E’ PASSATO UN MESE DALL’ ULTIMO OMICIDIO E NON CI SONO TRACCE DEL MOST

FIRENZE – E’ passato un mese dall’ assassinio di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili ma i sostituti procuratori Paolo Canessa e Francesco Flery non sono pessimisti. “Ci sono ancora accertamenti seri e importanti da fare”, assicurano i due magistrati. La possibilità di arrivare alla cattura del mostro di Firenze, responsabile di sedici omicidi, non sembra ancora del tutto sfumata anche se gli unici indizi in possesso degli inquirenti, una lettera contenente una piccola parte del pube della donna e un proiettile calibro 22, non hanno dato, almeno apparentemente, risultati concreti. E’ un momento difficile anche perchè sull’ inchiesta si addensano nuove polemiche. Sono legate ai guanti di tipo sanitario e al pezzetto di stoffa trovati la settimana scorsa nel bosco degli Scopeti dove nella notte tra l’ 8 e il 9 settembre furono uccisi i due turisti francesi. Ai due reperti non viene data molta importanza ma ancora non sono stati analizzati dagli esperti dell’ Istituto di medicina legale. Per essere portati dalla caserma dei carabinieri all’ Istituto guanti e stoffa intrisa di una sostanza color rosso-marrone che potrebbe essere sangue hanno impiegato cinque giorni (a quanto pare sono stati dimenticati). Ci sono anche altre perplessità: gli uomini della speciale squadra antimostro non sono stati informati del ritrovamento. “Ma questi guanti non hanno nessuna importanza ai fini delle indagini – assicura il sostituto procuratore Flery – nessuno ci dirà mai se sono stati lasciati dal mostro. Inoltre siamo convinti che sono stati perduti da qualcuno dei nostri. Dobbiamo pensare a cose più importanti”. A quanto pare ancora non sono conclusi gli accertamenti legati alle auto di cui fu rilevata la targa ai caselli autostradali la notte dell’ ultimo omicidio. E così la febbre dell’ attesa continua a restare alta in tutta la città e la psicosi di massa non si attenua provocando anche episodi sconcertanti. All’ ospedale di Careggi ci sono un paio di persone in cura dagli psichiatri perchè convinte di conoscere il mostro di Firenze. Un ginecologo che voci di popolo volevano in carcere per la catena di delitti si è trovato con la clientela dimezzata. All’ ospedale di Santa Maria Annunziata, dove è stato rinvenuto il proiettile calibro 22 marca Winchester serie H di quelli solitamente usati dal maniaco, stanno calando i ricoveri. E nel frattempo sulle colline di Scandicci sono comparsi i primi cartelli antimostro. Dalle 19 alle 7 del mattino nelle zone che il sindaco, dopo una serie di accertamenti dei vigili urbani, ha giudicato rischiose è vietata sia la sosta che il campeggio. Firenze continua a restare in perenne stato di allarme anche per le notizie confuse e contraddittorie che continuano a diffondersi.

di PAOLO VAGHEGGI

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8 Ottobre 1985 Stampa: La Repubblica – E’ passato un mese dall’ultimo omicidio e non ci sono tracce del mostro
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