Il 20 Giugno 1982 viene redatto un verbale dei rilievi tecnici da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo sul luogo del delitto di Paolo Mainardi e Antonella Migliorini.

PROCESSO VERBALE: relativo al sopralluogo eseguito nel tratto da provinciale “via Nuova Virginio”, compresa la provinciale “Vecchia Volterrana”, e San Casciano Certaldo del comune di
Montespertoli (FI), ove sono stati assassinati Paolo Mainardi e Antonella Migliorini.

L’anno I982, addì 20 del mese di giugno, in Firenze e negli uffici del Nucleo Operativo Carabinieri, alle ore 19.00.

NOI sottoscritti Maresciallo CONGIU Salvatore, appuntato TERSIGNI Orlando e Carabiniere CARUSONE Michele tutti appartenenti al suindicato Nucleo Operativo, riferiamo alla competente autorità Giudiziaria quanto segue:

Alle ore 00,30 del 20 giugno 1982, su segnalazione della locale centrale Operativa che a sua volta aveva ricevuto la richiesta dalla stazione dei Carabinieri di Montespertoli (Fl), ci siamo portati in agro di questo comune, ove lungo la provinciale “Nuova Virginio” era stata una ragazza Migliorini Antonella ed il suo fidanzato, in gravi condizioni, era stata trasportato all’Ospedale di Empoli.
Usciti dalla città imboccato la strada provinciale 9, Vecchia Volterrana, che abbiamo percorso per circa 20 chilometri, quindi passata, la frazione Baccaiano del comune di Montespertoli (FI) girando a sinistra, rispetto alla nostra direzione di marcia, abbiamo imboccato la strada provinciale chiamata via Nuova Virginio, che collega l’anzidetta provinciale arteria con la provinciale San Casciano.

Dopo aver percorso circa 800 metri della predetta via nuova Virginio troviamo il luogo ove è stata uccisa la ragazza e gravemente ferito il fidanzato. Sul posto vi erano i Carabinieri della Compagnia di Signa e quelli della stazione CC di Montespertoli con i rispettivi comandanti.

Sulla nostra sinistra troviamo la vettura FIAT 127 targata FI/A90112, in posizione obliqua rispetto all’asse della strada, con la parte anteriore rivolta in direzione del bivio per Poppiano – Certaldo – San Casciano con le ruote anteriori poggianti sulla banchina erbosa e le ruote posteriori poggianti sul fondo della cunetta. Sulla nostra destra in posizione perpendicolare rispetto all’asse della strada vi è una piazzola circondata da folta vegetazione (vedere fotografia n. 2 del fascicolo fotografico).

La vettura Fiat 127 suindicata ha lo sportello destro aperto ed all’interno, sul sedile posteriore destro è il cadavere di una giovane ragazza. (Ved. Fascicolo fotografico foto ?). Alla predetta piazzola si accede dalla via Nuova Virginio ed è circondata da alberi e arbusti di varia grandezza, salvo che sul lato destro parte anteriore, ove c’è un passaggio largo mediamente mt. 2, che immette in un terreno pascolativo che si stende fino al torrente Virginio (ved. fasc. fotografie n.4 e n. 5).

Nella Piazzola a fondo sterrato sulla parte sinistra vengono rinvenuti n.3 (tre) bossoli di cartucce calibro 22, rispettivamente indicati con la lettera “A” – “B” – “C”. Sullo stesso punto vengono trovati frammenti di vetro, indicati con la lettera “D” (ved. Fotografia n. 7). Sulla parte estrema destra della carreggiata, sulla sinistra rispetto a chi accede alla citata piazzola, vengono rinvenuti altri due bossoli di cartuccia calibro 22 rispettivamente indicati con le lettere : “D” – “E” (ved. Fotogr. N.8 del fasc. fotografico).

– riga illeggibile –

sul parabrezza della vettura, sulla parte destra rispetto a chi guida sul davanti, proprio in corrispondenza del lato guida, vi è un foro di entrata di un proiettile. Sempre guardando sul frontone si nota come i cristalli dei due fari anteriori sono stati infranti e le relative lampadine rotte, con dei colpi d’arma da fuoco. Anche i fanalini delle luci di posizione presentano rispettivamente due fori. (vedi fotografie n.10). Il finestrino dello sportello anteriore sinistro, quello corrispondente al posto di guida, è stato infranto. Tracce e macchie di sangue vengono notate sulla fiancata sinistra, in corrispondenza del finestrino posteriore (Ved. Fotografie n. 12 e 13). In prossimità della ruota posteriore sinistra sulla cunetta erbosa e sulla scarpata, vengono rinvenuti dei frammenti di vetro, macchiati di sangue, evidentemente appartenenti al finestrino infranto (ved. Fotografia n.14).

Quindi si passa ad esaminare la parte interna della vettura ed in tal circostanza viene notato che il sedile anteriore dx si trova nella sua posizione naturale poggiante però sopra la parte inferiore della gamba destra della ragazza, successivamente identificata per Migliorini Antonella; mentre il sedile sinistro, e cioè quello conducente, è leggermente reclinato all’indietro (ved. Fotografia 11).

Il corpo della MIGLIORINI si trova sul sedile posteriore destro, con le gambe distese in avanti e quella destra rimane incastrata sotto il sedile anteriore dx. La parte superiore del corpo poggia sullo schienale dello stesso sedile (Ved. Fotografia nn. 15 e 16).

La ragazza indossava una gonna di “jeans” ed una maglietta. La cinghia della gonna è slacciata
(Ved. Fotografia n.16-17-18). Davanti al sedile anteriore dx, sul fondo della vettura, vengono rinvenuti: un autoradio-mangianastri marca “INNO HIT” stereo 7, senza cassetta inserita nel relativo alloggiamento; una busta in plastica vuota, già contenente n.10 fazzoletti “scottex”. Sotto il sedile invece, vi era una scatola in similpelle contenente n.9 cassette con incisioni musicali varie per detto autoradio-mangianastri. Né sul sedile anteriore dx , né nello spiazzo antistante, sono state notate tracce di sangue. Nel vano portaoggetti, che si trova davanti al sedile anteriore destro veniva rinvenuta una custodia in similpelle contenente i documenti di circolazione. Nello stesso vano venivano rinvenuti: una custodia in pelle di colore nero contenente delle fotografie, tre preservativi, un pettinino ed altre carte; un portafogli in pelle di colore nero contenente la somma contante di £ 49 mila, la patente di guida appartenente a MAINARDI Paolo, la licenza di pesca nelle acque interne, sempre intestata al MAINARDI Paolo ed altre carte ed appunti vari, di scarsa importanza; una lampadina a mano di quelle tascabili; una gomma americana marca “YOBOL”.

Nel portacenere che si trova sul frontone anteriore venivano rinvenute n.12 monete da £ 100, n. 8 monete da £ 200, n.2 monete da £ 50 ed un gettone telefonico.

Sul sedile anteriore sinistro, leggermente reclinato all’indietro, la cui fodera, sia nello schienale che nel piano, è inzuppata di sangue si notano: Una bustina vuota di preservativo marca “Settebello”, identico a quelli rinvenuti nella già citata custodia in pelle; dei frammenti di vetro appartenenti al vetro della portiera anteriore sinistra. Sul fondo davanti al sedile vi erano frammenti di vetro.

Nello spazio tra il sedile anteriore sinistro e quello posteriore, sul fondo venivano rinvenuti: un fazzolettino bianco, di quelli scottex, già utilizzato per pulire sostanza bianca, verosimilmente sperma; un preservativo già utilizzato con nodo a metà e con del liquido nella parte inferiore, verosimilmente sperma; il copri lampadina della luce interna, che si trova vicino allo specchietto retrovisore, di colore bianco, rotto in due pezzi; frammenti di cristallo, già appartenenti al finestrino della portiera; macchie di sangue.

Nello spazio tra il sedile anteriore destro e quello posteriore, proprio nel punto in cui la MIGLIORINI Antonella teneva distese le gambe venivano rinvenuti: un bossolo di cartuccia cal. 22; un fazzolettino bianco, già utilizzato, del tipo “scottex”, per pulire la sostanza bianca, verosimilmente sperma. Sul sedile posteriore, sotto il corpo della ragazza, vi era un maglione in lana di color arancione marca “LAMBSWOOL”, tipo giacchettina.

A fine del corpo della ragazza, sulla sinistra, e cioè sul posto posteriore vi erano: un maglione da uomo di colore bleu, forma tipo a “V”; una borsetta bianca, con cinghia a tracolla, imbrattata di sangue, contenente un: portafogli in pelle con la somma contante di £ 23 mila; la patente di guida intestata a MIGLIORINI Antonella, in atti qualificata; la carta d’identità intestata a MIGLIORINI Antonella; una fotografia effigiante una ragazza, verosimilmente MIGLIORINI Antonella; un portachiave con due chiavi; un pettinino bianco; un fazzoletto bianco a fiori; una bottiglia di profumo “Capriccio”; una bustina deodorante “UP 21” profumante; un orologio da donna marca “MARGI”, con cinghia di colore nero, dal quale manca l’asta ove viene allacciata la cinghia, per quest’ultima da un lato è staccata dall’orologio medesimo, che è macchiato di sangue.

Lo schienale del sedile posteriore, specie nella parte destra occupata dal corpo della ragazza e nella parte centrale è macchiato di sangue. Anche sul piano del sedile posteriore, specie nella parte centrale, vi è una grossa chiazza di sangue e di altra sostanza.

Nel pannello portaoggetti posteriore dietro il sedile, vi sono: un pacchetto, non ancora aperto, con n. 10 fazzoletti marca “Scottex”; n. 2 orsacchiotti piccoli, nr. 2 cani, n.1 gatto, n. 1 gallo, che servono per ornamento dell’auto, unitamente ad una coda di animale a mo’ di pelliccia. Sul detto pannello non vi sono macchie di sangue o altra natura. Non venivano trovate altre tracce.

Al momento del nostro arrivo il fidanzato della MIGLIORINI, successivamente identificato per MAINARDI Paolo era stato già soccorso e trasportato all’ospedale di Empoli perchè gravemente ferito.

Frattanto sul posto erano sopraggiunti il dr. Vincenzo Tricomi G.I. e la D/ssa Silvia Della Monica Sost. ed il dottor Maurri dell’Istituto di Medicina Legale, nonché funzionari e personale della locale questura.

Espletate le dovute formalità il cadavere della MIGLIORINI Antonella veniva rimosso ed a cura di un carro funebre veniva trasportato allo Istituto di medicina legale di Firenze. La vettura Fiat 127, con tutto quello che si trovava all’interno, ad esclusione del bossolo della cartuccia cal. 22, a mezzo carro attrezzi veniva rimorchiata presso la caserma della Compagnia Carabinieri di Signa.

Nove bossoli di cartuccia cal.22 venivano repertati dai sottoscritti e portati in questa caserma. Si dà atto che all’interno della vettura non venivano trovate le chiavi, né quelle del quadro, né quelle delle portiere. Analoga ricerca fatta nel terreno circostante l’automezzo ha dato esito negativo.

Si dà altresì atto che la Fiat 127 aveva inserita la retromarcia ed il freno a mano era regolarmente inserito.

Per avere una più chiara visione del luoghi, oltre al fascicolo fotografico, si allega una planimetria della zona.

L’Appuntato TERSIGNI Orlando ha eseguito i rilievi fotografici, mentre le altre incombenze sono state eseguite dai sottoscritti Maresciallo Salvatore CONGIU e C.re CARUSONE Michele. Del che è verbale che previa lettura e conferma viene sottoscritto.
L.C.S.

20 Giugno 1982 Rilievi tecnici dei CC delitto Mainardi – Migliorini
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