“..mi recai subito dalle Autorità, ma sia nel primo ufficio che nel secondo mancava l’incaricato per denunciare l’accaduto, mi recai anche in un altro ufficio che senza trascrivere niente ma solo verbalmente mi fù detto che avrebbero fatto gli accertamenti del caso non prendendomi nemmeno le generalità. Onestamente mi sentivo preso in giro quasi fossi un mitomane. Negli anni seguenti raccontai l’accaduto ad un giudice che aveva seguito il caso, ma non mi prese nemmeno in considerazione“.
Il 7 Settembre 1985, nella notte, il cantante Riccardo Azzurri tornava da una serata a Roccastrada in provincia di Grosseto: “… non ritrovai l’autopalio e percorsi la strada normale passando quindi da via di Scopeti. In macchina eravamo in due. All’altezza di Scopeti, da una curva sbuco una macchina che sopraggiungeva nella direzione opposta. Urtò la mia Volvo anteriormente a sinistra, lato guida ed io come conseguenza dell’urto andai a sbattere contro un muro a secco. Con la coda dell’occhio identificai questa macchina come una Fiat 500. Io e il mio accompagnatore scendemmo dall’auto con il pensiero che io avevo una Volvo 244 GLE America, quindi con dei paraurti molto robusti, e l’altro avendo una 500 avrebbe avuto sicuramente un danno importante. La macchina era sparita, si dileguò. Controllai l’ora per memorizzarla bene dato l’incidente e cosi fissai nella memoria anche la data, la notte fra il 7 e l’8 del settembre 1985 alle ore comprese fra la mezzanotte e mezzanotte e mezzo. La sera del lunedì appresi della morte dei due francesi in quella località, mi recai dalle autorità che però glissarono sulla mia testimonianza, volevo fare una denuncia ma mi dissero che mancavano gli incaricati e di tornare. Mi recai anche presso un altro ufficio, ma invece di ricevermi scese un signore in divisa che disse che avrebbero fatto gli accertamenti del caso non prendendomi affatto in considerazione.“
La testimonianza di Riccardo Azzurri non concordava con la data che era stata ipotizzata per la morte dei due ragazzi francesi, e forse fu questa la ragione per cui non fu preso in considerazione il suo racconto. Oggi, dato che più persone nel corso del tempo hanno ipotizzato che la data del duplice omicidio di Scopeti potrebbe essere da retrodatare, possiamo ipotizzare che questa testimonianza ha un valore diverso. Per quale ragione un soggetto coinvolto in un incidente sente la necessità di dileguarsi se non ha nulla sulla coscienza? Recuperare la vernice lasciata sul paraurti della macchina di Azzurri poteva essere utile, all’epoca, per rintracciare una FIAT 500 fortemente danneggiata anteriormente a sinistra? Un accertamento andava fatto anche solo per scoprire che si trattava di un semplice ubriaco e niente aveva a che fare con il delitto di Scopeti. Ma se non era un semplice ubriaco?
Indagini fatti con i piedi.. dietro c’era un bel manipolatore