Francesco Vinci è nato a Villacidro (CA) in Sardegna il 18 maggio 1943, all’epoca residente a Montelupo F.no, via Gramsci 166.

E’ il fratello minore dei tre fratelli Vinci prima di lui sono nati in ordine Giovanni e Salvatore. Ha anche 4 sorelle e cioè Maria, Lucia, Carmela, Giuseppina. I genitori si chiamano Antonio Vinci e Teresa Mascia.

Si trasferisce in Toscana, a Montelupo, nel 1964 dove sposa a settembre Vitalia Muscas.

Come professione fa il manovale e il muratore. Dalla moglie Vitalia ha quattro figli, nel 1964 Vania, nel 1966 Sergio, nel 1967 Maria Cecilia e il 6 settembre 1969 Fabio Vinci.

Il 24 febbraio 1965 Francesco e il fratello Salvatore Vinci vengono condannati a 15 giorni di reclusione (poi condonati) a causa delle minacce proferite nei confronti di Francesco Purpura. In realtà il Purpura aveva ritirato la denuncia però il Giudice decise di condannarli comunque. Tutto nasce dall’episodio in cui, il 25 luglio del 1964, Francesco Vinci viene sorpreso a letto con la figlia del Purpura. Alle rimostranze dell’uomo Francesco Vinci avrebbe minacciato di ammazzarlo ed in seguito  Salvatore Vinci si sarebbe presentato a casa del Purpura con un cavo d’acciaio minacciandolo di impiccarlo.

Francesco VinciNel 1966 diventa l’amante di Barbara Locci dopo che lo era stato il fratello Giovanni, ed il fratello Salvatore il quale ebbe a presentargliela.

Nell’estate del 1967 investe con la lambretta il marito di Barbara Locci, Stefano Mele, il quale si rompe una gamba e viene ricoverato in ospedale per alcune settimane. Non avendo assicurazione l’investimento fu imputato al fratello Salvatore. L’assicurazione pagò un risarcimento a Stefano Mele di 480.000 lire.

Francesco Vinci e Vitalia Muscas

Mentre Stefano Mele era in ospedale Francesco Vinci si trasferì a casa di Stefano in via XXIV Maggio, e vi restò fino al 26 ottobre 1967, quando la moglie lo denunciò per concubinaggio e mancata assistenza alla famiglia. I tre figli erano in evidente stato di malnutrizione tanto da essere ricoverati presso un istituto. Francesco Vinci venne arrestato dai carabinieri, ma al processo Vitalia Muscas ritirò la denuncia e i due tornarono a vivere insieme.

All’inizio degli anni ’70 si trasferì con la famiglia alla Ginestra. Nel 1972 a seguito di una condanna per furto fu detenuto fino al marzo del 1973. Venne concessa la libertà provvisoria con obbligo di residenza. Nell’occasione si trasferì in Via Gramsci a Montelupo Fiorentino.

Nel 1974 conobbe una donna di Borgo San Lorenzo e la accolse dentro casa obbligando la famiglia ad accettarla. Fu incarcerato nuovamente dal 12 aprile al 9 settembre 1974 in quanto aveva contravvenuto all’ordine di residenza.  Tornato a casa la famiglia aveva allontanato la sua “ospite” che il Vinci cercò di rintracciare anche a casa della madre a Borgo San Lorenzo.

Nel 1974 subisce una condanna dal tribunale di Lucca per furto e per porto e detenzione di una rivoltella a tamburo calibro 22.

Dal 10 al 27 marzo 1975 fu nuovamente incarcerato per contravvenzione all’obbligo di residenza .

Recluso nuovamente dal dicembre del 1976 al marzo del 1977 per delle indagini su un duplice omicidio a Castel San Pietro dove erano stati uccisi un pastore e la figlia, poi rilasciato in quanto estraneo alla vicenda.

Dal 14 novembre al 21 dicembre del 1981 fu carcerato presso le Murate a causa di un furto.

Nel 1982/1983 conobbe Milva Malatesta di cui divenne l’amante.

Parziali informazioni fornite da Dario Quaglia.

Francesco Vinci

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