Il 4 Agosto del 1981, martedì, viene trovata morta Gina Manfredi una prostituta residente nella zona di Rifredi. La morte ufficialmente è attribuita alla caduta nella tromba delle scale, indagine chiusa come suicidio.

Vedremo però che la signora Gina ritorna durante le indagini e i processi per i compagni di merenda. Infatti viene rammentata dal testimone Lorenzo Nesi in quanto ci accompagnava spesso Mario Vanni.

Lorenzo Nesi la ricordava in quanto Vanni la elogiava per le prestazioni orali. Nesi raccontò inoltre un episodio che gli era capitato: “In una occasione lasciai Vanni dalla Gina e andai a sbrigare delle pratiche. Tornai a prenderlo dopo una mezz’oretta e non lo trovai in strada. Salii allora a casa della donna. Non trovai nessuno nella sala d’aspetto e, convinto che Vanni fosse ancora nella camera da letto con Gina, aprii la porta. Vidi che c’era una persona con un mantello nero, di quelli che indossano i magistrati, e vidi pure che c’era una lampada di forma rotondeggiante che emanava una fievole luce rossa. Questa persona mi sembrò un mago. Era solo e alla mia vista ebbe un gesto di stizza. Si trattava di Salvatore Indovino. Chiusi subito la porta e andai via. In strada adesso accanto al furgone c’era Vanni che mi stava aspettando. Gli raccontai l’accaduto dicendogli che non sarei più tornato da Gina“. Testimonianza del 28 febbraio 1996.

4 Agosto 1981 Delitto di Gina Manfredi
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