L’11 settembre 1983 rilascia testimonianza Giancarlo Menichetti di professione guardia Giurata.
Questo uno stralcio della testimonianza: “Alle ore 9,30-10 di ieri, Sabato 10 Settembre 1983, transitando sempre per detta via (NdR. Via di Giogoli), notavo nuovamente il furgone al solito posto con le portiere chiuse. Vedevo però che accanto vi era un’auto Fiat 126 di colore bianco, senza scritte e senza portapacchi con il disco limitativo della velocità di Km 80, posto accanto alla targa sul lato sinistro. Mi sembrava che detto mezzo avesse anche la portiera sinistra un po’ socchiusa. Non notavo nessuna persona accanto e quindi ho proseguito il mio giro del clienti. Aggiungo che l’auto era parcata con il motore spento, la testa rivolta verso la campagna e posta ad una distanza dal furgone tedesco di 3-4 metri”. Successivamente, in data 16 novembre 1983, veniva interrogato dal G.I.. Nella circostanza, sostanzialmente confermava le precedenti dichiarazioni. Circa l’auto notata, riferiva: “…sono passato tra le 9.30 e le 10 ed ho visto una 126 bianca con un disco rosso sulla parte posteriore sinistra accanto alla targa. Sono sicuro che si trattava di una 126 perché ho visto bene le gratelline della presa d’aria. Mostratemi la foto della Mini raffigurata nell’album apprestato dai CC, anche apprendendo che la macchina recava sul retro un tondo raffigurante una volpina, escludo nella maniera più assoluta che si trattasse di quella macchina…quando ho visto la 126 accanto al furgone non c’era nessuno. La 126 aveva la portiera socchiusa dal lato guida. Quando sono ripassato dopo 30-40 minuti, tornando dalla Volterrana, la 126 non c’era più ed il furgone aveva lo sportello aperto. Il portello aperto era quello del lato del furgone dalla parte di via Volterrana. Ne deduco che debba trattarsi del portello del lato guida. Mi è sembrato di vedere qualche cosa che pendesse dallo sportello aperto. Mi è sembrato che si trattasse di nailon o stracci”. Dal Gides 17 Novembre 2003 Nota GIDES n° 362/03/Gides Pag.36/37