Il 22 dicembre 1982 rilascia testimonianza Francesco Tureddi nato a Viareggio (LU) il 14.11.1954, detenuto assieme a Francesco Vinci la Casa Circondariale di Firenze, rilascia testimonianza al Brigadiere OGGIANU Salvatore, assistiti dal Carabiniere Ausiliario ADDIS Lino.
Questo il verbale: Francesco Tureddi 22 dicembre 1982
Questa la trascrizione:
LEGIONE CARABINIERI DI FIRENZE
Gruppo di Firenze-Reparto Operativo
Nucleo Operativo
PROCESSO VERBALE/ di sommarie informazioni testimoniali rese da:
-TUREDDI Francesco, nato a Viareggio (LU) il 14.11.1954, residente a Torre del Lago, via Tritico nr.21/2, in atto detenuto presso la Casa Penale di Porto Azzurro.
L’anno 1982, addì 22 del mese di dicembre, in Porto Azzurro, negli uffici della Casa penale, alle ore 10,30.-
Avanti a noi sottoscritti Brigadiere OGGIANU Salvatore, assistiti dal Carabiniere Ausiliario ADDIS Lino, entrambi appartenenti al suddetto Nucleo Operativo, è presente il detenuto TUREDDI Francesco, in rubrica generalizzato il quale, opportunamente interrogato in merito a delle rivelazioni fatte al detenuto VINCI Francesco, presso la Casa Circondariale di Firenze, risponde:
Effettivamente circa 15 giorni orsono mentre mi trovavo di transito presso la Casa Circondariale di Firenze, ho conosciuto il detenuto VINCI Francesco, che dalle voci che circolano sui giornali, sarebbe il presunto mostro di Firenze. Poiché nell’ambito del carcere avevo sentito delle voci circa la innocenza del Vinci, ho confidato a questi tali voci, senza peraltro precisare la fonte che di tali notizie.
A.D.R.- Effettivamente, pochi giorni prima di andare a Firenze, un detenuto mi aveva confidato che il Mostro di Firenze non sarebbe il VINCI, bensì un’altra persona di cui non mi ha voluto fare il nome. Per motivi di sicurezza non intendo mettere a verbale il nome del detenuto che mi ha fatto tale confidenza, ma mi limito a riferirlo in via confidenziale a voi verbalizzanti. Anzi confermo le dichiarazioni che ho fatto al Vinci Francesco e precisamente il nome del detenuto che a sua volta mi aveva riferito che lo stesso Vinci era innocente, quindi Claudio De Biasi.
A.D.R. Il DI BIASE mi ha confidato che la pistola cal.22 che ha ucciso le note coppiette nell’ambito di Firenze, era sua averla poi data e una persona di cui non mi ha voluto fare il nome. Lo stesso DI BIASE Claudio, vedendo la fotografia del VINCI Francesco, mi ha detto che assolutamente non era lui il mostro e quindi si doveva cercare il vero colpevole; inoltre altri detenuti dissero: “E’ meglio per te che non sia lui, chiaramente riferendosi al DI BIASE Claudio, altrimenti per te è finita. “Non ho capito a cosa si riferisse questa frase. Io ho consigliato il Di BIASI perché scrivesse una lettera alle Procura della Repubblica di Firenze riferendo tutti i particolari di cui era a conoscenza. A questo punto altri detenuti gli hanno consigliato di aspettare che fosse l’Autorità Giudiziaria a cercarlo e non lui a cercare loro. Non ricordo come si chiamano i detenuto che hanno consigliato il DI BIASE Claudio, anche perché erano di passaggio e sono ripartiti a destinazione che io sconosco.-
D.R.- No ho altro da dire, ma per eventuali chiarimenti, sono disposto anche a parlare col magistrato che si interessa di tali indagini..
F.L.C.S.