L’11 Settembre 1985 rilasciava testimonianza spontanea Franco Spada.
Questo il verbale: 3 Ottobre 1985 Testimonianza di Franco Spada
Questa la trascrizione:
LEGIONE CARABINIERI DI BRESCIA
STAZIONE DI BERGAMO BASSA
GGETTO PROCESSO VERBALE: di sommarie informazioni testimoniali rese da:
SPADA Franco, nato a Bottanuco il 13.05.1939, ivi residente, via Finazzi nr. 1, celibe, stuccatore.
L’anno 1985, addì 3 del mese di ottobre 1985, alle ore 17,30 negli Uffici del Comando Stazione Carabinieri di Bergamo Bassa. Avanti a noi sottoscritti Brig. Passalacqua Carmelo, addetto al suddetto Reparto, è presente il sig. SPADA Franco, il quale, spontaneamente, si è qui presentato al fine di fornire elementi, per lui sospetti, ai fini dell’identificazione di colui che nella zona di Firenze ha ucciso alcune coppie:
Esplico l’attività di artigiano per conto proprio. Il giorno 16 setembre 1985 ho iniziato a stuccare con gesso presso lo stabile sito in via S. Damiano nr.6 di Milano, ove è ubicata la rappresentanza di pellicce “Dell Era”. Premetto che il lavoro mi era stato ordinato da un’altro artigiano di Bottanuco, mio cugino, certo Spada Paolo.
Tra il 25 e 26 settembre non sono in grado di precisare il giorno esatto si è presentato, nello stabile ove stavo lavorando, un signore artigiano, specializzato in marmista, con il compito di posare il marmo nei due bagni dello stabile e nel pianerottolo dell’ascensore di servizio. Premetto che l’appartamento è situato al terzo piano. Non sò chi è il proprietario dell’appartamento, in quanto io lavoro per conto di mio cugino, e mio cugino, a sua volta, per conto dell’impresa SEDES sita in corrente. La SEDES è un’impresa edile.
Il posatore del marmo, alto circa cm. 170/175, corporatura media, capelli scuri di media lunghezza e lisci, carnagione scura, di circa 40-45 anni. Questo signore si è messo a parlare in merito al mostro di Firenze, dicendo che non lo prendono più perché potrebbe essere qualcuno di Milano e non di Firenze, magari un fiorentino che abita a Milano. Discutendo ebbe a dire a dire che è di origine fiorentina e che conosce tutti i posti dove si sono verificati gli omicidi Lo stesso poiché avevamo avuto una discussione politica, lui si dichiarava fascista cantando “fascetta nera” ed io non condividevo le sue opinioni, in via amichevole voleva regalarmi delle lamette somiglianti a dei piccoli bisturi; ma io non accettai perché non avevo cosa farmene e anche perché non volevo nulla da lui.
A.D.R.: era li, lo sconosciuto, per conto di una ditta di marmi di Seregno, in quanto il Geometra dell’impresa. SEDES le aveva chiesto il numero di telefono per mettersi in contatto ed avere altro lavoro.
A.D.R.: -si è fermato a lavorare assieme a noi un giorno e mezzo.
A.D.R.: sò che dopo aver fatto il lavoro dove ero io, si è portato a lavorare presso una banca di Milano.-
A.D.R.: -l0 sconosciuto, marmista, mi disse, in quell’occasione, che l’assassino di Firenze alle ultime persone uccise aveva tagliato un pezzo di pube, ovvero lui si è espresso dicendo un pezzo di “fica”; io gli dissi da chi l’aveva saputo e lui rispose di averlo letto sul quotidiano “il giorno”
A.D.R.: -Di quanto sopra, invece, io lo venni a sapere dal telegiornale della sera.
A.D.R.: per il momento non ricordo altro, comunque sono sempre a disposizione per eventuali chiarimenti.
A.D.R.:-sò che in merito, per chi collabora con la giustizia per l’identificazione dell’assassino di Firenze, c’è un taglia in palio di lire 500 milioni, e quindi se queste mie notizie fossere indicative per una svolta alle indagini, li pretendo.
A.D.R.: -se non ci fosse stata la taglia le notizie li avrei date lo stesso.
A;D.R.: -non ho altro da aggiungere, ed in fede di quanto sopra mi sottoscrivo, chiedendo all’Autorità inquirente la mantenere il massimo riserbo sul mio nome.
F.L.C.S. in data e luogo di cui sopra.
Riferisce di aver appreso da un marmista che il MdF poteva identificarsi con un fiorentino che abitava a Milano. Vedi: 17 Ottobre 1985 Rapporto Giudiziario N. 248/39 di Nicola Giordano sul delitto del settembre 1985