A Firenze un vertice contro il mostro
FIRENZE Vertice anti-mostro stamane in prefettura. In vista della stagione estiva, quella in cui ha più spesso ucciso il pazzo maniaco di Firenze, si riunisce sotto la presidenza del prefetto Giovanni Mannoni il comitato provinciale per l’ ordine e la sicurezza pubblica. Stavolta non parteciperanno, sembra, i sindaci dei Comuni dove il mostro ha già colpito o dove potrebbe tornare a farsi vivo, tutto intorno a Firenze. Ci saranno però il questore, alti ufficiali dei carabinieri, componenti della Sam, la Squadra anti-mostro, e i magistrati che indagano sugli otto duplici omicidi del maniaco, Paolo Canessa, Piero Luigi Vigna e Mario Rotella. Oltre allo studio delle misure di polizia preventive e del migliore utilizzo del personale disponibile (posti di blocco volanti, pattuglie notturne, rinforzi per i fine settimana), è certo che il comitato affronterà anche l’ argomento della campagna pubblicitaria, inaugurata lo scorso anno con lo slogan di Occhio ragazzi. Anche quest’ anno verranno attaccati nei locali cartelli in più lingue che avvertiranno del pericolo e saranno distribuite cartoline di contenuto analogo ai caselli autostradali. La novità dovrebbe essere uno spot, commissionato all’ autore della scorsa campagna, da trasmettere per televisione. Il filmato sembra inizia con l’ immagine di una campagna illuminata dal sole che lentamente finisce avvolta nel buio mentre una voce fuori campo illustra i rischi che corrono non solo le coppiette ma anche l’ amante del campeggio libero. La campagna di prevenzione dell’ Occhio ragazzi è considerata estremamente importante. Secondo gli investigatori, nonostante che il maniaco taccia da 19 mesi (è il periodo più lungo se si esclude l’ intervallo dopo il delitto del ‘ 68 in cui comparve per la prima volta la Beretta calibro 22 che ha firmato tutti gli omicidi), è ancora necessario tenere sveglia l’ attenzione di tutti e soprattutto dei giovani. La campagna si rivolge in special modo agli stranieri. Non va dimenticato che le ultime due vittime, uccise in un boschetto nei pressi di San Casciano, erano francesi, Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili. L’ allarme insomma non è cessato. Nei giorni scorsi era stato inviato al sostituto procuratore Silvia Della Monica (che dopo l’ omicidio di San Casciano aveva già ricevuto un pacchetto contenente un piccolo pezzo del seno strappato a Nadine Mauriot), un plico con brani di filmati televisivi sui delitti del mostro e una lettera che esaltava le sue gesta.
di SANDRO BERTUCCELLI