Il 16 settembre Antonio Vinci viene sorpreso presso un cascinale ad Artimino mentre maneggiava dei fucili da caccia contenuti in una scatola.  I fucili consistevano in due doppiette calibro 12 e un monocanna calibro 20, oltre ad una cartuccera con cartucce calibro 12 ed altre cartucce da caccia. Il Vinci fu portato davanti ai Procuratori della Repubblica Silvia Della Monica e Pier Luigi Vigna per il reato di porto e detenzione illegale di armi e munizioni. Il Vinci dichiarò di aver trovato i fucili nel mese di agosto e per racimolare dei soldi aveva pensato di venderli. Alle 23.30 fu emesso per il Vinci mandato di cattura, dichiarato in arresto e condotto nel carcere di Pistoia. Da successive indagini i fucili risultarono provenienti da un furto avvenuto l’8 giugno 1982. In seguito fu processato e assolto con formula piena.

16 Settembre 1983 Antonio Vinci sorpreso con armi da fuoco

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