La Nazione Umbria

Il medium assicura: “Lo sento, vive”. Una notte di vane, inutili ricerche” di Elio C. Bertoldi, con foto di Pietro Crocchioni.

Una notte terribile, cominciata per via di una “segnalazione”, fatta da un medium alla famiglia Narducci. “Lo sento – avrebbe spiegato il sensitivo – Francesco è vivo e chiede aiuto. E’ allo stremo… Si trova all’Isola Maggiore, proprio nei pressi del castello Guglielmi…”. Ugo, in agitazione, è partito dalla sua abitazione e si è portato a San Feliciano. Ha detto a Peppino Trovati che c’era una speranza. Sono intervenuti VV.FF. e polizia e Carabinieri ma senza esito. Ieri mattina, una sensitiva è stata condotta in motoscafo, sul lago per vedere se potesse trovare qualcosa. Ieri mattina, 20 tra carabinieri e poliziotti hanno battuto l’Isola Polvese, per quattro ore, senza esito, mentre i sommozzatori di Roma si sono di nuovo immersi a sud ovest della Polvese. Decine di barche hanno battuto il lago, tra cui Gianni Spagnoli. Francesca è rimasta per tutta la mattina in compagnia della sorella Beatrice e della cognata Elisabetta sul piccolo piazzale della darsena. Le fonti della polizia hanno confermato che giovedì un uomo, con un comportamento “mafioso”, dopo aver suonato a casa dei Narducci, aveva consegnato un mazzo di fiori a una zia dello scomparso, l’avrebbe baciata sulle guance e le avrebbe detto che li mandava Bruno. L’uomo era coi capelli bianchi, sulla sessantina. Narducci è stato attirato in un tranello?

13 Ottobre 1985 Stampa: La Nazione – Il medium assicura: “Lo sento, vive”. Una notte di vane, inutili ricerche”
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