Il 7 ottobre 1985 Emanuele Petri raggiunge l’amico Enzo Ticchioni per comperare del pesce, i due si conoscono da tempo e Petri si confida con il pescatore. Gli racconta che il 6 ottobre si è trovato a fare un inseguimento in auto assieme ad un collega per cercare di prendere una motocicletta e che questa gli era sfuggita all’altezza di Terontola. Alla curiosità dell’amico gli dice che la persona in moto era Francesco Narducci e che era da molto tempo che lo stavano pedinando in quanto erano stati ritrovati dei resti umani femminili presso la sua abitazione in Firenze. Gli racconta che avevano preparato un posto di blocco nella strada vecchia che viene da Firenze e passa attraverso Arezzo e Cortona, per giungere al Lago. Il Narducci, sempre secondo quanto gli disse il Petri, era riuscito a superare il posto di blocco e a scomparire nel nulla a Terontola. Vedi verbale di Enzo Ticchioni del 15 ottobre 2004.
Sembra inverosimile che un poliziotto si confidi con un pescatore e soprattutto chi è questo Emanuele Petri che sta indagando su Narducci, e su delega di chi sta indagando? Che interesse avrebbe Enzo Ticchioni nel raccontare questa storia? Perchè poi in seguito in sede di incidente probatorio Ticchioni dice di non ricordare più nulla in merito? Sappiamo che Emanuele Petri si è mosso anche su altri fronti, quindi non è una menzogna che si sia occupato di Narducci.