Il 24 Agosto 1982 i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze in seguito, sia alla richiesta del Sostituto Silvia Della Monica del 2 luglio 1982 che del 20 agosto 1982, inviano una risposta alla Procura.
Questa la risposta: 24 agosto 1982 Indagini su quattro missive anonime
Questa la trascrizione:
LEGIONE CARABINIERI DI FIRENZE
GRUPPO DI FIRENZE – REPARTO OPERATIVO
Nucles Operativo
Nr.165/21 di prot.llo
50123-Firenze, 24 agosto 1982.-
Rif.f.n.5352/82 Reg.Gen. del 20.8.1982.-
OGGETTO: Procedimento penale relativo al duplice omicidio in danno di MAINARDI Paolo e MIGLIORINI Antonella.-
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI 50122-FIRENZE
-D/ssa Silvia Della Monica Sost.-
Nel restituire l’unito fascicolo n.6-94/82 Pos.35, avente per oggetto: “Atti relativi all’anonimo contente vaghe indicazioni sul presunto assassino detto IL MOSTRO che uccide le coppie di fidanzati”, all’interno del quale vi sono quattro lettere anonime, qui pervenuto con nota n.4306/82 R.G. del 2.7.1982, si comunica:
1. La persona segnalata con l’anonimo è stata identificata per BELLANTI Roberto nato a Cascina (PI) il 19.8.1941, ivi residente, frazione Casciavole, via Guelfi n.51,coniugato, operaio, il quale risulta di buona condotta morale e civile. Immune da precedenti e pendenze penali agli atti d’ufficio. Non ha mai dato luogo rimarchi di sorta ed in pubblico gode buona stima e reputazione. I successivi accertamenti svolti sul suo conto, in merito a quanto segnalato, hanno dato esito negativo. Il BELLANI, comunque, viene attentamente seguito e la sua posizione attentamente vagliata in relazione anche ai vari accertamenti che questo Nucleo sta svolgendo in merito ai duplici omicidi avvenuti in questa provincia.”
2. L’uomo indicato nella lettera anonime, che dopo aver scontato 30 anni di reclusione era stato liberato, è stato identificato per VIZZARDELLI William Giorgio di Guido e di AVVINO Maria, nato a Francavilla a Mare (CH), già residente in Marina di Carrara, nell’anno 1978 si è suicidato con una coltellata presso l’abitazione della sorella, abitante appunto in Marina di Carrara, per cui non si è ritenuto opportuno svolgere ulteriori accertamenti in relazione al duplice omicidio indicato in oggetto.”
3. Il “fattaccio del Galluzzo” segnalato con la lettera anonima si riferisce al tentato omicidio in pregiudizio di RULLI Norina nata a Galluzzo (FI) il 26.4.1907, avvenuto in questa via P. Gianfigliazzi n.41, verso le h. 23,45 del 22.5.1968. Per detto episodio venne inquisito BIZZI Luigi Fares nato a Genova il 16.5.1900, già residente in Firenze, ove è deceduto il 15.II.1978, il quale venne denunciato, in stato di fermo di P.G., con R.C. nn. IO/II, rispettivamente in data 23.5.1968 e in data 28.5.1968 di questo Nucleo, indirizzati alla locale Procura della Repubblica dr. Pier Luigi VIGNA.
4. Da accertamenti eviti presso il locale P.R.A. è risultato che:
– la vettura targata FI/604898 corrisponde ad una Fiat 124 berlina intestata al sig. BIANCANCINI Carlo nato a Casalfinmanese (BO 11 14.10.1925, ivi residente,via Sillano n.1;
– la vettura targata FI/604889 corrisponde ad una Fiat 850 coupè intestata alla signora GIUGGIANI Maria Luisa nata a Firenze il 28.1.1926, ivi residente, via Lungo l’Affrico n.18, insegnante, coniugata con MIRANDOLI Alberto nato a Pisa il 10.6.1925, convivente, rappresentante.
Poiché con la lettera anonima viene segnalata una vettura marca Fiat, tipo sportiva, è chiaro che si identifica con la predetta Fiat 850 ed il conducente dovrebbe identificarsi in MIRANDOLI Alberto. Costui da informazioni assunte risulta di buona condotta in genere, immune da precedenti e pendenze penali agli atti d’ufficio.
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In relazione al riassunto di alcune telefonate o dichiarazioni ricevute direttamente dalla S.V., si comunica:
- L’utenza telefonica n.0574/32729 è intestata al Corpo dei Vigili Giurati di Prato, che hanno sede in quella via San Giorgio n.19/2. Da accertamenti svolti è risultato che alle dipendenze di detto Istituto di Vigilanza presta la sua opera soltanto un “Renato”, il quale è stato identificato per SALERI Renato nato a Buonconvento (SI) il 24.6.1926, residente in Campi Bisenzio (FI), via Po n.56, coniugato, guardia giurata. Le caratteristiche fisiche del SALERI non corrispondono a quelle descritte dalla GUASTI Donatella ed inoltre lo stesso non possiede automezzi. Le successive indagini per identificare il sedicente Renato segnalato dalla GUASTI, che chiaramente non corrisponde al SALERI hanno dato esito negativo.
- BIAGIOTTI Deo (non Dero), nato a Firenze il 7.5.1932, quivi residente, via di Brozzi n.367, artigiano, coniugato, risulta di buona condotta in genere, risultando immune da precedenti e pendenze penali agli atti d’Ufficio. In pubblico gode buona stima e non ha mai dato luogo a rimarchi di sorta. Nulla è risultato di quanto segnalato dal GIANNONI Dino. Il suo nominativo, però, viene costantemente tenuto sotto controllo in relazione anche agli accertamenti che questo Nucleo sta svolgendo in merito al duplice omicidio MAINARLI-MIGLIORINI.”
- Per quanto la segnalazione fatta da BRUNO Aureliano ha già provveduto la locale Questura.
- BUGLI Mario nato a Firenze l’8.2.1946, quivi residente, via Di Ripoli n.207/, tel.n.688417, operaio, coniugato con BIAGIOTTI Teresa, risulta di buone condotta in genere, immune da precedenti pendenze penali agli atti d’ufficio. In pubblico gode buona estimazione. Sul suo conto sono tuttora in corso degli accertamenti in relazione anche alle indagini disposte dalla S.V. (Norzetam – possesso armi – frequenza tiri a segno).
Tanto si riferisce.
cs.
IL TEN.COLONNELLO
COMANDANTE DEL NUCLEO OP. &
-Pasquale MAICRANA-
Il Reparto operativo dei Carabinieri di Firenze rispose allegando una puntuale esposizione degli accertamenti svolti sulle lettere anonime trasmesse dal sostituto procuratore il precedente 2 luglio 1982. Tra queste vi era, appunto, quella che richiamava il « fatto del Galluzzo ». In più, il predetto comando dell’Arma, nel restituire il fascicolo avente ad oggetto « vaghe indicazioni sul presunto assassino detto IL MOSTRO che uccide le coppie di fidanzati », ne descrisse il contenuto citando le quattro lettere anonime corredate degli esiti investigativi cui si era pervenuti. Ma l’elemento probabilmente decisivo sta nel riferimento di protocollo cui quella risposta del 24 agosto era dedicata: non solo la missiva di richiesta di svolgere investigazioni sulle quattro lettere datata 2 luglio; ma anche la lettera di richiesta di ritrasmissione di quattro giorni prima (20 agosto), ancora una volta redatta dalla dott.ssa Della Monica. Se ne inferisce fatalmente che anche il Reparto operativo – che pure deve essersi trovato in un comprensibile disagio, dopo che la missiva della procura del 20 agosto parlava di un anonimo che richiamava un quinto duplice delitto, quindi propagando l’errore in cui era probabilmente incorso il giudice Tricomi – identificava l’anonimo richiesto dalla procura, su impulso del giudice istruttore, quale quello che richiamava il « fattaccio del Galluzzo » e non certo il duplice omicidio di Signa.
Vedi Relazione Commissione Parlamentare pag. 98