Il 19 Maggio 1991 muore Vincenzo Limongi a 37 anni.
All’epoca detenuto presso lo stesso settore di Pietro Pacciani nel carcere di Sollicciano, viene trovato impiccato nella sua cella pochi giorni prima della scadenza della sua detenzione.
Era stato negli anni 80 convivente di Milva Malatesta.
Vedi anche Compagni di Sangue pag. 181
Un suicidio o un suicidio assistito come tanti altri nel corso di questa storia? Impiccarsi a 37 anni senza un motivo apparente e pochi giorni prima di uscire dal carcere è quanto meno strano. Non doveva parlare o sapeva che qualcuno lo avrebbe ucciso una volta uscito? Ma in questo caso perchè uccidersi? Magari avrebbe potuto fuggire. Poteva un singolo serial killer arrivare a tanto? Che si ragioni di un Pietro Pacciani o di un Salvatore Vinci, potevano arrivare a commissionare un omicidio all’interno di un carcere? Oppure il sicario impiegato era proprio il mostro di domani?