Firenze, Il film sul “mostro” uscirà lunedì, ma tagliato

FIRENZE – Si intitola “L’ assassino è ancora tra noi” ed è il primo film sul mostro di Firenze che arriva nelle sale cinematografiche. La programmazione comincia lunedì e le polemiche infuriano. Il regista, Camillo Teti, è infatti costretto ad autocensurarsi per ordine del pretore di Firenze, i familiari delle giovani vittime si dicono indignati e gli esercenti dei cinema fiorentini sembrano intenzionati a boicottare la pellicola che difficilmente sarà proiettata nel capoluogo toscano. Al film, che una decina di giorni fa aveva ottenuto il visto della commissione censura è vietato ai minori di 14 anni, il pretore Fernando Sergio ha dedicato un’ udienza protrattasi per l’ intera giornata di ieri. Al magistrato si erano rivolti i parenti delle vittime presumendo l’ esistenza di un “abuso dell’ immagine altrui e del diritto alla riservatezza”. E, almeno in parte, hanno ottenuto una vittoria. Non sono riusciti ad impedire l’ uscita del film, ma la programmazione, in base a un’ ordinanza del pretore che è stata concordata tra le parti, è condizionata al taglio di alcune scene che aprono il film. Dovranno sparire le seguenze relative alle sevizie che subisce una delle giovani assassinate e che hanno un chiaro riferimento con l’ omiciio di Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore, uccisi nel 1974. “Questo film offende – dice Renzo Rontini (padre di Pia, uccisa dal mostro) dopo aver assistito a una proiezione insieme al pretore – è troppo reale e questo non è nè giusto nè umano”. “Io non sono d’ accordo con i tagli – commenta il regista – ma ho acconsentito a fare delle riduzioni che i genitori mi hanno chiesto. Ho fatto questo film per mettere i giovani di fronte a certe responsabilità. Anch’ io ho una figlia di diciassette anni”. E ha accettato i tagli anche la casa di produzione, la Orchidea, probabilmente perchè su l’ inafferrabile assassino (sedici vittime in diciotto anni) sta per uscire un altro film. Si intitola “Il mostro di Firenze” ed è liberamente tratto dall’ omonimo libro di Mario Spezi. Il magistrato lo visionerà il 15 febbraio mentre stanno per prendere il via le riprese di “Tramonti fiorentini”, terza pellicola dedicata alle gesta del maniaco. Filo conduttore di “L’ assassino è ancora tra noi”, interpretato da Mariangela D’ Abbraccio e Giovanni Visentin, è una giovane aspirante criminologa che vuol preparare una tesi di laurea su una catena di misteriosi delitti. Gli otto duplici omicidi del film sono ridotti a quattro e, per la verità, non ci sono scene particolarmente cruente. I riferimenti agli avenimenti reali sono ovviamente moltissimi ma possono essere interpretati come tali solanto da chi conosce la vicenda in ogni particolare. E ci sono episodi di fantasia mentre sull’ identità dell’ assassino vengono avanzate soltanto ipotesi (un guardone? Un medico? Un ginecologo?). Il film infatti non finisce con la cattura del maniaco.

di PAOLO VAGHEGGI

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8 Febbraio 1986 Stampa: La Repubblica – Firenze, Il film sul “mostro” uscirà lunedì, ma tagliato
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