Il 26 Settembre 1985 Cristina Pompei racconta al suo compagno del momento Franco Picchi del fatto che aveva subito una violenza sessuale qualche anno addietro, cosa che non aveva raccontano a nessuno e che non aveva mai denunciato per paura. Il Picchi convince la Pompei a raccontare la sua disavventura ad un suo amico, ispettore di polizia a Perugia, di Nome Luigi Napoleoni. La convince a raccontare la sua storia non solo per la violenza subita, ma anche perchè il violentatore, per metterle paura, gli aveva detto di essere il responsabile della morte di un’altra ragazza ritrovata vicino ad una pianta di olivo a Firenze. (NdR: Il delitto in oggetto si riferisce alla Gabriella Caltabellotta, ma anche ad un altro delitto avvenuto il 22 luglio 1984 di una sconosciuta si lega alla vicenda.)
Per questa ragione il giorno stesso incontrano Napoleoni a cui la ragazza, in confidenza, racconta la sua disavventura.
In base a quanto viene raccontato l’ispettore Napoleoni svolge alcune indagini riportate nelle note del 30 settembre 1985, riportata qua sotto, e l’altra quella dell’8 ottobre 1985. In base a queste note verrà richiesta una testimonianza alla Pompei, rilasciata in via ufficiali il 28 novembre 1985.
In seguito Napoleoni si attiverà per approfondire l’indagine che verrà da lui collegata agli eventi del MdF, indagine che si conosce sia per le sue trasferte visibili in questo articolo, sia per i suoi appunti durante queste indagini visibili in questo articolo e trascritti in questo articolo.