L’11 aprile 1991, ad integrazione delle precedenti dichiarazioni rilasciate in data 21 marzo 1991, la Signora Mariella Ciulli precisava che:
a. la casa di Castelletti di Signa di cui aveva parlato era una villetta posta al civico 22 di via Castelletti di proprietà dei signori Vichi, commercianti di funghi;
b. le due pistole, su richiesta del marito che le aveva detto di non poterle detenere perché non aveva fatto la voltura, le aveva portate nella villetta a Punta Ala e poi non le aveva più viste;
c. l’ultima volta che aveva sentito parlare di una pistola era stata nel 1978 nella residenza estiva di Cinquale del sig. Sivieri, che era una persona che forniva al marito gli indirizzi di prostitute;
Estratto GIDES 2 marzo 2005 Pag.83
In. data 11.4.91, chiamata dalla Questura per integrazioni a verbale, specificava, tra l’altro, che da un sopralluogo da lei effettuato poco tempo prima nella zona di Castelletti, la casa dell’amica “che toglieva il malocchio” era stata da lei individuata in una villetta posta al civico 22 di via Castelletti. Dapprima confermava, relativamente all’episodio del ’68, di essere tornata col Calamandrei sul posto della sera precedente, di aver visto l’auto della sera precedente, e di aver preso lei stessa qualcosa dall’auto. All’obiezione che l’auto era stata posta sotto sequestro dalla mattinata, la Ciulli replicava: “Prendo atto di tale particolare, mi sento sollevata, vuol dire che quella che vedemmo quel pomeriggio non è l’auto dell’omicidio”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 132 133