Antonio Amore è nato a Frasso Telesino il 2 febbraio 1951. All’epoca residente a Prato. Maresciallo dei Carabinieri in pensione dal 2000.
All’epoca lavorava presso il nucleo operativo dei Carabinieri di Prato, poi nell’ufficio di PG della locale Procura.
Dopo il delitto di Calenzano nel 1981 Antonio Amore mette in connessione il Mostro di Firenze con Giampiero Vigilanti. Dopo un paio di controlli di routine, il confronto con l’identikit che somiglia al volto di Vigilanti, il fatto che possieda una Flavia coupé rossa con cofani neri simile a quella descritta da alcuni testimoni, decide di eseguire una perquisizione della casa di Vigilanti e della madre, che risiede a Vicchio, il 16 settembre 1985.
Il 28 febbraio 1986 il nome di Vigilanti appare nell’elenco dei 38 sospettati insieme a quello di Pacciani.