Il 3 aprile 1989 rilascia testimonianza il Brigadiere Parretti alla presenza di Mario Rotella, Pier Luigi Vigna e Paolo Canessa. La testimonianza è riferita al fascicolo Parretti, vedi 7 luglio 1982.

Questo uno stralcio della testimonianza:

La Signoria Vostra mi chiede quali motivi abbia per non riferire al nome dl confidente e mostra perplessità con riferimento all’appunto. Le ribadisco che non posso fare alcun riferimento alla confidenza per l’impegno preso e aggiungo che ho fatto un giuramento di sangue.
La S.V. (il P.M. e non il giudice istruttore che conduce l’esame testimoniale, n.d.r.) mi spiega che l’indagine concerne due momenti e cioè quello relativo alla formazione del documento e al suo inoltro e quello relativo alla valutazione del contento della confidenza.
Rispetto al primo non ho che da confermare quanto ho detto, rispetto al secondo ribadisco che in questo momento non ritengo di poter fare il nome del confidente. Ed a riprova di quanto ho detto circa il giuramento di sangue, Le mostro sul polso sinistro i segni di una piccola cicatrice che mi fece il Sardo con il suo coltello, operando un taglio anche sul suo polso sinistro e congiungendo poi, per qualche istante, i nostri due polsi. Quel che posso dire è che quel confidente era delle zone di Barberino del Mugello. Non accertai in via anagrafica il decesso di suo padre che mi fu però confermato a voce da persona di fiducia”.

Vedi Relazione Commissione Parlamentare pag. 88

3 aprile 1989 Testimonianza del Brigadiere Parretti
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