Stefano Mele

Stefano Mele nasce a Fordongianus in provincia di Oristano il 13 gennaio del 1919.

La famiglia è composta dal padre Palmerio Mele la madre Pietrina Murgia (deceduta a 25 anni per polmonite) e sei figli, Antonietta, Maria, Teresa e Giovanni Mele.

Tra loro erano fratelli di sangue Stefano e Maria, mentre Teresa, Antonietta e Giovanni erano fratellastri, Questi ultimi figli di madre diversa.

Stefano Mele ha studiato con scarso profitto sino alla 3° elementare, ha svolto il servizio di leva e poi a cominciato a lavorare giovanissimo come bracciante agricolo ed in seguito come minatore e poi manovale e muratore.

La famiglia Mele, nel 1930, si trasferisce prima presso Teti in provincia di Nuoro dove Stefano esercita la pastorizia. In seguito l’intera famiglia, il 28 ottobre 1952, si trasferisce a Casellina nel comune di Scandicci in via Pisana 124. Qui Stefano Mele lavora prima come bracciante agricolo e poi come manovale edile. La famiglia si trasferisce in seguito in via Pisana 166.

Nel 1954 Stefano Mele trova lavoro presso Emilio Frangipani nel podere Pisani in zona Capannuccia. Nello stesso anno si trasferisce in via Romania 3 alla Capannuccia a Lastra a Signa. Lavora per Frangipane fino al 1957.

Stefano Mele

Nel 1958 Stefano conosce Barbara Locci e un anno dopo, il 28 dicembre del 1959, si sposa, all’età di 39 anni, con Barbara Locci di 18 anni più giovane di lui. La cerimonia si svolge alla Romola di San Casciano Val di Pesa.  I due tornano di casa in via Romania 3 alla Capannuccia.

Barbara frequenta il bar di piazza Mercatale, conosciuto come il “bar dei sardi” dove conosce Giovanni Vinci ed i due diventano amanti nel gennaio del 1960.

Nel 1961, durante una fiera nel comune di Lastra a Signa, l’amante Giovanni Vinci presenta a Barbara Locci e a suo Marito Stefano, il fratello Salvatore Vinci. Salvatore diventa affittuario a casa dei Mele e in breve tempo diventa il nuovo amante di Barbara.

Stefano e Barbara, nel 1961, lasciano la casa di via Romania 3 per trasferirsi in piazza Peschi 17 alla Romola di San Casciano. 

Il 25 dicembre del 1961 nasce Natale (Natalino) Mele.

Nel 1964 Stefano Mele lascia l’impiego alla Fornace di San Giusto e si sposta a lavorare alla Umberto Girola Spa con sede in San Casciano Val di Pesa.

Il 17 di agosto 1965 da piazza Peschi 17 alla Romola di San Casciano la famiglia Mele si trasferisce a casa del padre Stefano, Palmerio in via Pisana 166 a Scandicci. Vi restano per quasi due anni.

Il padre di Stefano, Palmiero Mele, si accorge che la nuora ha un amante e si comporta in maniera molto disinvolta con gli uomini, scandalizzato dall’apatia del figlio Stefano in merito li allontana da casa sua.

Il 30 di aprile 1967 (residenza ufficiale il 10 di maggio 1967)si trasferiscono a Lastra a Signa in via XXIV Maggio 177 dove Stefano ha comprato un piccolo quartiere con l’aiuto economico del babbo.

Il 13 novembre 1967 Stefano Mele subisce un incidente dove si frattura una gamba. L’incidente è causato da Francesco Vinci alla guida della sua Lambretta, dato però che lo stesso è sprovvisto di un’assicurazione viene dichiarato che è stato investito con la macchina dal fratello di Francesco, Salvatore Vinci. L’assicurazione di quest’ultimo liquida Stefano Mele con 480.000 lire. Per questo incidente viene ricoverato per alcune settimane ed in questo periodo Francesco Vinci si stabilisce a casa di Mele fino al 26 di Ottobre 1967, quando la moglie Vitalia lo denuncia per concubinaggio, maltrattamenti e mancanza di assistenza familiare.

Stefano Mele da Anziano. Muore il 16 Febbraio 1995.

Parziali informazioni fornite da Dario Quaglia.

Stefano Mele

Un pensiero su “Stefano Mele

  • 2 Agosto 2024 alle 16:24
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    Such a sad case. I feel almost no sympathy for Barbara Locci or Antonio lo Bianco as they were both cheating on their spouses. I feel sorry for Natalino and, most of all, for Stefano Mele, who was not only cheated on by his wife but spent years behind bars for a crime he didn’t commit!

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