Il 30 Luglio 1984 rilascia testimonianza Pietro Becherini.

L’anno 1984 addì 30 del mese di luglio, all’Ufficio della Stazione Carabinieri di Vicchio, alle ore 7.00 del mattino.

Avanti a noi è presente il nominato in rubrica il quale sentito in merito al rinvenimento dei cadaveri di Stefanacci Claudio e Pia Rontini, spontaneamente riferisce quanto segue:

Sono amico della famiglia Stefanacci, lavoravo per loro fino a quattro anni fa. Conoscevo molto bene il ragazzo a cui ero molto legato, soprattutto dopo la morte del padre, da circa quindici anni. Circa due anni fa, non ricordo il mese, passando per la strada provinciale Sagginalese, notavo che lo Stefanacci, insieme alla Rontini, uscivano a bordo dell’autovettura Fiat Panda di proprietà del primo, da una stradina laterale riconoscevo gli occupanti, in quanto era giorno, di pomeriggio. Dopo qualche giorno, trovandomi a parlare con lo Stefanacci, visto anche il rapporto di amicizia che c’era e c’è con lui e la sua famiglia, gli feci capire che non era prudente appartarsi con la Rontini in quella stradina isolata, in quanto i fatti del mostro destavano forti preoccupazioni. Lo Stefanacci dava peso alle mie parole ma mi diceva di sentirsi tranquillo, in quanto il posto era sicuro e comunque ogni volta prendeva le dovute precauzioni mettendo la macchina in posizione tale da partire subito ed altri particolari che non precisava.

Verso le ore 03.15 di questa mattina, mi telefonava a casa la signora Fusaroli Bruna Romana, madre dello Stefanacci, la quale con tono preoccupato mi diceva che Claudio non era rientrato come di solito alle ore 23.00 e che tutto Vicchio lo stava cercando. Pregava anche me di unirmi alle ricerche, in quanto conoscendo più di ogni altro il ragazzo, potevo rintracciarlo più facilmente degli altri. Mi sono subito vestito e
sono partito con la mia autovettura Renault 9 diesel ed ho fatto da solo la strada provinciale che da Dicomano porta a Ponte a Vicchio.
Giunto all’altezza della stradina da cui avevo visto uscire Claudio quella volta sola, sono entrato con la macchina e mi sono avvicinato a circa dieci-quindici metri. Ho visto e riconosciuto la Fiat Panda dello Stefanacci; aveva tutto spento, i sedili anteriori rialzati. Ho suonato il clacson due volte senza scendere dalla macchina; ho chiamato Claudio due volte ma non ricevendo risposta né sentendo alcun rumore facevo retromarcia e mi dirigevo verso Ponte a Vicchio alla ricerca di altre persone che ho incontrato sulla strada a circa due chilometri dal posto. Le persone che ho incontrato erano in macchina, precisamente tre auto. Di questi ho riconosciuto Stellini Aldemaro, Autoritano Vincenzo, Parigi Giuliano e nell’ultima macchina Tortoli Renzo con la moglie. Spiegai a queste persone che stavano cercando i due ragazzi che avevo trovato l’autovettura ma che non ero sceso dalla mia auto perchè non avevo avuto il coraggio. Su loro richiesta giravo con la macchina e li conducevo sul posto. Siamo entrati con la macchina dentro la stradina e tutti, meno la moglie di Tortoli, ci siamo avvicinati alla macchina e alla luce di una torcia abbiamo visto la schiena dello Stefanacci purtroppo. Non lo abbiamo visto in faccia ma ci è parso chiaro che fosse lui; ci siamo avvicinati fino a mezzo metro dalla macchina lateralmente a sinistra; non abbiamo toccato nulla e tutti insieme ci siamo allontanati più giù della stradina e tre di noi si sono allontanati per andare ad avvisare voi carabinieri. siamo rimasti fermi sul posto e non abbiamo cercato la ragazza, anzi credevamo che fosse nella macchina tra i sedili anteriori e
posteriori.

Anche se avevo rapporti di amicizia con lo Stefanacci, lo stesso era molto riservato e non mi ha mai raccontato nulla riguardo il rapporto con la sua ragazza Rontini Pia, né se qualcuno gli avesse dato noia o altro quando si appartava con la fidanzata. Sono sicuro che se qualcuno lo avesse infastidito me lo avrebbe detto senz’altro. L’ultima volta che avevo parlato con Claudio è stato venerdì scorso 27.07.1984.

Desidererei tantissimo aiutare la Giustizia affinché si venissero a trovare i colpevoli di questo vile delitto, ma non ho altri elementi da fornirvi oltre a questi che ho detto. Ieri pomeriggio, passando sempre per la strada provinciale Sagginalese, con direzione Dicomano Vicchio, ho notato tante macchine sulla strada nei pressi della stradina in disamina, ma mi ha colpito una Fiat 500 di colore rosso in sosta nelle adiacenze di una casa colonica disabitata distante dalla stradina circa duecento metri. Sulla destra di questa casa ho visto un uomo che stava zappando l’orto e annaffiando. Non ho altro da aggiungere.

Confermato, letto e sottoscritto.

30 Luglio 1984 Testimonianza di Pietro Becherini

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