NON SONO LORO ‘I MOSTRI’ LIBERI I 2 SUPER INDIZIATI
IN DUE ANNI 4 ACCUSATI MA ERANO INNOCENTI FIRENZE (v.m.) – Dalla fine di luglio, dopo l’ ultimo duplice omicidio, una squadra speciale composta da una decina di persone comandate da un ufficiale dei carabinieri e da un funzionario di polizia, si occupa a tempo pieno delle indagini sul mostro. Ma fino ad oggi senza risultati. Ci sono state solo polemiche per la schedatura dei sessantamila scapoli “che hanno tra i 30 e i 60 anni e che vivono da soli”. Del mostro, al quale vengono addebitati 14 omicidi, si sono occupati, a più riprese, cinque sostituti procuratori e due giudici istruttori. Ci sono stati due suicidi di persone che si erano sentite appiccicata addosso l’ etichetta di mostro. Stefano Mele, per il primo duplice omicidio, quello di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco, ha già scontato 14 anni di reclusione, mentre tra il 1982 e il 1984 sono finiti in carcere quattro presunti mostri. Gli ultimi due, Giovanni Mele e Piero Mucciarini, sono stati scarcerati ieri. Il primo ad essere arrestato fu Enzo Spalletti, autista della Misericordia di Montelupo Fiorentino. Firmarono l’ ordine di cattura i sostituti procuratori Della Monica e Izzo. Era il giugno del 1981, ma dopo quattro mesi furono ammazzati Susanna Cambi e Stefano Baldi. Spalletti fu rilasciato con tante scuse mentre l’ inchiesta passava al giudice istruttore Tricomi. E fu quest’ ultimo, in pieno accordo con la Procura (i sostituti Vigna e Izzo) che nell’ estate del 1982 ordinò l’ arresto di Francesco Vinci, muratore di Montelupo con non pochi precedenti penali. Nel settembre dello scorso anno nuovo duplice omicidio: due giovani turisti tedeschi. Vinci viene scagionato. Si arriva così a gennaio quando il giudice istruttore Mario Rotella, subentrato a Tricomi, su richiesta del sostituto procuratore Izzo spicca i mandati di cattura per Mele e Mucciarini. A luglio, ancora un duplice omicidio.
di VITTORIO MIMMI