Firenze, “il mostro scrive ai giudici”
FIRENZE L’ incubo del mostro torna ad affacciarsi su Firenze. Alla Procura della Repubblica è arrivato un nuovo messaggio dell’ inafferrabile maniaco che in diciannove anni ha assassinato sedici persone, otto giovani coppie. La missiva è stata recapitata, dopo un anno e mezzo di silenzio, al sostituto procuratore Silvia Della Monica, lo stesso magistrato che all’ indomani dell’ ultimo duplice omicidio, avvenuto nel settembre del 1985, aveva ricevuto un terrificante segnale: una parte del seno asportato alla turista francese Nadine Mauriot. La lettera ha fatto immediatamente scattare l’ allarme rosso. La speciale squadra antimostro che da anni lavora a questo caso sta cercando di verificare l’ autenticità del messaggio. Il riserbo degli inquirenti è strettissimo. Le poche indiscrezioni che circolano dicono che si tratta di una pagina scritta a macchina, una lunghissima dichiarazione. C’ è un particolare inquietante: la busta è stata chiusa con della colla. Non è stata leccata e quindi è stata sicuramente scritta da una persona che ha seguito attentamente l’ evolversi delle indagini perchè pochi mesi fa circolava la voce che i magistrati avevano individuato il gruppo sanguigno del maniaco grazie alle analisi delle particelle di saliva lasciate sui francobolli e sulle buste dei messaggi portati in Procura. Se è autentica, questa, infatti, non è l’ unica lettera del mostro di Firenze. Il primo macabro messaggio fu consegnato al sostituto procuratore Silvia Della Monica nel settembre del 1985. Pochi giorni dopo, alla fine del mese, tre missive arrivarono ai sostituti Francesco Fleury, Piero Luigi Vigna e Paolo Canessa. A sostegno della genuinità dentro c’ erano tre proiettili calibro 22 marca Winchester serie H, quelli che il maniaco solitamente usa per caricare una micidiale Beretta entrata in azione per la prima volta nel lontano 1968. Altre comunicazioni sono arrivate ai familiari di Pia Rontini, una delle vittime. Quest’ ultimo messaggio sarebbe giunto una settimana fa ed è stato subito portato al gabinetto di polizia scientifica di Roma per una serie di analisi. Attualmente è indiziato del primo duplice omicidio Salvatore Vinci, fratello di quel Francesco a lungo sospettato di essere il mostro di Firenze.