In seguito alla lettera anonima pervenuta ai Carabinieri di San Casciano il 16 settembre 1985 viene disposta una perquisizione della casa di Pietro Pacciani in piazza del popolo 7 a Mercatale. Questa perquisizione, ufficialmente la prima anche se Pacciani sostiene che era già stato perquisito il 9 settembre nel pomeriggio, viene effettuata il 19 settembre 1985 dai Carabinieri di San Casciano e cioè il Maresciallo Maggiore Vincenzo Lodato e dal Vice Brigadiere Santo Uccello.
Questo il verbale della perquisizione: 19 settembre 1985 Perquisizione Pietro Pacciani
Questo il verbale della testimonianza: 19 settembre 1985 Testimonianza Pietro Pacciani
Questa la trascrizione della perquisizione:
LEGIONE CARABINIERI
-Stazione di S. Casciano Val di Pesa-
PROCESSO VERBALE di vana perquisizione domiciliare e personale eseguita ai sensi dell’art.41 del T.U. Leggi di P.S., nei confronti di:
PACCIANI Pietro, nato a Vicchio il 7/1/19259. residente a S. Casciano V.P., frazione Mercatale, P/zza Del Popolo nr.7, coniugato, operaio agricolo.
L’anno 1985, addì 19 del mese di settembre, in S. Casciano Val di Pesa, negli Uffici dell’omonima Stazione Carabinieri, alle ore 13,40.
Noi sottoscritti Ufficiali ed Agenti di P.G. M/ll0 M. LODATO Vincenzo, Brig. D’AIDONE Giuseppe, C/ri SCANU Antonello e MONFREGOLA Antonio, appartenenti alla suddetta Stazione CC. ed al Nucleo Operativo della Compagnia Firenze Oltrarno, riferiamo alla competente Autorità Giudiziaria quanto segue:
Nell’ambito delle indagini sul duplice omicidio avvenuto in località Scopeti del Comune di S. Casciano Val di Pesa, essendo pervenuta alla Stazione CC. di S. Casciano V.P., una lettera anonima spedita per posta in data 16/9/85 da Firenze S.M.N. e giunta a S. Casciano V.P. il 18/9/85, come si rileva dai timbri apposti sulla busta, nella quale lettera, scritta a mano con pennarello di colore verde si indicava di indagare su PACCIANI Pietro, meglio in oggetto generalizzato, ritenuto persona pericolosa e con precedenti penali a suo carico, tra cui un omicidio ed occultamento di cadavere, venivano svolti opportuni accertamenti dai quali emergeva come il PACCIANI il data 18/12/1952 veniva condannato dalla Corte di Assise di Firenze ad anni 15 di reclusione per omicidio, per occultamento di cadavere ed altri reati. In relazione a quanto sopra e considerato che vi erano motivi per ritenere che il PACCIANI potesse detenere nella propria abitazione armi illegalmente, alle ore 12,30 di oggi 19/9/85 ci siano portati presso l’abitazione del PACCIANI procedendo ai sensi dell’art.41 del TU leggi P.S. a perquisizione dei relativi locali alla presenza del medesimo PACCIANI, al quale è stato fatto presente di avvalersi della facoltà di farsi assistere da legale di fiducia, diritto al quale rinunciava.
La perquisizione ha avuto termine alle ore 13,20, con esito negativo.
Durante l’atto non sono stati arrecati danni a persone o cose
L.C.S. in data e luogo di cui sopra.
Questa la trascrizione della testimonianza:
LEGIONE CARABINIERI
-Stazione di S. Casciano Val di Pesa-
PROCESSO VERBALE di s.i.t. rese da:
PACCIANI Pietro, nato a Vicchio di Mugello il 7.01.1925, residente a San Casciano V. Pesa, fra zione Mercatale, Piazza del Popolo n.7, coniugato, pensionato, tel.8217749
L’anno 1985 addì 19 del mese di Settembre, in S. Casciano Val di Pesa nell’Ufficio del Comando di Stazione alle ore 18.35.
Avanti a noi M/M/ Lodato Vincenzo, comandante della suddetta Stazione e V.B. Uccello Santo, in aggregazione alla medesima, é presente PACCIANI Pietro, in rubrica meglio generalizzato, il quale viene sentito in ordine al duplice omicidio, verificatosi in località Scopeti 18.09.1985, del Comune di S. Casciano V.P., in danno di Nadine Gisel – Iean Michel, ed in relazione ad esposto pervenuto da persona anonimo sul suo conto.
Il Pacciani viene invitato a precisare come e dove ha trascorso la giornata di Sabato e Domenica dei giorni 7-8 corrente.
Egli chiarisce:
Dalle ore 07.00 alle ore 19.00 del 7.09.1985, mi trovavo poco lontano da casa mia dove sto riparando una casa per le mie figlie sita in Via Sonnino di Mercatale Val di Pesa.
Terminato il lavoro alle diciannove sono andato a casa a cenare e non sono più uscito.
Domenica 8.09.1985, dalle ore 08.00 sino alle ore 11.00 sono stato a lavorare nella casa di cui sopra, dopo sono andato a pranzo e dopo ho portato le mie figlie a S. Casciano alla Festa del Bardella sino alle ore 16.00, e successivamente sono andato sempre con le mie figlie in località Cerbaia alla Festa dell’Unità, dove siamo alla rimasti sino alle ore 19.00. In località Cerbaia mi si scaricò la batteria dell’auto ed un meccanico certo FANTONI Marcello che lavora presso l’Officina Meccanica Bellini di S. Casciano al quale chiese il parere del guasto, il quale mi rispose che c’era la batteria scarica e con una spinta la misi in moto.
Dopo sono ritornato a casa per cenare, sono uscito di casa alle ore 21.00 e sono stato o meglio andato alla Casa del Popolo di Mercatale, dove sono rimasto sino alle ore 22,00, e successivamente sono ritornato a casa dalla quale non sono più uscito.
A.D.R.: Posseggo una autovettura tipo Ford Fiesta di colore bianco di cui non ricordo la targa.
Inoltre posseggo altra autovettura tipo Fiat 500 di colore bianca, di cui non ricordo la targa.
A.D.R.: Non sono in possesso di porto d’armi
A.D.R.: Sono coniugato, ed ho due figlie di 17 e 18 anni.
A.D.R.: Sabato e Domenica 7-8 corrente non sono mai passato per Via degli Scopeti.
A.D.R.: Oltre l’abitazione in cui abito, ho comprato in Mercatale altra abitazione per le mie figliole, da rimettere.
A.D.R.: Prima esplicavo l’attività di operaio agricolo ed attualmente sono in pensione e qualche volta faccio dei lavori nei campi.
Fatto, letto e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.
La perquisizione da esito negativo ed è accompagnata da un verbale testimoniale sugli spostamenti di Pietro Pacciani nei giorni precedenti.
Il Pacciani riferisce che il 7 settembre si è occupato del restauro di una delle sue abitazioni in via Sonnino e anche l’8 settembre si era occupato di questi lavori, poi era andato con le figlie alla festa del Bardello a San Casciano per poi andare alla festa dell’unità a Cerbaia. Quella sera, alla festa, aveva avuto un guasto all’automobile e gli aveva fornito aiuto un certo Marcello Fantoni che lavorava come meccanico presso l’officina Bellini di San Casciano.
Una volta rientrato a casa si era recato alla casa del popolo di Mercatale dove era rimasto fino alle 2.00 di notte.