Il 5 luglio 1990 Ruggero Perugini inviò una nota alla Procura della Repubblica con allegato il verbale di testimonianza di Alves Jorge Emilia Maria redatto il 4 luglio 1990.
Uno stralcio della nota: “Nel corso del colloquio, iniziato alle ore 11.45 e terminato alle ore 14.00, la Alves Jorge, molto sicura di sé e loquace sino alla logorrea, ha evidenziato alcuni episodi a suo dire estremamente significativi.
In particolare, ha raccontato che la sera dell’8 settembre 1985, quando ancora non si sapeva nulla del duplice omicidio avvenuto a Scopeti, lo Jommi, incontrato dalla donna in questa piazza Davanzati le avrebbe detto che non aveva alibi e le avrebbe anche chiesto se era a conoscenza del delitto. La donna nella circostanza non avrebbe dato alcun peso alle dichiarazioni dell’uomo.
Molto tempo dopo, tuttavia, e precisamente nel dicembre del 1989, la Alves Jorge, leggendo il libro di M. Spezi “Delitti in Toscana”, aveva saputo che il delitto in argomento era stato scoperto da un cercatore di funghi alle ore 15.00 del lunedì successivo.
La donna ha altresì riferito sul conto del suo ex amante alcune considerazioni secondo le quali lo Jommi non è il cd. “mostro di Firenze”, anche se psicologicamente potrebbe esserlo, in quanto il vero “mostro” è un suo amico di Perugia, tale Narducci Francesco, suicidatosi qualche anno fa nel lago Trasimeno.
Si fa riserva, infine, di comunicare con la massima tempestività l’esito degli accertamenti tuttora in corso.”