Il 14 luglio 1981 viene notificato ad Enzo Spalletti l’ordine di cattura nei suoi confronti. Lo Spalletti è detenuto presso la Casa Penale di Firenze dal 15 giugno 1981. L’ordine di cattura è per duplice omicidio pluriaggravato e vilipendio di cadavere e motivato dal fatto che lo Spalletti non fornisce una convincente spiegazione della sua dettagliata conoscenza rispetto al delitto già prima della scoperta e per l’ammissione di aver già visto l’auto delle vittime giorni prima. Inoltre lo Spalletti negava l’incontro della domenica 7 giugno con l’amico Fosco Fabbri e non riferiva su come e dove avesse trascorso il tempo tra le ore 23.30 e le 1.00 di notte nella notte del delitto.
Lo Spalletti rifiuta di sottoscrivere il l’ordine di cattura nei suoi confronti e nell’occasione viene sottoposto ad un nuovo interrogatorio.
Lo Spalletti nega ancora di essere a conoscenza del delitto la domenica 7 e conferma di aver detto alla moglie del delitto il lunedì 8 durante il pranzo, occasione in cui gli ha portato il giornale. Aveva inoltre confermato che la notizia proveniva da un avventore del bar nel pomeriggio di lunedì che contrasta con il fatto che lui stesso dice di aver riferito alla moglie a pranzo il lunedì.
Ammette di essere tornato nella zona dell’omicidio le sere successive, ma nega ancora di aver incrociato Fosco Fabbri la domenica.