Il 6 novembre 1982 fu emesso un mandato di cattura per omicidio per Francesco Vinci. I difensori di Vinci, Avv. Alessandro Traversi e Avv. Eraldo Stefani contestarono il procedimento e chiesero istanza di scarceramento che però venne rigettata anche in appello.
Questo il mandato di cattura:
Il mandato di cattura per Francesco vinci si articola in 7 punti:
1) il racconto di Mele, pur condannato quale unico autore, di aver agito con un complice è credibile, come dimostra l’uso della stessa arma per i duplici omicidi commessi dal ’74, anno in cui Mele era sicuramente detenuto, all’82;
2) le accuse di Mele contro Vinci sono intrinsecamente riscontrate dal fatto che le ha reiterate dopo l’espiazione, quando non aveva più interesse a farlo, anche in confronto, e che il dubbio relativo alla lambretta, quale veicolo adoperato dal Vinci, essendo la sua in riparazione all’epoca dei fatti, sarebbe superato dall’accertamento che in data 6 agosto 1968 [15 giorni prima del delitto] era stata sottratta a Zanelli Raffaello una lambretta in tutto simile a quella del Vinci;
3) l’alibi del Vinci appare fallito, dopo l’acquisizione dei testi da parte del p.m. [v. sopra il Brunetto e la stessa Vitalia Vinci, che contraddice, ed in parte ciò era già evidente nel processo del 68, per alcuni aspetti la versione del marito];
4) le generiche affermazioni che Vinci possedesse una pistola avrebbero trovato conferma nella dichiarazione di chi l’ha visto esercitarsi con essa [Conticelli];
5) Vitalia, secondo i Lo Bianco, avrebbe chiesto loro perdono, per conto del marito, ai funerali di Antonio, il loro congiunto ucciso;
6) dal comportamento del Vinci, all’atto del suo fermo come sospetto autore degli omicidi, come riferito dall’ufficiale di P.G., che si occupava delle indagini [e vengono in luce i sotterfugi e le cautele di Vinci prima di avvicinarsi alla casa del Calamosca che collaborava per il suo arresto, la preoccupazione di procurarsi un passaporto, etc.];
7) Vinci era insanabilmente geloso della Locci al punto di minacciare lei stessa ed il Lo Bianco in epoca immediatamente antecedente l’omicidio.