Il 27 novembre 1986 Salvatore Vinci fu nuovamente interrogato egli fu contestato di aver frequentato la Barbara Locci anche nel 1968. Fece verbalizzare: “Vitalia era preoccupata che il marito le potesse fare del male e suppose che gli potesse  avere una pistola. Io ricordo di aver guardato un po’ in ogni parte senza trovare la pistola e perciò tranquillizzando mia cognata d’Italia.  dovendo essere agile per ragioni del mio lavoro facevo dello sport e in particolare quello io mi muovo alpinismo punto a questo fine andavo a vedere quelli che si esercitavano alle cave di Maiano ed anche io mi stavo in quella zona.

Gli inquirenti gli fecero notare che era stato ricoverato alla clinica delle malattie nervose e mentali. In questo frangente Salvatore Vinci si commuove e comincia a piangere, e dato che questo ricordo gli suscita una reazione così commovente, gli inquirenti gli domandano il motivo. Salvatore Vinci ancora piangente dice: “Per mia madre che è morta. Alla quale ero molto attaccato. Dopo la morte della mamma soffrii fisicamente. Mi risenti male in casa di mio fratello perché c’era la foto di mia madre esposta. Poi mi sono sentito nuovamente male in una sala da ballo sentendo la canzone “mamma”. Il mio migliore amico in Toscana è Saverio Biancalani. In Sardegna invece era Salvatore Steri“.

Gli inquirenti gli mostrarono lo straccio rinvenuto in casa sua ma Salvatore Vinci disse di “non sapere l’origine dello straccio che mi viene mostrato. Suppongo che si tratti di un panno utilizzato per igiene intima dall’allora mia convivente, tanto è vero che avendo lei l’abitudine di lasciarne per casa, io altre volte avevo rappresentato che non era opportuno perché, per casa, vi erano dei bambini, Marco, Giancarlo e Roberto …. prendo atto che a seguito di accertamento peritale, lo straccio risulta interessato da sangue appartenente a due persone diverse. Non so cosa dirle. Quale che sia il risultato delle perizie disposte, tuttavia escludo che possa avere a che fare con il duplice omicidio di cui sta parlando. E lo escludo in maniera assoluta. La S.V. mi rappresenta che sullo straccio vi sono tracce di polvere da sparo, oltre che di un olio per legno. Son oltre modo perplesso circa l’esito delle perizia e chiedo alla S.V. se è sicuro di questi risultati.. … Mi sorprende che uno degli stracci rinvenuto nella borsa sia interessato da tracce di sangue e polvere da sparo, perché in casa mia nessuno ha mai avuto a che fare con le armi.

27 Novembre 1986 Interrogatorio di Salvatore Vinci

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