L’intuizione del 16 settembre 1985 del maresciallo Antonio Amore, la perquisizione e le successive informative recuperate su Giampiero Vigilanti portano a redigere una nota sullo stesso datata 18 Novembre 1985 e firmata da Marco Manomeni agente del Sisde.

Questo il documento originale: 18 novembre 1985 Nota su Giampiero Vigilanti originale

Questo il documento aggiornato in seguito: 18 novembre 1985 Nota su Giampiero Vigilanti aggiornata in data sconosciuta

Nella Nota, oltre i dati anagrafici, sono riportate tutte una serie di informazioni che fanno ritenere il soggetto compatibile con la figura del MdF.

APPUNTO

OGGETTO: Mostro di Firenze.

Nel corso dellattività informativa volta a identificare il cosidetto “Mostro di Firenze” si è avuta lopportuni di rilevare, da più parti, segnali e indicazioni su di un certo VIGILANTI Gian­piero, poi identificato in VIGILANTI Giampiero di Emilio e di ASSI­RELLI Assunta, nato a Vicchio (FI) il 22.11.1930, residente a Pra­to (FI) in via Antonio Anile n.10, coniugato con F. Elena, con prole.

Il 16.9.1985, poiché già sospettato, è stato oggetto di perquisizio­ne domiciliare senza esito, da parte dell’Arma locale, sia nella re­sidenza di Prato che a Vicchio, in località Padule, presso l’abita­zione della madre sita in via Caselle n.36.

Sul conto del VIGILANTI bisogna comunque segnalare che:

  1. E’ alto m.1,90 circa, corporatura robusta, capelli brizzolati e occhi verdi.

  2. E’ in possesso della Licenza di porto d’armi di fucile n.637758G rilasciata dalla Questura di Firenze il 25.11.1983.

  1. E’ in possesso della pistola automatica HIG STANDARD USA a 10 colpi cal.22 da tiro, matricola n.1855392, regolarmente denun­ciata.

  2. E’ iscritto presso la sezione del Tiro a Segno Nazionale di Prato.

  3. Ha il permesso di trasportare armi da tiro dalla propria abi­tazione al poligono di tiro e viceversa, nonché di disputare gare di tiro a segno fuori la sede della locale sezione.

  4. E’ conosciuto presso i locali organi di Polizia per oltraggio a Pubblici Ufficiale, furto, tentata estorsione, violazione al TULPS, art.1 38 R.D. 18.6.1931 n.773, contravvenzione al fo­glio di via obbligatorio.

  5. In data 12.7.1983 è stato riabilitato dalla Corte d’Appello di Firenze.

  6. Dal 1953 al 1958 ha fatto parte della Legione Straniera, combattendo in Indocina e in Africa. In quel periodo si è fatto fotografare con due teste decapitate in mano.

  7. Il 30.1.1961 ha tentato il suicidio mentre si trovava ricoverato presso l’Ospedale Assistenza Scarcerati Italiani di Firenze.

  8. Nel 1963 stato curato perchè in preda a crisi depressiva.

  9. Dall’80 gode di pensione per malattia.

Sull’interessato, inoltre, si è venuti autonomamente a conoscenza che:

– obbligherebbe la moglie a prostituirsi;

– sarebbe in possesso di altre armi non denunciate e opportuna­ mente ben nascoste;

– è solito di sera allontanarsi da casa e ritornare a notte fonda;

– è sua abitudine spostarsi in autovettura portando con se due cani.

La nota informativa viene inviata al magistrato inquirente il 29 novembre 1985 Trasmissione appunti al Magistrato.

Allegato alla nota vi è probabilmente allegato tutto il faldone delle informazioni raccolte dal Maresciallo Amore su Giampiero Vigilanti, vedi LINK.

 

18 Novembre 1985 Nota su Giampiero Vigilanti

2 pensieri su “18 Novembre 1985 Nota su Giampiero Vigilanti

  • 5 Agosto 2023 alle 18:30
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    L’immagine del Vigilanti è la più vicina al profilo del mdf il suo passato come legionario la sua fierezza nelle immagini delle teste mozzatte dei nemici in bella vista i quasi 200 proiettili della calibro 22 il fatto che usciva e rientrava a tarda notte il fatto che poteva spostarsi da casa al poligono di tiro con la pistola la sua passione x le armi anche l’aumobile stesso colore di quella vista dai testimoni ma la cosa che più di tutti è il suo sguardo

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  • 27 Maggio 2024 alle 11:07
    Permalink

    Mi sono sempre chiesto da possessore di porto d’armi come, un personaggio noto per denunce varie, con passati di squilibrio mentale e tentato suicidio potesse averlo.
    Ora mi pare di capire che nel 1983 si fece pulire la fedina penale e poi a novembre ottenne il pda.
    Pacciani al suo pari aveva inoltrato richiesta di porto d’arma poi respinta per il delitto passato in giudicato degli anni 50.
    Erano gli anni del terrorismo dove la detenzione di armi era molto attenzionata rispetto agli anni precedenti, trovo tutto ciò molto strano. Sono il solo?

    Rispondi

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