Il Maresciallo Antonio Amore non è convinto della posizione di Giampiero Vigilanti e cerca informazioni in merito. Acquisisce tre documenti. Il primo è uno stato di famiglia. Il secondo riguardante un fermo avvenuto a Firenze. Ed un terzo che è una segnalazione dalla Stazione dei Carabinieri di Vicchio alla Questura di Firenze.
Lo stato di famiglia riporta la composizione familiare al 18 novembre 1985 ed è consultabile qui.
Il fermo a Firenze avviene in data 5 settembre 1950 in quanto sorpreso a spiare, per scopi sessuali, degli uomini che urinavano presso il bagno della Fortezza da Basso. Durante l’interrogatorio Giampiero Vigilanti ammette di essere un pederasta ed aver avuto rapporti omosessuali. Ammette inoltre, assieme ad altri due pederasti, di aver spiato nei bagni su detti.
Questo il documento: 5 settembre 1950 Arresto Giampiero Vigilanti
L’altro documento è invece una segnalazione fatta dalla Stazione dei Carabinieri di Vicchio alla Questura di Firenze per indicare il mancato rispetto dell’ordinanza di un foglio di via redatto a Genova il 16 ottobre 1950 che obbligava Giampiero Vigilanti a presentarsi in data 7 novembre 1950 presso la Stazione dei Carabinieri di Vicchio. Il foglio di via redatto a Genova è conseguente dell’arresto di Vigilanti nel capoluogo Ligure. Nell’occasione viene comunicato dai Carabinieri il comportamento sconsiderato del Vigilanti che abbandona spesso la casa paterna, sottrae denaro alla famiglia, maltratta i genitori ed ha un comportamento antisociale. Viene addirittura ventilata la possibilità di una instabilità mentale.
Questo è il documento: 7 novembre 1950 Segnalazione Giampiero Viglilanti
Le informazioni acquisite dal maresciallo Antonio Amore convergono in una nota informativa insieme ai verbali della perquisizione del 16 settembre 1985, della testimonianza rilasciata da Vigilanti nella stessa data e dal figlio Andrea sempre in data 16 settembre 1985.