Il 28 Settembre 1985 la signora Simonetta Costanzo rilascia un elaborato che si compone di 4 pagine dattiloscritte del quale è reperibile solo uno stralcio pubblicato in un articolo del Corriere del 1° novembre 2001.
In questo elaborato si ventila e si sottolinea l’attendibilità dell’ipotesi secondo cui “Il compilatore riteneva che gli omicidi potessero essere opera di più aggressori, forse appartenenti a una comunità religiosa segreta, una specie di setta dedita alla magia nera. E a sostegno della tesi citava alcuni elementi giudicati particolarmente significativi, quali il fatto che alcune vittime sui loro corpi presentassero segni di forma semicircolare, come se l’assassino avesse voluto raffigurare disegni e forme magiche, il fatto che dalle borsette delle donne non fosse stato sottratto alcun valore – e ciò avrebbe confermato il carattere spirituale delle sedute –, i luoghi prescelti, la maggior parte dei quali iniziavano con una lettera “S” e con cui gli assassini avrebbero forse inteso far riferimento a nomi di Santi, l’evidente preferenza per le notti di novilunio e dei giorni prefestivi e festivi, giorni che sembravano reiterare il numero 9 (19.6.82; 9.9.83; 29.7.84; 8.9.85), forse ritenuto un simbolo fallico.“
Lo studio in oggetto viene riferito a tale Teresa lucchesi, vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 205
macchè numero “9”: è evidente e certo che nella serie il numero che lucifera è l’ “8” tanto da essere incluso anche nelle serie precedenti, come a qualsiasi persona che abbia approfondito un minimo le tematiche di iniziazione simbolico-crittografica massonica ben sa e riconosce al volo. Fa strano che una così attenta e preparata come la SC abbia preso una simile cantonata, a meno che la sua non sia stata una cantonata appositamente voluta per mandare un messaggio trasversale a qualcuno.
Potrebbe illustrare in che termini è l’8 in numero che lucifera? Grazie.
massonicamente è cosa nota quella del “8” in quanto multiplo del “2” rappresentato dalle Colonne (Jakim e Boaz) e spesso riportato direttamente nel loro numero di spire di attorcigliamento.
Numerologicamente e nella Kabala, l’aggiunta di zeri ed il ricorso ai multipli pari, è da sempre artificio di criptazione agli occhi e alla mente dei non affiliati.
In “architettura” (il Dio massone architetto dell’universo), il “2” indica la “Linea” sia tecnica e banale sia soprattutto quella di senso di progresso ed illuminazione, il divenire. il “9” non rappresenta nulla nè a livello architettonico nè spirituale.
Ed il “due”, duplicità, è il simbolismo base usato a negazione della Trinità nonchè quello del dualismo Ben/Male entrambi presenti e necessari nel mondo che massoneria ed ebraismo trattano.
Gli stessi riti satanici, in forma propria e con le dovute elaborazioni loro proprie, ne fanno ricorso.
Il “9”, è genericamente un numero dato in pasto ai non introdotti in quanto, fuori da ogni legge kabalistica e numeroligica (in numerologia addirittura somma a zero!), in quanto è facile da usare per manipolare i pensieri e nascondere gli arcani, presentandolo come alter-ego interscambiabile della sua forma rovesciata (“6”) in riferimento noto “666” numero della Bestia, quanto invece è il numero criptato di riferimento dell’imperatore romano dell’epoca ed in massoneria non riporta minimamente a Satana ma alla funzione del Potere Temporale/Stato del dominio dell’uomo sull’uomo.
Molteplice letteratura in merito è disponibile in rete e soprattutto nelle biblioteche di settore; una consultazione almeno dei testi classici di riferimento potrà in ogni caso esservi ben più utile ed approfondita di queste brevi mie spiegazioni.
Grazie, molto chiaro. Può anche associare il numero agli omicidi commessi? Cioè il rapporto esistente?
Essendo nei fatti ignoti gli autori così come la motivazione specifica a causa di quei delitti, ed ignoto il perchè terminarono: no, direi che non sia possibile tentarne il tipo di lettura domandato.