangue”. Una pistola che uccide non può mai essere regalata o prestata. Poi non è mai stato accertato nessun legame tra il clan dei sardi ei compagni di merenda

      Rispondi
  • 14 Agosto 2024 alle 18:59
    Permalink

    Complimenti per il blog è molto interessante. Personalmente propendo per il killer solitario e il profilo redatto dalla FBI. Per quello che invece riguarda i cdm ritengo che la Procura si sia fissata su PP e per trovare risposte alle varie incongruenze che il solo PP portava con sé, di volta in volta hanno dovuto tirare dentro tizio e Caio.
    Molto bravi e continuate così
    Buon Ferragosto

    Rispondi

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