Il 5 dicembre 1959 Barbarina è convocata dai Carabinieri che, sia portandola sul posto dell’aggressione che interrogandola le fanno raccontare la verità su ciò che è successo e della tresca con Antonio Pili. Barbarina viene quindi deferita all’Autorità Giudiziaria per rispondere del reato di atti osceni, unitamente al suo amante Antonio Pili e per questo viene redatto un rapporto giudiziario, n. 140 datato 10.12.1959, redatto dalla stessa Stazione dei Carabinieri di Villacidro. 

In quel momento Salvatore Vinci apprende la verità, almeno ufficialmente, e cosi anche l’intero paese. Salvatore chiude in casa Barbarina e non bastasse questo l’intero paese la guarda con vergogna.

Barbarina decide di fuggire e di trasferirsi a Cagliari insieme al piccolo Antonio Vinci, ha trovato lavoro presso un orfanotrofio. La data della partenza è fissata per il 21 gennaio 1960 giorno in cui avrebbe dovuto prendere servizio, ma nella notte tra il 14 ed 15 gennaio trova la morte durante il sonno a causa del gas liberato da una bombola il cui tubo era adagiato sul guanciale.

5 Dicembre 1959 Barbarina Steri confessa la verità
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