Il 16 Settembre 1985 rilascia testimonianza Andrea Vigilanti figlio di Giampiero Vigilanti che descrive la sua giornata di sabato 7 e domenica 8 passata con la famiglia, una ragazza e degli amici. La sua testimonianza segue la perquisizione dell’abitazione di Giampiero Vigilanti nella mattina alle 7.30 e la testimonianza dello stesso Vigilanti alle 10.40 e precede quella della madre Elena Febbrari delle 13.45.

Questo il verbale:

Questa la trascrizione:

LEGIONE CARABINIERI DI FIRENZE 

COMPAGNIA DI PRATO 

NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE 

PROCESSO VERBALE: di sommarie informazioni testimoniali rese da:

VIGILANTI Andrea, nato a Firenze il 17 6 1962, residente a Prato Via Aniene n. 10, celibe, magazziniere; 

L’anno 1985 addì 16 del mese di Settembre in Prato, nell’Ufficio del Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri, alle ore 13.00.-

Avanti a noi sottoscritti Brig. Antonio Amore, del predetto reparto, presente Vigilanti Andrea, in rubrica generalizzato il quale, opportunamente sentito, dichiara quanto segue:

Sono e mi chiamo Vigilanti Andrea, di Giampiero e di Febbrari Elena.

A. D. R.: Alle fine del mese di Ottobre 1984, ho iniziato ad esercitare il lavoro di magazziniere, presso la ditta AKzo-Sikkens, con sede in Capalle di Campi B/zio, Via Gattinella n. 2. Lavoro dal Lunedì al Venerdì di ogni settimana, dalle ore 08,30 fino alla 12,30 e poi 13,30-17,30.- 

A.D.R.: Il pomeriggio di sabato 7 c. m., sono uscito con una ragazza verso le ore 14,30, con la quale sono rimasto fino verso l’ora di cena. Dopo sono andato a casa appunto per la cena, che erano le ore 19,30. Alle ore 21,00 successive, sono riuscito per andare con alcuni amici. Con quest’ultimi, mi sono recato in una discoteca che si trova al passo della Futa. In detto locale, ci sono rimasto fino alle ore 02,00 circa e poi ho fatto rientro a casa, per andare a letto.

A.D.R.: Da casa sono uscito a piedi, per recarmi dagli amici, i quali mi attendevano nel Bar Pasquetti. Con la macchina di uno di questi ci siamo recati nel suddetto locale.

A.D.R.: Al rientro in casa, tra la notte di sabato e domenica, non sono sicuro se mio padre mi ha sentito. Mia madre era assente perché impegnata ad assistere un ammalato, per tutta la nottata.

A.D.R.: La mattina della domenica, verso le ore 08,30 o 09,00, mio padre e mia madre, sono partiti con l’autovettura Lancia Flavia, per recarsi da mia nonna, madre di mio padre, che abita in Vicchio, loc. Caselle, mentre io mi ci sono recato a bordo della mia vespa, seguendo l’auto di mio padre. Nell’abitazione di mia nonna, ci siamo trattenuti tutti fino alle ore 12,00 circa, poi sia io che mio padre e mia madre, ci siamo portati presso il ristorante “Marisa” che si trova all’uscita del casello di Barberino del Mugello. In detto locale ci siamo trattenuti fino verso le ore 14,00. Dopo pranzo, i miei genitori sono tornati a Prato, mentre io sono rimasto in zona, perché avevo un appuntamento con una ragazza. 

A.D.R.: alle ore 19,30 circa, sono tornato anche io a casa per far cena con i miei genitori. Dopo cena, saranno state verso le ore 20,30-20,45 sono uscito nuovamente per raggiungere gli amici al solito Bar Pasquetti. In casa è rimasto solo mio padre perché mia madre si era assentata nuovamente per assistere una persona malata.

A.D.R.: tornato a casa ho lasciato la mia vespa in garage, e sono uscito a piedi, per andare al suddetto Bar.

A.D.R.: quando ho parcheggiato la vespa nel garage, entrambe le autovetture di mio padre era all’interno del locale. Solitamente mia padre e mia madre, si spostano con la fiat 500, anche perché la lancia Flavia, essendo una vettura di grossa cilindrata, consuma molto.

A.D.R.: alle ore 01,00 del giorno successivo, ho fatto rientro a casa, sempre a piedi, o meglio mi hanno accompagnato con l’autovettura di un mio amico Cavallina Roberto, davanti casa, anche perché il Cavallina e gli altri 3 amici, abitano poco più avanti nella stessa zona del “Cantiere”. 

A.D.R.: In casa solitamente quado non devo parcare la vespa, entro sempre dalla porta d’ingresso, mentre quando ho il motomezzo entro da quella del garage.

A.D.R.: l’auto di mio padre, anzi le due autovetture, erano all’interno del garage.

A.D.R.: ho sentito mio padre russare, quando ho fatto rientro. Mio padre, quando mia madre è assente per motivi di lavoro, dorme sempre sul divano che è posto sulla destra per chi entra, al piano terreno, preciso la stanza che è adibita per cucina e dove si trova anche la televisione. Questa stanza è comunicante con il garage, anche perché la Lancia, essendo molto grande, viene messa mezza nella stanza adibita a cucina e mezza nel garage.

A.D.R.: sono sicuro che mio padre non ha fatto caso al mio rientro perché come ho detto prima l’ho sentito russare e quindi dormiva.

A.D.R. Alla mattina, come è mio solito, mi sono alzato alle ore 08,00 per poi andare a lavoro. Mia madre mi ha preparato la colazione, perché per quell’ora fa rientro, mentre mio padre innaffiava il giardino retrostante l’abitazione. 

A.D.R.: non ho altro da aggiungere o da modificare in fede di quanto sopra mi sottoscrivo previa integrale lettura e conferma. 

F.L.C. e S. in data e luogo di cui sopra.

16 Settembre 1985 Testimonianza Andrea Vigilanti

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