Il 14 (potrebbe essere il 21) Settembre 1985 rilascia testimonianza Italo Buiani.
Il Buiani ha narrato che la sera del venerdì 6 settembre 1985 aveva fatto tardi in ditta perché aveva dovuto fare alcune ore in più di straordinario. Era partito quindi da Firenze alle ore 21 o poco più imboccando la strada degli Scopeti in direzione di S. Casciano, alla guida della propria Fiat Uno con i fari anabbaglianti accesi. Ad un certo punto del percorso, che il Buiani colloca circa 350 metri prima della piazzola ove era avvenuto il duplice delitto, da una stradina sterrata posta sulla sua destra era uscita all’improvviso un’auto che, senza minimamente curarsi di lui, si era immessa sulla carreggiata curvando verso sinistra in direzione di Tavarnuzze. Egli era stato costretto ad una brusca frenata per evitare di investire l’inopinato ostacolo e, alla luce dei fari, aveva guardato bene in faccia il guidatore dell’altra auto autore della scorretta manovra ed aveva guardato anche la macchina: questa era con quasi certezza una Ford Fiesta bianca che aveva qualcosa, come una linea rossa, sulla fiancata sinistra.
Il Buiani descriveva poi il guidatore come persona non di grossa statura ma di grossa presenza, molto robusto, molti capelli poco grigi, non molto bianchi, pettinati all’indietro, distinto, nel senso di molto ben tenuto, il naso molto accentuato, carnagione scura, nel complesso un uomo in carne, un uomo con una certa mole che, a suo giudizio, poteva aver 40/45 anni. Gli inquirenti avevano tentato di redigere un identikit che lui però aveva subito contestato perché non era corrispondente alla fisionomia dell’uomo che lui aveva visto.
Vedi Sentenza Pacciani 1 novembre 1994 pag. 189
Questa la mappa della percorrenza tra la stradina indicata dal Buiani e la strada della piazzola di Scopeti.