Il 7 settembre 1985 Francesco Narducci si reca presso l’ambasciata americana a Firenze per avere il visto per un viaggio negli Stati Uniti. Il visto gli viene negato.
Sappiamo dalla testimonianza della moglie Francesca Spagnoli che Narducci partì per gli Stati Uniti, alla volta di Rochester in Minesota, negli ultimi 10 giorni di settembre 1985 per essere di nuovo in Italia per la festa di San Francesco, il 4 ottobre, in quanto onomastico di entrambi.
Altro punto significativo apparso nel corso dell’attività investigativa, relativo alla personalità del Francesco NARDUCCI, emerge dall’attenzione di quest’ultimo verso la “Majo Clinic” di Rochester – Minesota. Risulta, infatti, che prima della sua morte, il NARDUCCI Francesco eseguì un viaggio negli U.S.A. proprio nella clinica sopra citata. Nonostante il NARDUCCI fosse medico specializzato in gastroenterologia, non si comprende il motivo dell’interesse dello stesso verso questa clinica americana in quanto, da accertamenti svolti, risulta che tale nosocomio è famoso per scoprire la verità attraverso lo studio degli occhi di una persona. Praticamente è un metodo “poliziesco” scoperto e sperimentato dal Prof. James LEVINE su un campione di volontari che potevano commettere un reato. Con questo metodo, una specie di “macchina della verità”, sembrerebbe che siano stati smascherati l’80% di criminali e si sta pensando di usare queste telecamere a rilevamento termico, negli aereoporti, negli uffici di Polizia, delle Procure ecc.. anche perchè la legge, in quel Paese, non ne vieta l’uso.
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 346/347