Contro il mostro di Firenze al suono di “ma la notte no”

FIRENZE Due anni fa Renzo Arbore e Quelli della notte sicuramente non immaginavano che la sigla del loro ironico programma avrebbe reclamizzato una campagna pubblicitaria molto particolare: quella contro il mostro di Firenze, l’inafferrabile assassino che in diciannove anni ha ucciso sedici persone, otto giovani coppie. Pericolo di aggressioni Accadrà tra meno di un mese quando la televisione comincerà a trasmettere un singolare spot che i tecnici dell’ amministrazione fiorentina stanno mettendo a punto in questi giorni per impedire pericolose soste notturne. Sullo schermo, per dieci secondi, apparirà un sereno paesaggio toscano. Una visione solare che sarà lentamente oscurata e con il buio l’ avvertimento: Ma la notte no. Sarà un prodotto videoclip che sarà distribuito nelle discoteche mentre il notissimo refrain farà da sfondo ad alcuni messaggi radiofonici dallo stesso tenore. Sono già stati presi contatti con Renzo Arbore per risolvere le questioni legate ai diritti d’ autore mentre i testi radiotelevisivi dovrebbero essere curati, almeno nelle intenzioni, da uno dei maggiori esperti di mass-media, il professor Gilberto Tinacci Mannelli, docente della facoltà di Scienze Politiche. Contemporaneamente sarà ripresa l’ operazione Occhio ragazzi. Probabilmente modificheremo leggermente l’ occhio che dà l’ input alla campagna spiega il grafico Mario Lovergine quello dello scorso anno era un invito. Ora per i ragazzi invece è obbligatorio stare attenti. Saranno di nuovo attaccate locandine e manifesti, ai caselli autostradali e agli uffici del turismo saranno distribuite migliaia di cartoline che in cinque lingue avvertono: Pericolo di aggressioni. E’ consigliato di non appartarsi e non sostare in luoghi isolati durante la notte fuori dai centri urbani. Sì, il pericolo non è passato, il maniaco è in libertà. Lo ha ripetuto ieri mattina anche il prefetto di Firenze Giovanni Mannoni che al termine di una riunione del Comitato provinciale per l’ ordine e la sicurezza ha lanciato un appello ai giovani: Durante la notte non sostate in località isolate. L’ incubo del mostro è tornato prepotentemente ad affacciarsi su Firenze perché tre settimane fa il sostituto procuratore Silvia Della Monica ha ricevuto un minaccioso avvertimento: una lettera ed una videocassetta contenente brani di trasmissioni televisive dedicate alle sanguinarie imprese del maniaco. La procura giura che è opera di un mitomane qualunque ma il magistrato è lo stesso che all’ indomani dell’ ultimo duplice omicidio aveva ricevuto una parte del seno che il folle assassino aveva asportato alla turista francese Nadine Mauriot. I timori e le paure sono evidenti tanto che per la squadra antimostro, formata da polizia e carabinieri e che da due anni si occupa di questa difficile indagine, è scattato l’ allarme rosso mentre ieri si è riunito il comitato. Intorno ad un tavolo ovale di una sala di Palazzo Medici Riccardi oltre al prefetto si sono ritrovati il questore, il comandante del gruppo carabinieri, il comandante del nucleo di polizia tributaria e del gruppo della Guardia di finanza, il procuratore della Repubblica Raffaello Cantagalli, il procuratore aggiunto Piero Luigi Vigna e il sostituto procuratore Paolo Canessa, il magistrato che sta seguendo l’ evolversi dell’ inchiesta. Alla fine il prefetto, oltre a lanciare l’ appello, ha annunciato che le forze dell’ ordine seguiranno l’ attuazione di un piano di controllo del territorio. Polizia e carabinieri inviteranno coppiette e campeggiatori ad abbandonare luoghi troppo isolati. Opera di prevenzione per evitare un nuovo duplice omidicio in cui saranno impiegati anche guardacaccia e guardapesca. Non son pochi infatti gli amanti del trekking che hanno ripreso a dormire sotto le stelle. E’ un anno e mezzo, dal settembre del 1985, che non avvengono delitti e molti hanno dimenticato il maniaco. C’ era poi una voce popolare che addirittura lo voleva morto. Ma evidentemente non è così. Tutti i comuni della provincia di Firenze sono in stato di allerta. I sindaci hanno ricevuto una lettera con la quale il prefetto li invita ad intensificare le misure di vigilanza per evitare che le persone si accampino o si appartino in luoghi isolati. Probabilmente, come era avvenuto lo scorso anno, nei boschi che circondano il capoluogo toscano spunteranno cartelli di divieto. La magistratura e le forze dell’ ordine non hanno mai interrotto la loro azione scrive il prefetto dobbiamo avere fiducia nel loro operato continuo e costante. Quella videocassetta arrivata in Procura Fino a quando però non sarà posta la parola fine su questa triste vicenda è nostro dovere non abbassare la guardia ed attuare tutte quelle iniziative di informazione che già abbiamo sperimentato con successo. Già, non resta che la pubblicità. Il fronte delle indagini infatti non registra novità. Il mostro di Firenze è ancora libero e quella videocassetta arrivata in procura ora sembra una beffa: è lo spot del maniaco.

di PAOLO VAGHEGGI

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22 Aprile 1987 Stampa: La Repubblica – Contro il mostro di Firenze al suono di “ma la notte no”
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