Il 23 ottobre 1981 viene consegnato il verbale di sopralluogo del delitto di Stefano Baldi e Susanna Cambi avvenuto a Calenzano località Travalle presso il campo Le Bartoline. Firmatari del verbale sono Vittorio Trapani, comandante del Nucleo Radiomobile di Prato, dal Maresciallo Dino Salvini, comandante della Stazione Carabinieri di Calenzano e dal Brigadiere Luciano Stagnozzi.

Questo il verbale: 23 ottobre 1981 Verbale di sopralluogo

Questa la trascrizione del verbale: Verbale di sopralluogo delitto Cambi-Baldi 23 ottobre 1981

Questa la trascrizione:

LEGIONE CARABINIERI DI FIRENZE
COMPAGNIA DI PRATO
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE

PROCESSO VERBALE: di sopralluogo effettuato in località “Bartoline” del Comune di Calenzano, in seguito al rinvenimento dei cadaveri di:
1. BALDI Stefano, nato a Firenze il 28.5.1955, residente a Prato, via
Mugellese n. 31/D;
2. CAMBI Susanna, nata a Firenze il 2.10.1957, ivi residente in via
Scarlatti n. 10.
L’anno 1981, addì 23 del mese di ottobre, in Calenzano, Ufficio Stazione Carabinieri, alle ore 13,00.

Noi sottoscritti S. Ten. TRAPANI Vittorio, comandante del suddetto Nucleo, Mar. SALVINI Dino, comandante della Stazione Carabinieri di Calenzano e Brig. STAGNOZZI Luciano, addetto al suddetto Nucleo, riferiamo che alle ore 11,00 di oggi 23 ottobre 1981, in seguito a segnalazione della presenza di due cadaveri, ci siamo recati in località “Bartoline” di Calenzano, ove abbiamo conto: la zona si raggiunge, passando per la località “Molino di Calenzano”, percorrendo la via Dei Prati per km. 1+800 lungo il torrente “La Marina”. Giungendo all’altezza di un ponte pedonale sul torrente stesso, che congiunge la detta via Dei Prati con via delle Bartoline (arteria quest’ultima che si inoltra prima nella campagna e quindi nel centro abitato di Calenzano); dal predetto ponte la via Dei Prati prosegue per la frazione di Travalle, ove poco primi di giungervi, formando una “U” si collega a via di Macia che conduce alla frazione “La Querce” di Prato. In corrispondenza del ponte pedonale anzidetto, dalla parte opposta, si accede in una strada campestre che attraversa la campagna per circa 250 metri, terminando nei pressi di alcuni orti coltivati. Percorsi 60 metri di quest’ultima, troviamo parcheggiata l’autovettura Volkswagen 17 CK1 Golf Diesel color nero targata FI A21640. Il veicolo rivolto con la parte anteriore verso la campagna, occupa l’intera carreggiata. Ai lati di detta stradina, sulla sinistra vi è un campo adibito a prato verde con rare piante di olivo, mentre sulla destra un campo coltivato a saggina nana, con tre filari di viti, due dei quali, distanti l’uno dall’altro 3 metri ed inframezzati da un fosso per le acque.
Il primo dei due filari in questione forma un angolo retto con la parte anteriore dell’autovettura. Oltre detti filari si può constatare un campo a stoppia. Sulla sinistra subito dopo l’autovettura, lungo il margine della strada, vi è un fossetto per lo scolo delle acque, peraltro ricoperto di erbe. Ad una distanza di circa tre metri davanti l’auto, obliquamente a sinistra nel fossetto predetto, c’è il cadavere di un uomo identificato poi per il Baldi Stefano, mentre a 5 metri, sempre davanti l’autovettura, a destra, nel fosso ubicato tra i due filari di viti, c’è il cadavere di una donna identificata poi per Cambi Susanna. Entrambi i cadaveri sono visibili soltanto da pochi metri per chi giunge sul posto dalla via dei Prati.

AUTOVETTURA E CONTENUTO: esternamente non presenta anomalie di alcun genere, ad eccezione del vetro dello sportello dx che è rotto, i cui frammenti di vetro si trovano sparsi all’interno. Lo sportello è comunque chiuso e la sicura inserita. Lo sportello sinistro è chiuso con la sicura disinserita. All’interno notiamo i due sedili anteriori ribaltati quasi orizzontalmente le cui estremità poggiano sul sedile posteriore. Le chiavi del veicolo, inserite nel quadro di accensione in posizione di motore spento. Nel vano posto anteriormente al centro ed in basso a destra, rispetto al cruscotto, sono posati un paio di occhiali da vista per uomo con montatura metallica color giallo; un orologio marca “Baume e Mercier”, con braccialetto in acciaio bianco e giallo, e calendario segnante il giorno “23”, perfettamente funzionante e che segna l’ora esatta; tre monete da lire 100 ed una da lire 50; un pacchetto di sigarette marca “MS” contenente quattro sigarette stessa marca; un accendino a gas color giallo marca “BIC” del tipo “usa e butta”. Sul sedile posteriore, una borsetta da donna in fibra color marroncino e bardatura in pelle marrone con cinghia a spalla, contenente: una agenda del “Monte dei Paschi di Siena” edizione 1981, su alcune pagine vi sono appunti di carattere commerciale e di memoria. All’interno della stessa, tra le pagine numerosi appunti e carte varie, quasi tutti attinenti la materia suddetta, nonché la carta di circolazione e la polizza di assicurazione dell’autovettura, intestata a Baldi Stefano. Un borsello da donna in pelle nera, chiuso, privo di contenuto. Una scatoletta con profumo da donna, marca “Babe”; un fazzoletto di cotone da donna usato; una forcina; un pettine da donna; una penna stilografica priva di marca ed un pacchetto di sigarette “Multifilter”, con nove sigarette dentro, stessa marca. Sempre sul sedile posteriore, si trova una busta di carta formato grande della ditta “LINEA L” vuota. Sotto il volante di guida, uno stivale in pelle marrone da uomo, (piede destro) uguale ad altro calzato dal cadavere del Baldi. Sempre all’interno, al centro dello sportello sinistro, sul vetro e sulla base metallica sono presenti alcune gocce di sangue. Non si notano tracce palesi di violenza. Il portabagagli chiuso, non a chiave, è vuoto.

POSIZIONE DEL CADAVERE MASCHIO: Il cadavere dell’uomo si trova a tre metri dall’autovettura, nel fossetto costeggiante la strada a sinistra e posa sul fianco destro, con gambe divaricate, i pantaloni tolti e posati vicino; nella tasca posteriore di quest’ultimi si rinvengono un portafogli, contenente patente di guida cat. “B”; carta d’identità e numero di codice fiscale, tutti intestata al Baldi Stefano Luigi; una fotografia dello stesso; un biglietto con annotato il numero telefonico “Marisa” 055/6812284; due ricevute di raccomandate; un blocchetto di assegni di c/c bancario tratto sulla Cassa Di Risparmio e Depositi di Prato n. 38911/53 con quattro assegni in bianco dal n. 9532327 al 9532330; la somma di lire 29.000 in contanti, costituita da due banconote da lire 10.000, quattro da lire 2.000 ed una da lire 1.000. Attraverso i passanti dei pantaloni, di velluto grigio vi è una cinghia di cuoio nero. Un maglione di lana color celeste, completamente tolto, si trova sotto i glutei. Il cadavere veste una camicia senza cravatta color celeste chiaro a righe, quasi interamente macchiata di sangue ed uno stivale di cuoio marrone (piede sinistro) con ambedue i calzini infilati. (Vedi rilievi fotografici).

POSIZIONE DEL CADAVERE FEMMINA: a cinque metri dall’autovettura, nel fosso posto tra i due filari, si trova il cadavere della donna in posizione supina ed appoggiata all’argine del fosso stesso. Indossa una gonna di velluto marrone, strappata verticalmente su tutto il davanti, non completamente recisa nella parte inferiore. Le mutande infilate soltantonella gamba sinistra, a 10 cm. dalla regione inguinale, sono sotto i glutei. Il reggiseno bianco ed una maglietta bianca, sono alzati fino al collo mentre due maglioni di cui uno grigio ed altro verde militare, infilati nel braccio sinistro, si trovano in prossimità della testa. Calzati sono due stivali di cuoio color marrone. Asportata la regione pubica.

ELEMENTI DI ATTINENZA: per terra, in prossimità dello sportello destro della autovettura, in ordine sparso, rinvenivamo 5 bossoli di pistola presumibilmente cal. 22 L.R.; un bossolo è invece all’interno del veicolo, posto ai piedi per chi siede a fianco di chi guida. Altro bossolo è presente per terra, vicino allo sportello sinistro dell’autovettura, vicino a quest’ultimo vi è un orologio con bracciale, con quadrante bianco, calendario segnante il giorno “23”, funzionante e segnante l’ora giusta.

IMPRONTE PLANTARI: si precisa che nelle immediate vicinanze del secondo filare sono stati prelevati dal terreno due calchi in gesso, riportanti plantare di uno stesso stivale destro. All’uopo è doveroso far presente che tutta la zona interessata, è frequente meta di cacciatori e quindi probabilmente i calchi non hanno valore rilevante per le indagini, non avendo certezza che gli stessi siano dell’assassino. Effettuati rilievi fotografici e dattiloscopici a cura del personale del Commissariato di Polizia di Stato di Prato.

Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

23 Ottobre 1981 Verbale di sopralluogo delitto Stefano Baldi Susanna Cambi a Calenzano
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4 pensieri su “23 Ottobre 1981 Verbale di sopralluogo delitto Stefano Baldi Susanna Cambi a Calenzano

  • 28 Agosto 2023 alle 22:52
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    Il verbale è corretto, il corpo di SC era 5 metri anteriormente e a destra dell’auto, (5 metri oltre l’auto).

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    • 29 Agosto 2023 alle 08:02
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      Grazie della precisazione.

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  • 21 Luglio 2024 alle 20:12
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    È la prima volta che estrae il corpo del ragazzo, perché? Forse – da come si evince dal verbale – la strada è vicina ad alcuni orti e voleva agire in completa sicurezza. Difficile pensare che il ragazzo non fosse morto e mentre la ragazza veniva spostata abbia aperto lo sportello nel tentativo di fuga (men che meno si fosse gettato dal finestrino) perché ci sarebbero tracce di sangue sulla portiera che non leggo. Il killer ha estratto entrambi nello stesso momento e ha posizionato il corpo maschile a tre metri, non visibile dalla strada. Lo stesso ha fatto poi con la ragazza per poi praticare il suo rituale. Ha chiuso la portiera sinistra proprio per destare sospetti se fosse passato qualcuno in auto.

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    • 21 Luglio 2024 alle 21:17
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      Intendevo scrivere “per non destare sospetti”

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