Il 18 Settembre 1990 viene redatta una nota da Ruggero Perugini e dal personale della SAM. La nota, indirizzata alla Procura della Repubblica, con allegato il verbale di testimonianza di Alves Jorge Emilia Maria redatto il 17 settembre 1990 verte sugli accertamenti espletati in merito a quanto riferito dalla Alves in data 4 luglio 1990.
Questo uno stralcio della nota: “Agli atti di quest’Ufficio lo Jommi risulta: immune da pregiudizi penali e psicopatologici; non ha mai posseduto armi da sparo; di buona condotta morale e civile”.
Nella nota si riferisce anche della famiglia di Giuseppe Jommi, della sua consistenza immobiliare, gli estremi delle autovetture in suo uso nel tempo, nonché della circostanza relativa al rapporto di locazione esistente tra la moglie dello Jommi Giuseppe, Ada Pinori, e la famiglia di Susanna Cambi assassinata nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre 1981 in località “Le Bartoline” di Calenzano. L’appartamento in questione era ubicato in via Benedetto Marcello 45 a Firenze nel rione di San Iacopino.
Stralcio della nota: “Per quanto concerne, inoltre, l’incontro avuto dalla Alves con lo Jommi in questa piazza Davanzati la domenica 8 settembre 1985, si significa che sempre nel corso del colloquio del 5.5.90 (nella realtà si tratta del 4 luglio 1990) la Alves spontaneamente aveva mostrato agli scriventi un’agenda del 1985, nella quale, alla pagina relativa alla citata domenica, vi era annotato un appunto manoscritto che riguardava l’incontro avuto con il suo amante.
Lo Jommi, secondo la Alves, nella circostanza avrebbe dichiarato che vi era stato in provincia di Firenze un altro duplice omicidio a danno di giovane coppia.
A specifica domanda posta dagli scriventi, la donna precisava che la prima parte dell’annotazione, e cioè quella concernente l’incontro, era stata scritta immediatamente dopo che aveva visto lo Jommi, mentre quella relativa alla frase pronunciata dal legale fiorentino era stata scritta quando era venuta a conoscenza che l’omicidio in argomento era stato consumato il sabato.
È doveroso sottolineare che la vicenda così come raccontata dalla teste suscita qualche perplessità in quanto la Alves si è ricordata del particolare sopra menzionato a distanza di circa quattro anni dall’incontro con lo Jommi Giuseppe.
Per quanto riguarda, infine, il suicidio del medico di Perugia, asseritamente amico dello Jommi, si segnala che la Procura della Repubblica di Firenze a suo tempo fu dettagliatamente informata sul caso.“
Sempre nel predetto atto, si riferiva che, in ordine al suicidio del medico di Perugia, asseritamene amico dello Jommi, codesta Procura della Repubblica, a suo tempo, era stata dettagliatamente informata del caso. Vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001
Buonasera, ho provato a contattarvi via mail ma purtroppo inutilmente.
E’ possibile avere il documento qui sopra?
In ogni caso ringrazio e mi complimento per il sito veramente esaustivo.
Massimo
Il documento non è in nostro possesso.