Il 24 novembre 87 il Giudice Istruttore Mario Rotella si reca a Sassari presso il carcere di Tempio Pausania per interrogare nuovamente Salvatore Vinci

Salvatore Vinci nega ogni sua addebito rispetto ai duplici omicidi a cominciare da quello del 1968 fino all’ultimo duplice omicidio del 1985.

Mario Rotella gli domanda dello straccio ritrovato nel suo armadio durante la perquisizione del 30 luglio 1984, il Vinci non si dà una spiegazione di questo straccio e all’insistenza del giudice non si capacita della presenza di residui di polvere da sparo affermando che lui non ha mai posseduto un arma.

Mario Rotella sposta l’attenzione del Vinci sul fatto che era stato ritrovato, presso la sua abitazione, durante la perquisizione del 26 giugno 1985 di un appunto che recitava: “Signor Maggiore Turiso via Colli 101 264261”. Salvatore Vinci risponde: “Vuol dire che io sono stato chiamato dall’allora Maggiore Torrisi per aprire una porta e compiere una perquisizione in via Colli 101 a Signa. Sono sicuro di aver aperto la porta per questa perquisizione. Non ricordo l’epoca”

Quando gli fu domandato di Luisa Meoni rispose “Può darsi che si tratti solo di un rapporto di lavoro”.

24 Novembre 1987 Interrogatorio di Salvatore Vinci

2 pensieri su “24 Novembre 1987 Interrogatorio di Salvatore Vinci”

  • 31 Maggio 2021 alle 20:38
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    Titolo errato.
    Questa non è una “trascrizione” di un interrogatorio, ma semplice sunto privo di fonte di chi l’ha condensato.

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