Maschio bianco adulto, intorno ai 30 anni di età, altezza di circa 172-173 centimetri, di corporatura molto robusta, massiccia, non obeso ma decisamente piazzato, circa 90-95 chilogrammi di peso, capelli corti ricci sul marrone chiaro quasi biondi… con un viso particolarmente largo.
E’ questa la descrizione rilasciata da Michael Mageau (19) alla polizia di Vallejo concernente l’individuo non identificato che lo ha ferito gravemente a colpi di arma da fuoco e che ha ucciso la sua amica Darlene Ferrin (22) la notte a cavallo tra il 4 ed il 5 luglio 1969 nel parcheggio del Golf Club di Blue Rock Springs a Vallejo, California del Nord.
E’ lo stesso individuo che, poco dopo l’insensato attacco ai due ragazzi, ha chiamato il dipartimento di polizia di Vallejo rivendicando con dettagli ancora sconosciuti al pubblico il crimine appena commesso. Nell’agghiacciante confessione telefonica raccolta dalla centralinista Nancy Slover, inoltre, l’assassino ha rivendicato un duplice omicidio avvenuto sette mesi prima (20 dicembre 1968, David Faraday e Betty Lou Jensen) all’entrata della Benicia Water Pumping Station, sulla remota Lake Herman Road, nella vicina città di Benicia, a pochi chilometri dal parcheggio di Blue Rock Springs.
E’ la fine del luglio 1969. Michael Mageau, sopravvissuto al tentato omicidio, sta collaborando con gli investigatori di Vallejo per fornire dettagli utili ai fini di una possibile identificazione del soggetto che ha aggredito due coppie appartate in due “lover’s lane” a pochi chilometri e sette mesi di distanza tra loro, uccidendo tre persone.
I due attacchi tormentano di interrogativi gli investigatori di Benicia e Vallejo. Entrambi sono ai danni di giovani coppie appartate, entrambi avvengono nel weekend (la notte tra il venerdì ed il sabato). Eppure, al contempo, i due attacchi differiscono in alcuni aspetti. Nel dicembre del 1968, a Lake Herman Road, sembra esserci un’interazione tra l’assassino e le vittime David e Betty Lou: i primi due colpi sparati da una calibro .22 non identificata sono di avvertimento, probabilmente atti a far scendere i ragazzi dalla macchina. Inoltre, per sette mesi, l’assassino è silente. Nessuna rivendicazione, nessuna telefonata, nessuna beffa alle autorità competenti. Nel luglio del 1969, a Blue Rock Springs, non vi è nessuna interazione, bensì spari immediati nei confronti di Darlene e Michael con una Luger 9mm, come racconterà lo stesso Michael, sopravvissuto. Inoltre, circa 30 minuti dopo l’avvenuto crimine, l’assassino chiama la polizia di Vallejo rivendicando entrambe le aggressioni con un dettaglio che, in quel momento, può conoscere solo chi ha effettivamente sparato a Blue Rock Springs poco prima: l’arma usata è una Luger 9mm.
31 LUGLIO 1969: Z408
Nelle sedi del San Francisco Chronicle, del San Francisco Examiner e del Vallejo Times Herald arrivano tre differenti lettere, decisamente simili nel contenuto.
“Caro Direttore,
sono l’assassino dei due ragazzi al Lago Herman dello scorso Natale e della ragazza dello scorso 4 luglio. Per provare ciò esporrò alcuni fatti che solo io e la polizia conosciamo.
Natale:
1) Marca delle munizioni Super X
2) 10 colpi sparati
3) Il ragazzo era supino con i piedi verso la macchina
4) La ragazza giaceva sul fianco destro con i piedi verso ovest
4 Luglio:
1) la ragazza indossava pantaloni fantasia
2) il ragazzo è stato colpito anche al ginocchio
3) la marca delle munizioni era Western
Ecco allegata una parte di un cifrario. Le altre due parti sono state inviate al San Francisco Examiner + San Francisco Chronicle.
Voglio che stampiate questo cifrario sulla vostra prima pagina per il pomeriggio di Venerdì 1 Agosto 1969. In questo cifrario c’è la mia identità. Se non lo farete, venerdì notte scatenerò una furia omicida che durerà per tutto il weekend. Andrò in giro e sceglierò persone a caso o coppie appartate finché non avrò ucciso almeno una dozzina di persone.“
Le terribili comunicazioni, a questo punto di indubbia provenienza, dati i dettagli offerti, sono firmate con uno strano simbolo.
Una croce in un cerchio. Una sorta di mirino.
Come specificato dall’autore, tutte e tre le comunicazioni contengono una parte di un cifrario diviso in tre parti. Il cifrario è composto da simboli, lettere e caratteri particolari. Il cifrario viene denominato Z408.
A questo punto appare evidente agli investigatori di Vallejo e Benicia, immediatamente avvisati dalle tre testate giornalistiche, la volontà dell’assassino di aprire un canale di comunicazione. E’ un gioco perverso? Una sfida? Vi è una finalità terroristica?
Appare chiaro che, per l’autore delle tre lettere (e della telefonata effettuata nelle prime ore del 5 luglio 1969), la balistica è il modo principale per rivendicare i suoi delitti: parla di una Luger 9mm, delle munizioni Super X e Western, e del numero di colpi esplosi.
E’ in grado di fornire dettagli precisi concernenti la scena del crimine e le vittime. Al contempo, sembra particolarmente interessato all’esposizione mediatica, in quanto brama la pubblicazione della sua “opera” in prima pagina su tutte e tre le testate entro il giorno successivo, altrimenti “ucciderà persone sole e coppie appartate per tutto il weekend (almeno una dozzina di persone)”. Un dato da non sottovalutare è, inoltre, la presenza dell’enigmatico cifrario scomposto in tre parti: l’assassino ci tiene a far sapere che è intelligente e sofisticato?
Cosa sta comunicando tramite il suo strano puzzle? Cosa sono quei simboli? Cosa rappresentano? Perchè li ha scelti? Celano davvero la sua identità?
Un altro dettaglio che emerge dalle tre missive è la presenza di errori di ortografia: ChristmasS, Coupples, Idenity, Cruse ed altri. Questi errori sottendono un basso grado culturale del soggetto, oppure sono stati commessi appositamente per un qualche motivo? Infine, l’assassino sembra indicare il suo modus operandi: andare in giro di notte e nei weekend in luoghi remoti ad uccidere persone sole o coppie appartate scelte casualmente.
Il crittogramma, diviso in tre parti (ognuna di 136 caratteri, per un totale di 408 caratteri), sarà pubblicato dalle tre testate tra il 2 ed il 3 agosto 1969, ma non in prima pagina. Fortunatamente la minaccia di una carneficina si rivelerà, al momento, infondata.
Il 4 agosto 1969 l’assassino invierà una seconda lettera, ed l’8 agosto 1969 i coniugi Harden forniranno una soluzione al crittogramma z408.
Articolo a cura di Daniele Trinchieri