Bruno Fortunato era agente della Polfer. Nato a Portici nel Napoletano.
Restò ferito il 2 marzo 2003 nella sparatoria sul treno Roma-Firenze, nella quale morirono il sovrintendente di polizia Emanuele Petri, il brigatista Mario Galesi e fu catturata Nadia Desdemona Lioce. Quel giorno svolgeva servizio di scorta viaggiatori su un treno regionale sulla tratta ferroviaria Roma-Firenze. Poco dopo la fermata alla stazione di Camucia-Cortona, Fortunato assieme a Petri e gli altri colleghi, durante controlli di routine, decidono di verificare le generalità di un uomo e una donna che viaggiavano a bordo del vagone. Questi passeggeri, dopo aver esibito documenti falsi ai poliziotti che si accorgevano delle incongruenze, reagiscono nei loro confronti con un conflitto a fuoco dove Petri trova la morte.
Si è suicidato a Nettuno il 9 aprile 2010 a 52 anni. Era in pensione come poliziotto della Polfer. Fortunato si è ucciso sparandosi un colpo alla testa con la sua pistola intorno alla mezzanotte presso la sua abitazione ad Anzio. La pistola con la quale l’ex agente Polfer si è sparato non era quella di ordinanza ma una che l’uomo regolarmente deteneva. Fortunato, non ha lasciato nessun biglietto per spiegare il suo suicidio.