Su disposizione del Procuratore Generale Dott. Sica viene eseguito l’esame autoptico sul corpo di Severino Bonini da parte del Dott. Clemente Puccini assistito dal Tenente dei Carabinieri Fara presso il cimitero di Rostolena.
L’autopsia pone in evidenza che il Bonini presenta 19 ferite, parte delle quali inferte con arma da punta e taglio e parte con corpo contundente. Il Bonini è stato colpito con un coltello ad una tempia ed al cuore oltre che in svariati altri punti. 3 colpi alla schiena, 4 al petto, 12 al volto per un totale 19 fendenti. Il perito conclude che la morte del Bonini è stata determinata da grave stato di choc e da anemia conseguente a tali lesioni.
14 Aprile 1951 Esame autoptico del corpo di Severino Bonini