Il 27 novembre 1990 Pietro Pacciani fu nuovamente interrogato dal Procuratore della Repubblica Pier Luigi Vigna e il P.M. Paolo Canessa.
Questa volta l’interrogatorio fu più mirato rispetto alla vicenda del MdF dato che il 6 ottobre 1990 il Pacciani aveva ricevuto un avviso di garanzia rispetto ai duplici delitti fiorentini. Confermò integralmente quanto dichiarato il 6 luglio 1990 modificando in parte il suo alibi per la giornata dell’8 settembre 1985. Aggiunse che era stato a cena con le figlie alla festa dell’Unità di Cerbaia e al momento di tornare a casa la sua auto, una Ford Fiesta non si era messa in moto. Il Pacciani ricorda che aveva avuto assistenza da tal Fantoni che aveva dato una occhiata trovando appurando che si era bruciato l’interruttore di minima. Per mettere in moto la macchina Fantoni si mise alla guida e il Pacciani e le figlie avevano spinto fino a farla ripartire. Confermava, anche se non con certezza, di essere riuscito verso le 21.00 per andare alla Casa del Popolo. Il Pacciani aggiunge che il giorno dopo aveva fatto riparare l’auto ad un meccanico di Mercatale spendendo 90.000 lire.
Ha negato la visita alla Bugli, dicendo di non ricordarsene. Vedi Sentenza Pacciani 1 novembre 1994 pag. 97