Il 15 Febbraio 1983 rilascia testimonianza Roberto Varletti nato a Livorno il 2.2.1846, detenuto assieme a Francesco Vinci nella Casa Circondariale di Firenze, rilascia testimonianza a Mario Rotella.

Questo il verbale: Roberto Varletti 15 febbraio 1983

Questa la trascrizione:

ESAME DI TESTIMONIO SENZA GIURAMENTO 

Art. 357 Cod. proc. pen. 

L’anno millenovecento 83 il giorno 15 del mese di Febbraio alle ore 13, 20 in Firenze Casa Circondariale 

Avanti di Noi. Dr Vincenzo Tricomi G.I. 

assistiti dal sottoscritto 

È comparso il testimonio seguente cui rammentiamo anzitutto a mente dell’articolo 357 del Codice di procedura penale, l’obbligo di dire tutta la verità null’ altro che la verità, e le pene stabilite contro i colpevoli di falsa testimonianza. 

Interrogato quindi sulle sue generalità, esso risponde: sono e mi chiamo: Varletti Roberto nato a Livorno il 2.2.1846, detenuto per altra causa presso il penitenziario di Porto Azzurro. 

D.R. Il De Biasi effettivamente ebbe a parlarmi del fatto che lui conoscerebbe l’omicida delle coppie, del quale si ricorda sola il nome di aver tenuto in mano la pistola. Diceva anche che è stato amico di questa persona, che avevano fatto qualche cosa a coppiette, che assieme a lui, su invito di detta persona erano andati a violare dei cimiteri. Diceva il Di Biasi in sostanza che si trattava di un individuo strano che non è mai stato in carcere molto intelligente che fa l’imbalsamatore e che all’inizio non era mai stato violento e solo dopo la morte della madre attorno al 1973/74 sarebbe divenuto omicida per l’aggravarsi delle sue turbe psicologiche. Il Di Biasi diceva anche che se avesse avuto avuto la possibilità di uscire avrebbe sicuramente individuato l’uomo in questione in quanto sa dove bazzica e lo conosce in viso.

A sua richiesta esibisco e produco alla S.V. una musicassetta marca “CYCLES 60” su cui ho inciso la conversazione con il Di Biasi.

L’ufficio acquiesce la cassetta su cui viene apposta la firma del Varletti e del G.I 

L.C.S. 

Varletti Roberto 

15 Febbraio 1983 Testimonianza di Roberto Varletti

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