In seguito alla testimonianza di Natalino Mele i magistrati Adolfo Izzo e Silvia Della Monica si recano ad interrogare la sorella di Stefano Mele, e zia di Natalino, Maria Mele. Questa riferisce: “Ho sentito dire che uno di questi Vinci se la intendeva con la moglie di Stefano“. “Non ho mai ricevuto minacce, né mi risulta che le abbiano ricevute i miei familiari. Ho detto che avevo paura dei Vinci perché si è trattato di una mia sensazione, ma io questi Vinci nemmeno li conosco e anzi uno di loro l’ho visto al processo. A questo punto sono passati dai fatti quattordici anni e noi ci siamo rassegnati. E’ una vergogna che ci portiamo. Io non ho interesse alla revisione del processo e se c’è da firmare qualcosa sul punto, non firmo. Del resto mio fratello avrebbe fatto bene a dire la verità all’epoca e non a dire tutte quelle bugie che riportarono i giornali“.

16 Agosto 1982 Testimonianza di Maria Mele

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