Il 20 Settembre 1985 rilascia testimonianza Milena Sossi. La Sossi viene sentita dopo che alle 10.00 dello stesso giorno aveva rilasciato testimonianza il suo ragazzo Luciano Cigolini. Dalla sua testimonianza vengono realizzati due phot/fit denominati “uno” e “due”. Vedi: 20 Settembre 1985 6° Identikit del MdF
Questa la trascrizione:
LEGIONE CARABINIERI DI BRESCIA
-Stazione di Isorella-
PROCESSO VERBALE:- di sommarie informazioni testimoniali, rese da:-
SOSSI Milena, nata a Calvisano (BS) il 16.09.1965, residente a Calvisano (BS), via Vincenzo Polini n. 34, nubile, operaia.-
L’anno 1985, aldi 24 dal mese di Settembre, in Isorella (BS), nell’Ufficio del Comando Stazione CC., alle ore 21.00.-
Avanti a noi sottoscritti Ufficiali di P.G., è presente la signorina SOSSI Milena, sopra meglio generalizzata, la quale opportunamente sentita, spontaneamente dichiara quanto segue:
Il 10 Agosto 1985, unitamente al mio ragazzo di noma GIROLINI (NdR: Cigolini) Luciano, e con l’autovettura di quest’ultimo una Fiat 126, targata BS/636430, sono partita alla volta si S. Casciano Val di Pesa (FI) per far visita ad un nostro comune amico di nome ZANGRANDI Gianbattista che si trova domiciliato presso la setta religiosa “HARE KRISNA” ubicata nella villa “VRINDRAVANI” sita in via Scopetti n. 108 di S. Casciano Val di Pesa, frazione di S. Andrea in Percussina.- Siamo giunti in detta località verso le ore 20.00 della stessa giornata.- La notte l’abbiamo trascorsa sull’auto vettura nel cortile della Villa.- Per farla breve l’11 successivo, verso le ore 14.00, con la macchina ci siamo; portati lungo una strada asfaltata, che non sò precisare e, dopo aver attraversato il Comune di S. Casciano, ci siamo fermati lungo la via, ritengo trattarsi della stessa via Scopeti a circa Kilometri 4 da S. Andrea. In questa località abbiamo posteggiato l’autovettura, chiusa a chiave, sulla destra perché si porta in S. Andrea e noi ci siamo portati sulla sinistra a circa un metro dalla strada fermandoci su una piazzola circondata da alberi.- Il mio ragazzo si è sdraiato per terra addormentandosi, mentre io vicino a lui stavo sveglia. Subito dopo ho udito dei passi di persona provenire dalla parte superiore alla nostra posizione. Mi sono subito alzata e spostatami a circa un metro dal mio ragazzo stavo ferma cercando di individuare la provenienza del rumore.- Frattanto il rumore si faceva sempre più vicine edcinsistente alche ho svegliato il mio ragazzo al quale facevo presente l’accaduto, esternando la mia preoccupazione. Dopo poco, infatti entrambi notavamo un individuo a circa 20 metri di distanza, fra gli alberi, che scendeva verso la strada e, dopo averla attraversata si avvicinava al la nostra autovettura.- Lo sconosciuto si è soffermato nei pressi della macchina guardando attentamente nell’interno dell’abitacolo dopo di che si portava nella sottostante scarpata ritornando subito dopo sulla strada.- Dopo aver guardato nuovamente all’interno della macchina si allontanava in direzione di S. Andrea e dopo aver svoltato una curva si allontanava definitivamente a mezzo di una moto vespa.- Anche noi di corsa abbiamo raggiunto la macchina e ci siamo diretti verso S. Andrea. Sul tratto di strada prima di raggiungere S. Andrea abbiamo superato l’uomo in vespa io mi sono girata per guardare meglio l’uomo della moto, il quale procedera ad andatura piuttosto tranquilla e disinvolta.
Ritengo che l’uomo non ci abbia notato mentre eravamo fermi sulla piazzuola.
A.D.R. La vespa cavalcata dall’uomo era di colore bleu e portava il parabrezza dallo stesso colore. Non sono in grado di riferire se la moto vespa fosse o meno munita di targa.-
A.D.R. Secondo la mia modesta conoscenza posso descrivere l’uomo come segue: alto m.1,80 – 1,85, corporatura robusta;- spalle larghe squadrate;- viso grosso ma non paffuto, di forma trapezoidale; colorito chiaro;- senza barba né baffi;- occhi di media grandezza;- sopracciglia regolari;- naso grosso e tozzo con narici larghe;- orecchie normali attaccate;- bocca larga con labbra non vistose; – il collo era proporzionato al corpo;- i capelli, di colore grigio, coprivano soltanto le parti parietali e posteriore del capo;- Tutta la calotta cranica era completamente calva non abbronzata; -Secondo me l’uomo poteva avere circa 50 anni.
Era comunque un uomo fisicamente prestante.- Indossava una maglietta chiara a mezze maniche tipo “polo”;- pantaloni chiari classici; Le braccia non mi sembravano abbronzate;- le mani piuttosto grandi.-
A.D.R. -L’andatura dell’uomo era normale e sicura. Ricordo che portava la maglietta sopra i pantaloni.-
A.D.R. -A mio modesto parere collocherei professionalmente l’uomo ad un impiegato-pensionato-macellaio.-
A.D.R. -Tengo a precisare che sono stata spinta dall’ultimo episodio verificatosi in quel di S. Casciano nei primi giorni del corrente mese, da un senso di rimorso, a fornire tale deposizione. Non nascondo che ho subito un certo travaglio interno ma mi sono convinta quasi sicura di aver notato nell’uomo il fantomatico mostro. Preciso di non aver subito alcuna influenza dalla stampa o dalla tele visione, due cose che non seguo..
A.D.R. -Non ho altro da aggiungere o da modificare di quanto sopra esposto, ed in fede, previo lettura, mi sottoscrivo.-
Letto, confermato e sottoscritto.-
I due vengono ascoltati separatamente e la versione raccontata coincide.
I due affermano che il giorno 11 agosto 1985, nel pomeriggio, mentre sostavano in una piazzola presso gli Scopeti vicino alla tenuta degli Hare Krishna, hanno notato un uomo alto e grassoccio di circa 50 anni uscire dal bosco ed avvicinarsi alla loro autovettura per guardarci all’interno. dopo che si è accorto che non vi era nessuno l’uomo a bordo di una motovespa di colore blu si è allontanato dalla zona. I due impauriti avevano lasciato la zona e percorrendo la strada avevano raggiunto l’uomo e nell’occasione lo avevano osservato bene in viso. In base alle loro descrizioni erano stati creati due phot/fit denominati “uno” e “due”. Vedi: 17 Ottobre 1985 Rapporto Giudiziario N. 248/39 di Nicola Giordano sul delitto del settembre 1985 pag 5