Silvia Della Monica richiede, a scopo di approfondimento d’indagine, la restituzione della lettera anonima che risulta in possesso dei CC Reparto Operativo Firenze. La risposta dei Carabinieri giunge il 24 agosto 1982.
Questo il documento per intero:
Il probabile percorso della missiva anonima inviata dal Cittadino Amico secondo la versione ufficiale.
Tutte le lettere anonime dell’epoca venivano vagliate dai CC, anche se non indirizzate direttamente a loro. Non abbiamo la certezza che la lettera del cittadino Amico fosse indirizzata a Della Monica, ma anche nel caso lo fosse stata dubitiamo fortemente che fosse la Della Monica ad aprirla. Propendiamo al pensiero che i destinatari della missiva anonima siano stati i CC di Borgo Ognissanti. Anche oggi una missiva anonima, che può suscitare un dubbio, indirizzata ad un magistrato, non la apre certo il magistrato, ma del personale specializzato. Quindi la missiva è pervenuta comunque (qualunque sia stato l’indirizzo), insieme a tutte le altre, nelle mani dei CC. Quindi, anche se la lettera fosse stata indirizzata a Della Monica presso la Procura della Repubblica, come ogni lettera anonima la stessa Procura l’avrebbe girata ai CC. In quel periodo ne arrivano centinaia, tanto che il “cittadino amico” sembra che ottenga attenzione addirittura alla terza missiva. Nei CC alcuni addetti fanno una prima cernita assieme al maresciallo di turno. Il maresciallo (Maresciallo Fiori?) individua questa lettera come probabilmente interessante, forse perchè gli stimola la memoria su un caso passato, e si reca dal superiore Tenente Colonnello Olinto dell’Amico, che fra l’altro era già operativo sul campo nel delitto di Signa del 1968, infatti sembra che già avesse un suo fascicolo da consultare. Il Tenente Colonnello dell’Amico persuaso contatta il Giudice Istruttore Vincenzo Tricomi che si attiva per recuperare il faldone Mele (17/7/1982, 20/7/1982, 20/7/1982) e contemporaneamente avverte Silvia Della Monica. Della Monica entra in possesso della missiva e dopo averne preso coscienza la rimanda indietro ai CC per gli accertamenti del caso. Dopo questo, evidentemente non vedendo un risultato dei CC che hanno solo pubblicato un trafiletto sul giornale (20/7/1982) per trovare l’anonimo che si firma cittadino amico, richiede indietro la missiva anonima (20/8/1982), prima verbalmente e poi per atto ufficiale. Alla stampa, per evitare un sovraccarico di lettere anonime, viene detto che non esiste nessuna missiva anonima ma che la pista nasce semplicemente dal ricordo del Maresciallo Fiore.
anche in questo documento, il Tricomi in nessun punto parla di “Cittadino Amico”.
Parla correttamente invece di “anonimo”, e di “UNA LETTERA ANONIMA”… il cd. ‘Cittadino Amico’, parrebbe averne scritte di più’.
hazet
Il termine cittadino amico è un termine entrato in uso e delinea l’argomento, non è usato per indicare che Tricomi l’ha usato come terminologia. Il termine Cittadino Amico viene usato nel trafiletto pubblicato dai CC sul giornale dove è ben specificato che si firma Cittadino Amico.
https://www.mostrodifirenze.com/1982/07/20/20-luglio-1982-il-trafiletto-dei-carabinieri-sul-la-nazione/
Mi è stato rimproverato di negare (o non cogliere) l’evidenza dell’esistenza di un anonimo specifico che collegava i delitti del mdf Signa che questa richiesta della SDM ai CC proverebbe. Il problema è che accertamenti sull’esistenza di tale anonimo furono fatti dal Rotella nell’83, negli anni successivi e in ultimo nell’89. Tali accertamenti lo smentiscono in maniera assoluta. Ma li avrà escussi il Rotella il Tricomi, la SDM e i CC, no? Questi gli avranno dato risposte, no?
– Il M.llo Fiori dice di aver ricordato sua sponte
– Il Tricomi dirà che il M.llo Fiori venne da lui con un foglio di giornale
E la SDM? Non si sa. Si sa soltanto, che nelle future interviste parlerà del ricordo del M.llo Fiori (dimenticandosi evidentemente di questa richiesta).
Ora: o qualcuno volutamente mente oppure c’è stato solo un equivoco. A quanto pare la sentenza Rotella (che è un atto ufficiale tanto quanto la richiesta della SDM) concluderà affermando:”Un anonimo che riferiva di precedente vi fu ma riguardava un reato a sfondo sessuale sui quali la magistratura fiorentina indagò e con successo”.
Finchè non vengono pubblicati gli accertamenti del Rotella non si potrà mai dire con certezza che un anonimo che collegava Signa ai delitti del mdf vi fu.
Di tutt’altro tenore la frase, sempre del Rotella:”Non ha alcun fondamento che fosse pervenuto un anonimo[…] in relazione agli omicidi delle coppie, il precedente di Signa”. Che potrebbe essere letto:”Se un anonimo relativo a Signa pervenne, non lo collegava ai delitti delle coppiette”. Che può significare che chiunque avrebbe potuto mandarlo, pur non necessariamente sapere che tale delitto avesse attinenza con quelli del mdf. Ma dubito che anche questo pervenne.
Mi domando e dico: ma come faceva il mdf a sapere che SM avrebbe accusato FV, GM, PM, SV dandogli una mano a depistare?
Il trafiletto pubblicato sul giornale dai CC esiste, un anonimo d’interesse esisteva. Come esisteva il pezzo di giornale e il messaggio accluso, come testimonia il Tricomi nella sua richiesta. Il fatto che si ponga la domanda è positivo, aiuta a ragionare, affermare invece la certezza che non esista collegamento è una limitazione.
Le lettere “dell’amico che conosce la psicologia del mostro” (che nulla c entrano con il delitto di Signa) esistono pure; come esiste un anonimo che riferiva di precedente ma riguardante un altro reato su cui la magistratura fiorentina indago’ con successo; Il Tricomi riferi’ di aver visto il Fiori con un foglio di giornale riguardante il processo Mele, ma senza alcun messaggio accluso.
Farei notare che lo scrivente non ha mai affermato che “non esista collegamento” ma solo “che non puo’ esservi certezza di tale collegamento se non escono TUTTI gli atti ufficiali (compresi gli accertamenti fatti dal Rotella, almeno in altre 3 occasioni)”.
Sarebbe una LIMITAZIONE se si arrivasse a tale cinclusione con soli ragionamenti.
Ma NON e’ una LIMITAZIONE, riportare semplicemente quanto citato dal Rotella a pag. 60 della sua sentenza, che gli accertamenti per stabilire se tale anonimo vi fu li ha fatti e che tali accertamenti lo abbiano smentito in maniera assoluta.
Quando arriveremo alla sentenza Rotella, se il quadro si deve chiarire, si chiarirà. Noi non limitiamo le informazioni, magari averle tutte per pubblicarle. Anzi, dato l’interesse se hai documentazione che a noi manca forniscila e la pubblichiamo.
Magari! E’ da tanto che cerco l’anonimo contenuto citato dal Rotella negli atti generici del fascicolo di Montespertoli(che ha quanto pare piu’ d uno abbia in possesso ma che non si decide a pubblicarlo). Per adesso l unica documentazione che posso fornire, e che a voi certo non dovrebbe mancare, e’ la pag. 60 della Sentenza Rotella (la scritta in miniatura che parla degli accertamenti fatti nell’83, seguenti, e in ultimo 89 (fascicolo Parretti)
Pag. 61.
Grazie della precisazione.
Ci tengo a ricambiare il favore:
La richiesta di approfondimento investigativo in cui si parla in questo articolo non l’ha fatta Tricomi ma la Silvia Della Monica.
Se anonimo vi fu era indirizzato a lei. Quest ultima lo invia ai CC per fare verifiche puntuali. Quando si aprira’ la Pista Sarda il Tricomi confermera’ alla Della Monica della validita’ della soffiata e quest ultima tentera’ di rientrarne in possesso per ulteriori verifiche, tramite sollecitazioni verbali. Non riuscendo a farselo ridare con le buone, tentera’ con le cattive e cioe’ con questa richiesta scritta di approfondimento.
Quindi in seguito ad una segnalazione di Tricomi all’ufficio di Della Monica che questa attua la richiesta. Grazie, non avevamo inteso il senso.
Esatto.
La lettera anonima fu spedita alla Della Monica.
E questa richiesta e’ stata scritta da lei.
Esisterebbe per la verita’ una richiesta simile scritta di pugno dal Tricomi, ma il sottoscritto o un qualcosa di simile in cui Tricomi cita l anonimo in relazione a delle indagini che stava facendo su uno dei personaggi noti coinvolti. Ma a quanto pare e’ coperto da un indicibile segreto di Stato.
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Alcune considerazioni di approfondimento.
L’anonimo che riferiva nel giugno/luglio dell’82 di un quinto duplice omicidio era indirizzato alla Della Monica(PM nell’82)
Questo implica che:
– Non era indirizzato a Tricomi (“non ha nessun fondamento che sia pervenuto al G.I. dell’epoca” etc… etc.., cit. Rotella)
– Non era indirizzato direttamente ai CC del nucleo Borgognissanti (per cui il trafiletto della Nazione non si riferiva a quest’anonimo ma ad altri, scritti da qualcuno che si metteva insistentemente in contatto con loro).
Essendo la Della Monica una p.m., anzi LA p.m. di quel periodo che era di turno per il delitto di Montespertoli:
“Un anonimo che riferisce di precedente esiste, bensi, negli a.g. del fasc. del P.M. (Silvia Della Monica) relativo al delitto di Montespertoli, ma concerne un reato a sfondo sessuale, circa il quale aveva indagato a suo tempo, e con successo, la magistratura fiorentina” (cit. Rotella).
Capite perche’ mi sgolo a cercare questo anonimo per dirimere la faccenda? Perche’ penso che ci sia stato un equivoco citato anche dal Rotella?
Detto questo. Un anonimo relativo a Signa PUO’ esserci stato, non lo nego io e non lo fa neanche il Rotella. PUO’, non DEVE:”non ha nessun fondamento che sia pervenuto al G.I.(Tricomi) […], nel quale fosse menzionato in relazione agli omicidi delle coppie, ol precedente di Signa” (cit. Rotella). Che puo’ significare che se anonimo vi fu su Signa non lo metteva in relazione con i delitti del mdf. La famosa ipotetica frase:”Andate a rivedere il processo di SM”, etc.. etc..
che puo’ esser stata mandata da chiunque, anche una semplice parte civile non soddisfatta (i Lo Bianco? Il prete di SM a Ronco? Uno del clan Mele? Boh)
Ovviamente questa e’ una possibilita’ e non una certezza, giacche’ il Rotella ne avrebbe avuto tutto l’interesse ad approfondirlo dal momento che stava indagando sui cognati. E non ne ha fatto menzione.
Qua riportiamo i dati per come sono emersi, verbali, stampa, ecc. Non solo le deduzioni che ne possono derivare.
Il fatto che fosse indirizzato a Della Monica non è comprovato da nulla. Il testo riportato indica che Della Monica lo richiede indietro in quanto è l’ufficio di Della Monica che ne è entrata in possesso. Il ritaglio è pervenuto ai CC, questo è lo stesso Tricomi a dichiararlo.
https://www.mostrodifirenze.com/2002/01/15/15-gennaio-2002-testimonianza-di-vincenzo-tricomi-sul-cittadino-amico/
Che poi i CC lo abbiano passato ai livelli superiori ritenendolo importante è pacifico, Fiori, dell’Amico, Tricomi, Della Monica. Come è pacifico che se volevano indagare sull’anonimo lo stesso pezzetto di giornale avrebbe fatto il percorso all’indietro per tornare ai CC. Ovvio che se Della Monica vuol rientrarne in possesso lo debba richiedere a chi lo ha in quel momento.
Fatto è che questo ritaglio è esistito, che è arrivato da un anonimo, che questo anonimo viene identificato con la dicitura “cittadino amico”, e che il ritaglio è andato perduto. Se poi riesce ad avere documenti che non possediamo e ce li fa avere, non potremmo che ringraziare.
Chiudiamo qua che abbiamo ancora tante date da scrivere, non possiamo impantanarci.
Sentite, mi scuso se il tono sembra “minaccioso”.
Pero’ vi INVITO A RILEGGERE il di documento
Le parole:
– “Questo Ufficio” si riferiscono alla procura della repubblica e quindi alla Della Monica
– “Codesto reparto” si riferisce al “reparto cc di borgognissanti”
Poi
– Indirizzata alla scrivente si riferisce alla Della Monica (e qui forse finalmente l avete capito)
– “trasmessa a codesto reparto” significa che e’ stata trasmessa ai CC di borgo Ognissanti, partendo dall ufficio della Della Monica
– “rientrare in possesso”, significa che la Della Monica lo “ri-vuole” perche’ evidentemente ce l aveva prima.
Ci siano capiti?
E poi scusate, da quando in qua i CC di Borgo aprono lettere indirizzate direttamente alla Della Monica? Dove e’ arrivata la lettera con il seno della Mouriot? Ai CC di Borgo o alla Silvia direttamente?
Che poi nn l abbia aperta lei personalmente e’ un altro discorso (magari qualcuno del suo ufficio).
Ma l importante e’ capire che la lettera e’ stata spedita a lei e recapitata al suo ufficio per prima non al nucleo di Borgo Ognissanti.
Pace fatta?
No, direi di no, la invito a leggere le mia risposta precedente. Tutte le lettere anonime venivano vagliate dai CC. Non metto in dubbio a chi era indirizzata anche se prova non esiste ed è deduzione, ma che non sia stata certo lei ad aprirla e che abbia seguito un ordine gerarchico come già scritto nella precedente risposta. Lei non vuol accettare una diversa possibilità.
La lettera con il seno della Mouriot è stata spedita presso la Procura della Repubblica e nonostante questo non è stata aperta da Della Monica la quale l’ha consegnata ai CC che l’hanno aperta. Lei è ingenuo o cosa?
Non ci siamo capiti, ma è lei che non capisce.
Ripeto, magari alla 2° volta capisce.
Se anche la lettera fosse stata indirizzata a Della Monica alla Procura della Repubblica, come ogni lettera anonima la stessa Procura la gira ai CC. In quel periodo ne arrivano centinaia, tanto che il “cittadino amico” sembra che ottenga attenzione addirittura alla terza missiva. Nei CC c’è un appuntato che apre e fa una prima cernita assieme al maresciallo di turno. Il maresciallo individua questa lettera come probabilmente interessante, forse perchè gli stimola la memoria su un caso passato, si reca dal superiore Olinto dell’Amico, che fra l’altro era già operativo sul campo nel delitto di Signa del 1968, infatti sembra che già avesse un suo fascicolo da consultare, persuaso contatta Vincenzo Tricomi che si attiva per recuperare il faldone Mele e contemporaneamente avverte Della Monica. Della Monica entra in possesso della missiva e dopo averne preso coscienza la rimanda indietro ai CC per gli accertamenti del caso. Dopo questo, evidentemente non vedendo un risultato dei CC che hanno solo pubblicato un trafiletto sul giornale per trovare l’anonimo che si firma cittadino amico, richiede indietro la missiva anonima a lei indirizzata, prima verbalmente e poi per atto ufficiale. Adesso ha capito o dobbiamo fare un disegnino.
Scusate gli errori grammaticali. T9
Il fatto che fosse indirizzato alla Della Monica non e’ comprovato da nulla???!!!
“[…] l’importanza di una lettera anonima, INDIRIZZATA alla scrivente […] (cit.)
Chi e’ la scrivente?
Per favore, leggete i documenti e leggete meglio i commenti, prima di rispondere con i preconcetti.
Il link che mi ha gentilmente mandato si riferisce a un foglio di giornale, che sia pervenuto tramite lettera anonima e che questo sia da collegare al cittadino amico non e’ un FATTO, quella si che e’ una vostra DEDUZIONE.
Non ho ben capito, poi, di quali documenti che dovrei fornirvi state parlando? Io mi riferisco proprio a QUESTO documento da VOI pubblicato
Io sto screenshottando tutto, a futura memoria
Se è indirizzata a Della Monica, ma se la ritrova in mano un Maresciallo dei CC, che la consegna ad un suo superiore, significa che era stata aperta e analizzata, come miriadi di altre, presso i CC. e solo in seguito arrivata a Della Monica. O crede che ogni busta indirizzata ad un Sostituto Procuratore della Repubblica sia aperta dal Procuratore?
Crediamo opportuno concludere, il tono vagamente minaccioso non ci piace e sinceramente non si colloca come collaborativo. Può screenshottare tutto ciò che vuole, forse non ha compreso che ogni articolo pubblicato viene costantemente aggiornato e modificato, quindi ciò che legge oggi probabile che domani sarà diverso. E con questo abbiamo chiuso.