6 Aprile 1985 Delitto di Carla Fantoni

Nella notte fra il 6 aprile e il 7 aprile 1985, cioè fra sabato e domenica, è stata uccisa Carla Fantoni. Si tratta di una ragazza di ventiquattro anni che è stata rinvenuta in maniera casuale in un campo in località le Cave di Maiano, non molto distante da dove fu trovato il corpo di Bruno Borselli anche lui ucciso.

Il corpo è stato ritrovato dalla signora Maria Grazia Tilli nella mattinata di domenica 7, la donna insieme al marito erano usciti per una passeggiata atta a trovare insalata e radicchio selvaggio da servire per il pranzo di Pasqua. I due percorrendo via del Palmerino si imbattano in quello che a prima vista gli pare un mucchio di stracci. Dice la signora Tilli: “In un primo momento non ci ho fatto caso, poi mi sono accorta che era un cadavere, aveva la faccia piena di sangue“. I coniugi chiamano i Carabinieri che arrivano dalla Stazione di Fiesole e poco dopo arriva il Sostituto Procuratore Antonio Grassi.

Il Cadavere presenta un volto irriconoscibile, sfigurato a colpi di pietra che hanno anche fracassato la scatola cranica. Accanto al cadavere vengono rinvenute due borsette. Una con gli effetti personali e l’altra con i documenti e qualche spicciolo. Appare evidente che la donna è stata uccisa nel campo dove è stata trovata. L’assassino gli ha spaccato la testa con un grosso corpo contundente, forse una pietra che, nonostante un meticoloso sopralluogo, non è stata trovata. Ha colpito con furia, forsennatamente.

Attraverso i documenti identificano il corpo La donna assassinata si chiama Carla Fantoni di 24 anni. Si è sposata nel 1981 e si è separata nel 1983. Ha un figlio che vive con il padre. Residente in via Palazzo dei Diavoli.

Viene accertato che frequenta l’ambiente dei tossicodipendenti ma non è mai stata arrestata. I medici, durante l’esame autoptico trovano i segni di un’iniezione non troppo recente.