Il 13 ottobre 1985 alle ore 8.00 circa il Maresciallo Lorenzo Bruni, che comanda la Stazione dei Carabinieri di Magione, si sta preparando per partire alla volta di Roma per una missione quando viene chiamato urgentemente al telefono. Dall’altra parte c’è Capitano della Compagnia Carabinieri di Perugia Francesco Di Carlo il quale lo allerta sul fatto che è stato ritrovato il corpo di Francesco Narducci, lo rassicura che si tratta di un semplice annegamento e lo comanda di recarsi sul mollo di Sant’Arcangelo dove lo raggiungerà la Dott.ssa Daniela Seppoloni, che è stata preavvertita e che sbrigherà le pratiche velocemente, in modo che poi lui possa poi partire tranquillamente alla volta di Roma.
Questa la testimonianza di cosa disse il Comandante Di Carlo al Maresciallo Bruni: “È stato ritrovato il cadavere di Narducci, vada al molo di Sant’Arcangelo, ho avvertito la dottoressa Seppoloni che sbrigherà tutte le pratiche in quattro e quattr’otto, poi potrà andare tranquillamente a Roma“.
La trascrizione della testimonianza del 26 ottobre 2001 di Lorenzo Bruni.